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ID: 236846Gli inizi della Playstation 2 hanno impressionato tutti, rivali ed appassionati, sia per quanto riguarda i volumi di vendita della console, sia per quanto riguarda la qualità tecnica dei titoli d'esordio. A partecipare da protagonisti al banchetto dei poligoni c'erano anche i Naughty Dog, team di sviluppatori storicamente caro alla Sony sin dai tempi della prima Playstation e di Crash Bandicoot, mascotte non ufficiale della macchina, fino all'acquisizione definitiva dei talentuosi programmatori da parte del colosso giapponese. Da quel giorno, Naughty Dog ha collaborato da vicino alla realizzazione dei tool di programmazione per le macchine Sony ed allo sviluppo, assieme ad Insomniac, di engine straordinariamente performanti proprio come il Kinetica alla base di questo Jak and Daxter.
Avevamo parlato di Crash Bandicoot. E' inequivocabile che il peramele sia stato uno dei personaggi più amati della prima generazione a 32-bit. Non fu semplice, per i Naughty Dog, mollare ad altri il loro miglior character, ma nessuno poteva strappare loro la fantastica inclinazione per la realizzazione di platform di qualità. Fu così che, nel passaggio alla nuova generazione Sony, decisero di avviare una nuova serie della stessa categoria, implementando tutta l'esperienza maturata negli anni precedenti abbinata alla profonda conoscenza dei circuiti alla base dell'Emotion Engine.

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ID: 236847Pubblicato nel 2001, Jak and Daxter poteva vantare un impatto scenico da urlo. I videogiocatori non s'erano ancora abituati alla stabilità dei 60fps che la Playstation 2 riusciva spesso ad offrire ed assistere ad una simile fluidità lungo scenari riccamente dettagliati garantiva uno shock multimediale. Il look del primo Jak and Daxter cercava di non discostarsi troppo dalle atmosfere cartoon di Crash Bandicoot: la differenza principale risiedeva nell'estensione degli scenari, davvero vasti, che sdoganavano la giocabilità dalle anguste aree di gioco viste su PS1, dai passaggi obbligati e dagli orizzonti ravvicinati. Sebbene altri titoli precedenti prevedessero livelli di grande estensione, come quelli del "cugino" Spyro, la profondità del panorama restituiva una concreta sensazione di next-generation, artificio realizzato con tale perizia da aggradare persino un giocatore contemporaneo.

Come sapete, l'adozione di una precisa corrente iconografica va di pari passo con specifiche prerogative della meccanica di gioco. La vastità delle isole che esploreremo durante la nostra avventura, infatti, non è un mero vezzo estetico volto ad allietare le nostre scorribande, bensì una strada verso una vocazione esplorativa spiccata di questo titolo. Dimenticate pure Crash ed i suoi livelli ultralineari, qui la sensazione di tridimensionalità è completa e caratterizzante, tale da richiedere anche un furbo uso della telecamera per scovare passaggi e piattaforme poco visibili.

Per supportare efficacemente il potenziale dello scenario, anche il personaggio da noi controllato, Jak, è dotato di un'impressionante agilità e di speciali movenze acrobatiche, tra le quali l'immancabile doppio salto. Jak è muscoloso, buono e naturalmente votato all'azione, il suo carattere appare totalmente privo di malizia e... di personalità. Sarà per la decisione di renderlo completamente muto, ma bisogna ammettere che, rispetto al pur poco loquace Crash, manca persino di un'espressività comunicativa capace di sopperire alla parola. Non ci si sorprende che il vero animatore del gioco sia Daxter, inseparabile compagno di sventura.

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ID: 236848La loro storia comincia durante l'esplorazione dell'Isola della Nebbia, un luogo vietato per la sua pericolosità in quanto contaminata dall'Eco Oscuro, una materia in grado di denaturare qualsiasi forma organica. E proprio di fronte ad un pozzo di questo elemento, Daxter perde l'equilibrio per finirci dentro. Per sua fortuna riesce ad uscirne in fretta, peccato che le sue sembianze umanoidi siano state tragicamente mutate in quelle di un animaletto piccolo e peloso. L'avventura volge poi alla ricerca dell'unico mago in grado di annullare l'effetto dell'Eco Oscuro, lungo una trama che, al solito, imboccherà i protagonisti lungo binari assai più importanti.

L'azione di Jak and Daxter è davvero divertente: le sezioni platform sono molto diversificate e, soprattutto, arricchite da una cospicua quantità di sottogiochi e missioni secondarie che allietano anche la longevità del titolo. Pur non arrivando all'inclinazione al combattimento di un Ratchet and Clank, anche qui dovremo spesso affrontare di petto gli scontri con i nemici, privilegiando di gran lunga il corpo a corpo grazie ai molteplici attacchi eseguibili da Jak. Cruciale è anche la presenza di altre forme di Eco, oltre a quella oscura, che potranno ricaricare la nostra energia oppure donarci abilità speciali temporanee.

Richiamandoci all'importanza dell'esplorazione di cui parlavamo, invece, va detto che nei livelli saranno presenti due item di cruciale importanza per il successo della partita: i globi e le batterie.Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 236849 I primi valgono come merce di scambio nella interazione con gli altri abitanti del villaggio, mentre le batterie sono, ovviamente, delle fonti di energie imprescindibili per utilizzare alcuni macchinari sparsi lungo il gioco. Non da meno è il loro valore per il finale del gioco: ne esistono due e per assistere a quello più completo è necessario collezionare la totalità delle batterie, impresa titanica senza l'utilizzo di una guida dettagliata. Per il giocatore meno perseverante, tra l'altro, potrebbe risultare problematico persino scovare la quantità minima per avanzare e, in caso di sottovalutazione della raccolta, si renderà necessario un massiccio backtracking lungo i livelli già esplorati alla ricerca degli item mancanti.

Jak and Daxter è uno splendido platform che ha inaugurato l'alto grado qualitativo di cui il genere avrebbe poi goduto su Playstation 2. Manca di un soffio lo status di capolavoro assoluto a causa di un protagonista poco coinvolgente ed alcune fasi esplorative troppo prolungate, utili ad ampliare un'esperienza di gioco non molto lunga ma anche capaci di rarefarne, talvolta invasivamente, il ritmo. Rimangono, tuttavia, straordinariamente convincenti il feeling con il pad, la saggia pianificazione dei livelli ed un'atmosfera da cartoon impeccabilmente sorretta da un impianto tecnico senza difetti. Un debutto coi fiocchi per questi nuovi personaggi.


COMMENTO FINALE


"Nuova console, nuovi protagonisti ed i Naughty Dog regalano alla Playstation 2 una prolifica coppia di eroi. Questo primo episodio è una delizia di eccellenza tecnica e gameplay spensierato, fortemente incentrato sull'esplorazione e con gustosi minigiochi."