20 Agosto, anno 2021.
Segretario: “Signori, in piedi... oggi siamo riuniti in un consiglio di emergenza che riguarda la fondazione Xelox. Non sta a me ricordare che questo centro di ricerca e sviluppo delle energie alternative è stato realizzato con contributo di tutte le nazioni. Signori, la parola al Presidente”.
Presidente: “Gentili ospiti, siamo qui riuniti per far fronte a un'emergenza assoluta riguardo il pianeta Siros del sistema Alpha Centauri, che, come tutti sapete, è uno dei mondi che fornisce il maggior apporto di energia alla nostra società. Grazie alla fondazione Xelos creata da tutti i paesi dei vari sistemi solari, abbiamo sviluppato a tempo di record un Centro di Processo della Trasformazione Energetica, grazie anche al tecnico specializzato John Yaniro, che ha quasi ultimato la struttura. Ma non sono qui per elencarvene le qualità e i risultati ottenuti. Purtroppo una terribile minaccia incombe su Syros. Abbiamo ricevuto e registrato poche ore fa una comunicazione di emergenza... a seguito della quale i contatti si sono interrotti e non abbiamo più notizie... prego il segretario di far partire la registrazione... ”
Jhon Yaniro: “Xeloc mi ricevete?" Qui John Yaniro, dal centro controllo di Syros! Qui sta succedendo il finimondo: sembrava una festa, con tanto di fuochi d'artificio e bolle colorate, ma qualcosa sembra essere andato storto e nessuno sapeva cos'era. Mi trovo in questo momento nella parte sotterranea della centrale nucleare e ho poco tempo per parlare. Mats, che era al piano esterno, mi ha chiamato... non credeva ai suoi occhi: una massa informe nera sta letteralmente assorbendo e conglobando tutto quello che incontra sul suo cammino. E non è tutto: una legione di navi non identificate sta catturando tutti gli ingegneri e tutti i reattori nucleari ed energetici. Purtroppo so benissimo che non possiamo aspettarci un vostro aiuto in tempi rapidi, quindi mi assumo la responsabilità di attivare XR-2, uscire allo scoperto e riattivare i vari nuclei energetici con i tecnici che potrò salvare. Capo... tieni pronta una di quelle bottiglie famose, se un giorno riuscirò a tornare...”
Presidente: “Signori, come avete sentito, John ha deciso di attivare XR-2, un progetto che doveva rimanere segreto... ma vi darò tutti i dettagli: l'XR-2 è un robot costruito con un materiale presente su Syon, la Hixolita, una lega speciale che resiste a tutte le armi convenzionali conosciute ad oggi. Il progetto completo prevedeva anche un modulo razzi, ma lo sviluppo è fermo al 20%.
Purtroppo John, deve attraversare la struttura che è composta da ponti di energia, ma questi risultano disabilitati. Per sua fortuna nell'XR-2 è previsto un modulo navetta che permetterà a John di spostarsi tra le varie piattaforme poterle riattivare... Signori, in questo triste momento possiamo solo pregare che riesca nell'impresa di riattivare i moduli di energia e usare l'Ultra Fucile Laser... altrimenti la minaccia di questo POTERE OSCURO potrebbe colpire anche noi...!”
In breve, questo plot narrativo fa da sfondo a El Poder Oscuro, un gioco creato da Arcadia e pubblicato nel 1998 da Zigurat, azienda spagnola consociata alla ERBE S.A., etichetta di distribuzione di titoli economici della Palace Software inglese.
Perché prendersi tanto disturbo per un introduzione così lunga? Vi do qualche indizio: il robot XR-2 è mooolto grande, all'interno della sua testa trova posto una navetta a forma semisferica che contiene il pilota e il centro di comando del robot, e all'occorrenza questa si stacca e può volare, inoltre il pilota può uscire ed è dotato di un fucile laser per combattere i nemici. Non vi ricorda qualcosa? Esatto! Majinga Zetto Go Nagai, da noi in Italia Mazinga Z, il primo manga/anime giapponese basato su un robot pilotato direttamente da essere umano.
La grafica di El Poder Oscuro non solo si ispira liberamente, ma attinge a piene mani dai tratti estetici che contraddistinguono l'anime di Mazinga Z, anche se, ad onor del vero, Arcadia software non acquistò mai i relativi diritti d'autore in previsione dello sviluppo del titolo nel 1988, poiché, alcuni anni dopo la fine della programmazione delle serie animate in Spagna e in Italia (primi anni '80), il fenomeno Mazinga Z venne lentamente dimenticato dalla massa e la ditta francese che ne deteneva i copyright fallì.
