Altered BeastEroi... palestrati a bestia!


Il malvagio Lord Neff, Signore dell'Oltretomba, ha rapito Atena, la figlia di Zeus, e questi ha così deciso di far risorgere dalla tomba ("Rise from your grave!") un valoroso guerriero per affidargli una missione: salvare appunto la dea. Questo è il plot di Altered Beast, Juuohki - "Chronicles of the Beast King" nel magico paese del sol levante, celebre coin-op Sega datato 1988 e sviluppato sull'arcade board System 16B. Come descriverlo? Essenzialmente si tratta di un picchiaduro a scorrimento "doppiamente classico" o, per meglio dire, "classico & neoclassico", un beat'em up dunque che, per determinate caratteristiche strutturali, può indicativamente essere collocato sulla falsariga di Kung-Fu Master (1984) e del quasi contemporaneo Vigilante, pur risultando decisamente più "estroso", "esagerato" e visivamente "massiccio" di quest'ultimo.

In Altered Beast il nostro eroe (o i nostri eroi nel caso si tenti di salvare Atena in compagnia di un amico) deve attraversare l'Oltretomba affrontando orde di demoni di vario genere, lupi e mostri assortiti, come ad esempio gargoyle, ciclopi, serpenti, formiche giganti e, come guest star, i Chicken Stingers di Golden Axe. Ognuno dei cinque stage che si frappongono tra la tomba da cui siamo risorti e l'agognato salvataggio della dea si concluderà al cospetto di una delle terribili quanto visivamente suggestive forme in cui è in grado di tramutarsi il potente Lord Neff.

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Se per affrontare i nemici "standard" potremo semplicemente utilizzare calci, curiosamente portati da posizione eretta ad altezza "gioielli di famiglia", e pugni, nonché i primi due "Power-Up" rilasciati dagli ambitissimi quanto sfuggenti "demoni lupeschi" bianchi, "spirit ball" indispensabili per aumentare a dismisura la nostra massa muscolare e la conseguente potenza dei nostri colpi, per combattere viceversa con il notevolmente più ostico Neff, dovremo trasformarci, raccogliendo il terzo decisivo power-up, in 5 mostri zoo-antropomorfi (uno per stage: Lupo, Drago, Orso, Tigre e Lupo Dorato), esseri davvero micidiali dotati di devastanti super poteri.

Oltre che per la suddetta specificità, Altered Beast si caratterizza per una curiosa variabile: lo scontro con la forma di turno di Lord Neff avviene dal momento in cui l'eroe ha effettuato a sua volta la metamorfosi "bestiale". Pur manifestandosi in forma umana ad intervalli regolari, infatti, il villain non si abbasserà ad utilizzare il suo monster-morph power per combattere con un "semplice" essere umano (per quanto palestrato esso sia), preferendo viceversa attenderne, sia pur entro certi limiti, la "zoo-antropomorfizzazione".

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Quali sono stati i motivi del successo di un coin-op tutt'altro che esente da significativi limiti inerenti a varietà, contenuti, gameplay e longevità complessiva? Innanzitutto la meravigliosa tamarraggine anni '80 che lo contraddistingueva. Altered Beast, difatti, è ostentatamente esagerato, irresistibilmente gasante, micidialmente accattivante.
Questo coin-op conquistava i videogiocatori del tempo con un "massiccio" quanto particolareggiato comparto visivo ed, in particolar modo, con sprite di generose dimensioni ottimamente disegnati, ombreggiati ed animati, li gasava con i corposi campionamenti vocali, in primis con l'azzeccatissima voice-over che declamava in modo roboante o sinistro frasi rimaste indelebilmente scolpite nella memoria, come la già citata demilliana "Rise from your grave!", il risonante "Power-Up", la spronante "Never give up!" e la nefasta "Welcome to your doom"... ma soprattutto li esaltava pazzescamente con la trasformazione!

Complice l'iconica sequenza di morphing (davvero di notevole impatto per un titolo datato 1988... peccato che solo il lupo e la sua variante "Gold" godano di una "vera" animazione), i ben implementati superpoteri dei cinque mostri zoo-antropomorfi, gli scenografici effetti di sprite scaling che impreziosiscono lo smembramento dei nemici ed il relativo galvanizzante tema musicale, è davvero difficile non essere totalmente assorbiti e quanto mai appagati dal "bestiale" gameplay di questo arcade-hit Sega firmato dal Team Shinobi.

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Se vi fossero dei dubbi sul successo di Altered Beast, basterebbe considerarne il gran numero di conversioni per fugarli. Il coin-op sviluppato dal Team Shinobi, infatti, fu oggetto di ben 12 tra porting e riedizioni solo per quanto riguarda le console e di 7 trasposizioni per quanto concerne i computer. Già nel 1988 ne fu realizzata persino una versione LCD handheld firmata, curiosa combinazione, da Tiger Electronics.

Altered Beast su un Mega Drive / Genesis agli esordi

Tra le trasposizioni su sistemi domestici di Altered Beast spicca senz'altro quella sviluppata, sempre nel 1988, ovvero a stretto giro di boa dal coin-op, per l'allora nuova console a 16-bit della casa nipponica, sistema che appunto proprio nell'ottobre di quell'anno ebbe il suo esordio sul mercato giapponese. Il debutto del Mega Drive, infatti, vide questo porting, realizzato da uno studio interno di Sega in collaborazione con il Team Shinobi, giocare un ruolo da protagonista, essendo venduto in bundle con la console in Nord America e in Europa. La conversione di Altered Beast, dunque, fu il "biglietto da visita" sul fronte occidentale del 16-bit system firmato dalla ex SErvice GAmes.

