Daytona USAQuando nel 1994 Sega presentò la sua nuova console a 32 bit il Saturn, tra i primi giochi che furono presentati c’era Daytona USA.

Il coin op originale uscì un anno prima e fu un successo incredibile oltre ad essere un gioco di guida arcade che spazzava via tutta la concorrenza.

Io a quei tempi lo provai in sala giochi nel mio paese, e nel frattempo sognavo una versione casalinga ma nel 1993 c’era ancora il Megadrive e solo qualche notizia riguardo una fantomatica console a 32 bit sempre da parte di mamma SEGA.
Poi con l’arrivo del Saturn, iniziai a risparmiare i soldi per comprarla mentre nelle riviste di settore iniziavano ad apparire le prime immagine di DAYTONA USA per la nuova console.

Daytona USADaytona USADaytona USA

Ricordo però che tra gli addetti al lavoro c’erano parecchi dubbi e tutti si domandavano: come era possibile riuscire a convertire il gioco che girava su MODEL 2 (ai tempi forse la scheda da gioco più potente mai creata), sull’hardware che pilotava il Saturn?
Torniamo ai giorni nostri e cerchiamo di dare delle risposte a quei dubbi.
Partiamo dalle modalità presenti nel gioco.

Nella versione casalinga oltre all’Arcade mode, è presente anche un Saturn mode e un Time Attack.
L’Arcade Mode è la fedele riproduzione della versione da sala giochi, ossia tre circuiti presenti e due tipi di auto, una con cambio automatico e una con cambio manuale.

Daytona USADaytona USADaytona USA

Il primo circuito è il classico ovale della formula Nascar, con tanto di partenza lanciata e l’unica curva difficile è quella poco prima del traguardo dove bisogna imparare a dosare bene freno e acceleratore per non andare a schiantarsi contro la parete di montagna dedicata al mitico Sonic.

Nel secondo tracciato invece ci troviamo in montagna e questa volta la partenza avviene da fermo, la pista è un misto di curve lente e veloci, molto affascinante il passaggio sotto la galleria.

Infine abbiamo il circuito più difficile, qui è un mix di curve e rettilinei, con tante citazioni lungo la pista, dalla statua di Jeffry di Virtua Fighter fino ad una rampa di lancio con tanto di Space Shuttle pronto per il decollo.
Nel Saturn Mode invece abbiamo sempre i tre tracciati presenti, in più un reverse mode (ossia i tracciati al contrario) e diverse auto con cambio automatico e manuale da selezionare con caratteristiche diverse.
Sia nell’Arcade Mode che nel Saturn Mode le gare sono a tempo, e lungo i tracciati ci sono i checkpoint che ci ridanno un po’ di secondi per continuare a gareggiare.
Infine nel Time Attack abbiamo di nuovo i tre tracciati presenti ma questa volta corriamo senza avversari e senza limiti di tempo.

Daytona USADaytona USADaytona USA

Passiamo ora alla parte tecnica.
Graficamente parlando il Saturn non ha la stessa potenza della Model 2 e il gioco in versione casalinga ha una resa molto minore rispetto al cabinato.
I modelli poligonali delle auto sono meno puliti e hanno una sorta di seghettatura, il bad clipping già presente nella versione da sala qui è ancora più accentuato, risultando a volte fastidioso, il framerate è più basso e la sensazione di velocità minore, però in generale Daytona USA risulta godibile e visivamente parlando accettabile.

Il sonoro invece è identico alla sua controparte, sotto questo aspetto nulla da segnalare.

Considerate le difficoltà da parte dei programmatori nello sviluppare grafica 3D sul Sega Saturn, e considerato che fu uno dei primi giochi, in generale bisogna apprezzare lo sforzo fatto da AM2 nel riuscire comunque a realizzare una conversione più che soddisfacente.

COMMENTO FINALE


"Daytona USA è stato uno dei giochi di guida più bello e avvincente degli anni ’90, la versione per Sega Saturn pur con delle imperfezioni risulta molto bella, il senso di sfida, la voglia di migliorarsi e di vincere lo rendono uno dei titoli più belli per questa console. Inoltre nel gioco sono presenti vari segreti da scoprire lungo il tracciato e come chicca finale anche un cavallo con il quale gareggiare.
Recuperatelo e non ve ne pentirete!