Il gioco è un classico fixed action arcade, il cui lo scrolling appunto, non è previsto. L’interfaccia grafica, molto chiara ed esaustiva, è suddivisibile in quattro distinte sezioni, quali: lo schermo principale del gioco che occupa circa 2/3 dello schermo, tre barre di energia in basso a sinistra che indicano lo stato di salute del robot, della navicella e del protagonista, un viso di un alieno rappresentato a lato e l'ultima sezione, comprendente un box dove sono visibili delle frecce... poi capiremo a cosa servono, e cosa stiamo trasportando.
L'inizio del gioco vede, quindi, il grande robot XR-2 uscire dal basso verso l'alto da una stazione spaziale e iniziare la sua corsa contro il tempo. Il Potere Oscuro, infatti, inizierà subito a manifestarsi e noteremo che lo schermo sulla parte sinistra assorbirà gradualmente i colori, sfumando verso il nero. La prima cosa che balza all'occhio è lo sprite principale del nostro robot, che va ad occupare praticamente quasi tutta l'area di gioco in verticale. Ovviamente i nemici non aspettano e nelle loro navicelle inizieranno a venirci incontro e a sparare proiettili per ridurre la nostra energia. A nostra disposizione abbiamo un'unica arma a tre vie, che contrasta i proiettili e uccide i nemici.
Dopo alcune schermate ecco il primo ostacolo: siamo di fronte ad un baratro e il nostro robot non può avanzare. Premendo il tasto relativo al controllo della navetta, questa decollerà dalla testa dell'XR-2 e ci permetterà di volare, facendosi strada negli schermi inferiori, o superiori. Questi sono caratterizzati dalla presenza di barriere, o sono di dimensioni ridotte, non permettendo così l'avanzata della navicella. A questo punto, un ulteriore tasto predefinito della tastiera ci permetterà di far uscire il nostro eroe, che, imbracciato il fucile laser, andrà a recuperare gli elementi necessari per attivare, o disattivare, le barriere d'energia che permettono il passaggio del nostro robot, oltre ad adempiere alla sua missione principale, ovvero liberare i tecnici, affinché riattivino il famoso laser e sconfiggano, così, il Potere Oscuro.
Gli elementi che possiamo usare sono suddivisi in tre tipologie:
Raggio: questo elemento possiede due funzioni, ovvero attivare o disattivare le barriere d'energia; se l'ostacolo è un baratro, riattivando la barriera permetterà al robot di avanzare, se invece l'ostacolo e proprio una barriera, questa verrà disattivata.
Barra d'energia: permette di ricaricare l'energia persa con gli scontri con il nemico.
Paralizzatore: attiva un raggio che blocca temporaneamente l'avanzata del Potere Oscuro.
Nella parte inferiore dello schermo, oltre ad essere visualizzato l'elemento che troveremo, potremo contare sull'aiuto di frecce che ci indicheranno la direzione da intraprendere per reperire gli elementi stessi e rintracciare i tecnici da liberare, mentre, a lato, la rappresentazione di un viso mostruoso ci segnalerà il progressivo avvicinarsi del Potere Oscuro (quanto più gli occhi saranno aperti, tanto più sarà vicino al nostro robot per distruggerlo e se gli occhi lampeggeranno, la distanza sarà ridotta al minimo).
Una volta che avremo liberato tutti i tecnici e attivato o disattivato tutte le barriere di energia, il nostro robot verrà dotato dell'ultra fucile laser, e, grazie ad una piacevole animazione, andrà a colpire l'odioso nemico per distruggerlo.
Come descritto antecedentemente, il gioco è un fixed action arcade e le schermate che ne compongono la mappa sono ottantasei. Queste non sono lineari ma distribuite in tre settori distinti: due inferiori e uno superiore; mentre quelli inferiori hanno dei vicoli ciechi, che ci obbligheranno a ritornare spesso sui nostri passi, quello superiore è composto da un rettangolo ben preciso di otto schermate verticali per quattro schermate orizzontali.
La grafica del robot risulta piacevole e ben definita, per quanto dotata di pochi frame di animazione, mentre gli sfondi sono ben disegnati e variano a seconda della zona. Un dettaglio tecnico che pochi noteranno (ma molti dopo aver letto questo Ndr.), è che tutto il paesaggio tra una schermata e l'altra risulta senza soluzione di continuità: se in uno schermo avremo mezza nuvola o mezzo tubo o mezza cupola, l'altra metà sarà correttamente rappresentata nella schermata successiva, il che denota una cura sopraffina che raramente si riscontra nei giochi fixed screen.