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Considerate le significative differenze tra l'arcade board System 16B e il Mega Drive in termini di potenzialità audiovisive, la "taglia" in megabit ridotta di 1/4 rispetto al coin-op e l'inevitabile fattore inesperienza, che normalmente fa sentire il suo peso su titoli sviluppati per hardware ancora "ai primi passi", la trasposizione di Altered Beast per il 16-bit Sega risulta nel complesso valida.
Certo, nel confronto con il coin-op si notano chiaramente i numerosi e per lo più inevitabili compromessi: numero di colori a video ampiamente inferiore (siamo nell'ordine di un terzo), comparto grafico relativamente "appiattito", anche e soprattutto a causa della tavolozza di 512 sfumature del Mega Drive, decisamente meno generosa di quella di 4096 della System 16B, animazioni visibilmente impoverite, dettaglio generale sensibilmente più modesto e completa assenza di effetti di sprite scaling.
L'unica caratteristica della conversione che risulta esteticamente più incisiva rispetto all'originale è data dall'implementazione in quattro livelli su cinque della parallasse standard e multistrato, feature difatti assente nel coin-op.


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Il già citato fattore inesperienza dovuto al "bassissimo chilometraggio" dell'hardware si nota in qualche facile concessione allo sprite flickering, nella rinuncia alla stereofonia, nell'incomprensibile "restart" delle BGM dei vari stage ad ogni "Power-Up" e nell'"assolo dei campionamenti", difetto tipico di un utilizzo non abbastanza smaliziato del 6° canale del chip audio Yamaha YM2612 in DAC mode. L'esecuzione dei vari sample, difatti, comporta il contemporaneo silenziamento degli altri 5 canali a causa di una specificità tecnica dell'YM2612, particolarità in questo caso non aggirata mediante un'opportuna ottimizzazione via software del relativo sound engine. Davvero un peccato, visto che i campionamenti vocali, al netto di poche eccezioni noto tallone d'Achille del 16-bit Sega, risultano tutto sommato meno mediocri di quanto ci si potrebbe attendere da un titolo così datato, mentre la notevole soundtrack del coin-op non manca di emozionare anche in questa più modesta ma comunque dignitosa riproduzione domestica, con la gasantissima "Altered Beast" e l'epica "Rise From Your Grave" che continuano a spiccare per felicità compositiva.


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Al netto dell'inevitabilmente penalizzante confronto con il relativo coin-op, dunque, il porting per Mega Drive di Altered Beast è senz'altro un buon titolo. Veloce, fluido, ben disegnato e colorato, relativamente apprezzabile anche sotto il profilo audio, giocabile e divertente, ha come fiore all'occhiello il 2-player mode, perfetto per divertirsi insieme a un amico e fondamentale per condividere quel feeling "da sala giochi" che al tempo giocava un ruolo importante nel conferire appetibilità ad una console in cerca di affermazione.



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In questo quadro complessivamente positivo, occorre comunque tener conto di una criticità tutt'altro che trascurabile: la longevità. In Altered Beast, difatti, l'approccio "mordi e fuggi" tipico del mondo arcade viene di fatto esasperato dalla concreta possibilità di abbreviare significativamente la permanenza nel livello corrente ed affrontare quasi subito la forma di turno di Lord Neff. A questa particolare caratteristica strutturale mutuata dal coin-op si aggiunge poi una calibrazione del livello di sfida legato agli scontri con i boss che lascia un tantino perplessi, facendo pensare ad un sostanziale sacrificio del playtesting sull'altare delle stringenti tempistiche di sviluppo.
Per fortuna il "connaturato" breve respiro di Altered Beast viene ad essere parzialmente esteso dal 2-player mode e dalla schermata delle opzioni, visualizzabile premendo contemporaneamente START e B. Questa permette infatti di scegliere fra tre skill level, variare il numero di vite, prolungare o accorciare la health bar, ripartire dall'ultimo livello raggiunto o ancora iniziare da uno dei cinque stage.



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COMMENTO FINALE


"Una console firmata da un'azienda con profonde radici nel mondo arcade non poteva che esordire con conversioni da coin-op o, in alternativa, con rielaborazioni di arcade-hit di richiamo. Rispondono difatti a questa logica launch titles come Space Harrier II e Super Thunder Blade, con il porting di Altered Beast che già nel 1988 s'incarica di confermarla, giocando poi il ruolo di primo biglietto da visita per gli acquirenti occidentali di Sega Genesis e Mega Drive. Trasposizione sostanzialmente valida del celebre coin-op firmato Team Shinobi, questo side-scrolling beat 'em up paga solo lo scotto di una cart di soli 4 Mbit, nonché quello dell'inevitabile fattore inesperienza degli sviluppatori nei confronti di un hardware al debutto. Al di là però di alcuni difetti tecnici e di un certo qual carattere effimero, peraltro tendenzialmente mutuato dall'originale arcade, Altered Beast è e rimane un buon picchiaduro a scorrimento, un titolo iconico e divertente nella sua squisita semplicità, in particolar modo se si cerca di salvare Atena con un amico."




Altered Beast video gameplay