Questa trasposizione videoludica, pertanto, riprende le medesime tematiche ed i personaggi della trasmissione televisiva. Nel gioco impersoniamo il protagonista di questa simpatica serie animata: Berk, una bizzarra creatura al servizio di una misteriosa entità nota semplicemente come "La Cosa che vive al disopra delle scale". Il padrone, così come lo stesso Berk, dimora in uno sperduto castello ed ha la curiosa abitudine di non scendere mai ai piani inferiori. Per soddisfare le sue necessità, spesso dei veri e propri capricci, dipende ciecamente dai servigi del buon Berk. Il protagonista, d'altro canto, non lavora certamente per la vana gloria, poiché è in attesa di entrare in possesso di una cospicua ricompensa, a patto però che prima riesca a soddisfare correttamente le cinque richieste formulate dal suo capriccioso padrone.
The Trap Door consiste, sostanzialmente, nel capire come risolvere svariati enigmi, a seguito di ogni richiesta della Cosa, in pratica abbiamo il compito di preparare delle curiose “prelibatezze” gastronomiche. Per poter risolvere ciascun rompicapo culinario, dobbiamo procurarci il rispettivo ingrediente principale che sarà, poi, cucinato, o quanto meno preparato, con tutta una serie di oggetti come pentole, utensili, attrezzi e recipienti di vario tipo. Per perseguire i nostri scopi, almeno la maggior parte delle volte, saremo costretti ad aprire la misteriosa botola che congiunge il nostro mondo ad una strana dimensione parallela, la Trap Door appunto. Da questa sorta di cantina multi-dimensionale, di volta in volta, spunteranno fuori dei mostriciattoli sempre più bizzarri, che non mancheranno, fra l’altro, di seminare il caos per tutto il castello. A noi spetterà attendere l’approssimarsi della creatura più adatta ai nostri scopi, sbarrando invece la summenzionata botola a tutti gli ospiti non graditi.
Alcuni di essi saranno la portata vera e propria, altri, invece, diverranno indispensabili per ottenere l'ingrediente mancante o comunque risulteranno necessari per adempiere ad un particolare passaggio, almeno una volta fatti interagire con uno specifico oggetto in nostro possesso o comunque predisposto a tale scopo. Altre portate, al contrario, richiederanno la crescita o la raccolta dei rispettivi ingredienti. Completata una pietanza, nonché cucinata qualora necessario, quest’ultima dovrà essere recapitata al piano di sopra mediante un apposito elevatore e, in men che non si dica, otterremo il responso della Cosa del piano di sopra. Ciascun piatto dovrà essere preparato entro un certo tempo limite, rappresentato nel gioco dalla barra che raffigura lo stato d’alterazione, o comunque d’impazienza, del nostro irascibile padrone. Meno tempo impiegheremo per completare una particolare portata, più punti riceveremo come bonus.
In caso di difficoltà, potremo sempre chiedere un consiglio all’amico Boni, un simpatico teschio chiacchierone che avrà sempre qualcosa da dire sull’attuale richiesta del Padrone, così come, d’altro canto, in più di un'occasione, saremo anche costretti a contenere l’irriverenza di Drutt, un tediosissimo ragnetto saltellante che non mancherà di metterci i bastoni fra le ruote. The Trap Door offre due modalità di gioco, un modo allenamento, giusto per fare un po’ di pratica, ed il Super Berk: il gioco completo. Le ambientazioni entro cui ci spostiamo sono strutturate tridimensionalmente, in altre parole, nei panni del buon Berk, siamo liberi di muoverci in profondità, così come anche di raggiungere delle zone soprelevate, sebbene talvolta si fatichi un po’ ad allinearsi correttamente con alcuni elementi dello scenario, siano essi oggetti o personaggi. Il sistema di controllo vede l’impiego della tastiera o del joystick Kempston, qualora si decida di utilizzare quest’ultimo, sarà comunque necessario l’impiego di qualche tasto per effettuare alcune azioni, come ad esempio il rovesciamento del contenuto dei recipienti.
Tecnicamente, The Trap Door non se la cava troppo male, il comparto grafico è sicuramente d’atmosfera ed offre un livello di dettaglio soddisfacente. Gran parte del fascino della grafica, oltre che dallo stile squisitamente rotondo, simpatico per intenderci, deriva, principalmente, dagli accattivanti personaggi che popolano lo scenario di gioco. Questi, non solo ci vengono proposti con delle dimensioni ragguardevoli, ma risultano essere davvero molto simili ai corrispettivi della serie animata originale. Le animazioni che ne impreziosiscono le movenze, inoltre, sono alquanto curate, se non addirittura sorprendenti considerando le generose proporzioni e la complessità generale dei sopraccitati personaggi. Il sonoro, come sempre, è limitato all’osso quando si tratta di produzioni destinate allo Spectrum liscio, comunque sia, contempla un paio di simpatiche musichette e giusto una manciata di “rumori” a corredo delle azioni, nulla per cui strapparsi i capelli.