La ricerca nella qualità della grafica, non si ferma solo allo sfondo, ma si conferma nella pregevole animazione della navicella che s'innalza dalla testa del nostro robottone, con tanto di rappresentazione della fiamma del motore, mentre il nostro eroe non è certo da meno, facendo sfoggio di un codino che svolazza quando salteremo da una piattaforma ad un'altra.
Il gioco scorre via piacevolmente, con l'effetto matrioska tra robot, navicella e il nostro eroe, che si alternano tra i vari schermi a costituire un'incisiva novità e un motivo di vanto per lo sviluppatore Arcadia. La ricerca dei tecnici e degli elementi, poi, è ben bilanciata... peccato, però, che una volta apprese le posizioni, dopo qualche partita il tutto diventi ripetitivo, 86 schermi non siano poi molti e, con un po' di pratica, si riesca a portare a termine il gioco in una ventina di minuti. Purtroppo i nemici rappresentati non sono molti e soffrono di un respawning (rinascita) quasi immediato che in alcune schermate può dar fastidio. Oltre a sottrarci energia senza che ce ne accorgiamo, capita che per passare la schermata dobbiamo saltare su un paio di piattaforme e i nemici provenienti dall'altro tocchino il nostro eroe ed esplodano, mentre, subito dopo, eccoli riapparire, continuando a caderci addosso in maniera ripetitiva e togliendoci continuativamente energia... per fortuna gli elementi di ricarica sono posizionati intelligentemente.
Il gioco fu distribuito per le piattaforme ZX Spectrum, Amstrad CPC e MSX, mentre non ne fu mai sviluppata una versione per Commodore 64.
Per fortuna la trasposizione per Amstrad CPC, a differenza di altri giochi realizzati per questo sistema, non è un classico porting dallo ZX Spectrum, ma gode di una grafica eccezionale che, assieme agli effetti sonori, mostra le reali doti della macchina. L'unico appunto riguarda un rallentamento del gioco durante le fasi di movimento del robot, riscontrabile quando nello schermo appaiono più di due nemici.
La versione MSX risulta molto similare alla versione ZX Spectrum, anche se più colorata, ma stranamente soffre di un color clash impossibile da ignorare. Se nella macchina di casa Sinclair quest'ultimo è sostanzialmente un segno distintivo, è strano riscontrarlo in maniera così evidente su MSX.
El Poder Oscuro ad oggi è considerato un classico, in Spagna viene ritenuto tra i primi giochi di sempre, tanto da essere citato come uno dei rappresentanti dell'età d'oro del software iberico. Se in terra natale ebbe una buona diffusione e rilevanti numeri di vendita, grazie anche alla sua natura di budget game, in Inghilterra viceversa non ebbe molto successo, mentre in Italia non arrivò mai come originale, ma fu modificato e venduto in edicola tramite il numero 64 di Load'N'Run nella sola versione per ZX Spectrum e con il nome di Black Force.
Per chi vuole cimentarsi con i classici trucchetti, basta editare questo listato per la versione ZX Spectrum 48K, prima di lanciare il gioco per avere vite infinite:
1 rem El Poder Oscuro
10 border 0; cls
20 for f=2409 to 24111: read a: pole f.a: next f
40 data 49.255.255.221.33.0.64.17.235.191.62.255.55.205.86 .5.24.24.241
50 randomize usr 2409
O, emulatore permettendo:
Versione 48k: POKE 35797,201
Versione 128k: POKE 35803,201
Per non avere il Potere Oscuro che incombe: POKE 38621,201
El Poder Oscuro - ZX Spectrum
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- Pubblicato: 17-04-2013, 15:10
- 4 commenti
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El Poder Oscuro
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Bellissimo articolo su un sorprendente (e non ufficiale) "Mazinga iberico"... peccato che sia uscito solo su ZX Spectrum, Amstrad CPC e MSX... in effetti, almeno per quanto mi riguarda, un buon porting di un titolo così sarebbe stato molto ben visto per l'eventuale acquisto sul mio buon vecchio Atari ST (e penso che molti possessori di Amiga sarebbero stati altrettanto interessati ad una valida conversione per il 16-bit Commodore). Alla fin fine ho avuto modo di giocare due soli VG dedicati a Mazinga: Mazinger Z (un arcade-only vertical shooter di Bampresto uscito nel 1994) e l'ottimo tie-in di MazinSaga per Mega Drive...
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Originariamente inviato da Lukezab
Intanto spero che la versione per MSX non mi piaccia molto di più di quella per SPECTRUM. L'unico MSX che ho non funziona, e nella lista delle macchine da riparare sta in coda.
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