Le forze terrestri tentano un primo contrattacco, affidandosi ad una squadriglia composta da cinque mech giganti pilotati dai migliori elementi disponibili, tra cui spicca la giovane Terri. Nonostante la prudenza del loro leader e l'immediata distruzione di alcune navicelle da ricognizione nemiche, le unità inviate contro l'imponente armata robotica vengono improvvisamente bersagliate da un micidiale fuoco di sbarramento a lungo raggio proveniente dalla presidiatissima base degli invasori. Quattro mech sono così abbattuti, compreso quello del caposquadriglia che fa appena in tempo a ordinare la ritirata e sentire la risposta negativa di Terri. La ragazza, infatti, decide di disobbedire agli ordini e si lancia contro il nemico incurante della sua inarrestabile potenza di fuoco.
Noto nel magico paese del sol levante con il titolo Musha Aleste: Full Metal Fighter Ellinor, M.U.S.H.A. - Metallic Uniframe Super Hybrid Armor (1990) è stato sviluppato da Compile, etichetta nipponica conosciuta essenzialmente per i puzzle game della serie Puyo Puyo e per un ampio assortimento di validi shoot'em up, quasi tutti a scorrimento verticale.
Oltre allo shooter per Mega Drive oggetto di questo articolo, recano la medesima firma gli sparatutto Zanac / Zanac EX / Zanac Neo (1986/87/2001, MSX / MSX2 / Famicom / PlayStation), Gunhed / Blazing Lasers (1989, PC Engine / TurboGrafx-16; realizzato in tandem con Hudson Soft), Gun-Nac (1990, Famicom) e gli shooter della rinomata Aleste / Spriggan series: Aleste (1988, MSX2; convertito per Mark III / Master System da Sega e ribattezzato Power Strike in occidente), Aleste 2 (1989, MSX2), Aleste Gaiden (1989, MSX2), Seirei Senshi Spriggan (1991, PC Engine CD-ROM2 -con Naxat Soft-), GG Aleste (1991, Game Gear), Super Aleste / Space Megaforce (1992 - Super Famicom / Super Nintendo / Super NES), l'unico horizontal Spriggan Mark 2 (1992, PC Engine CD-ROM2; sempre con Naxat Soft), Dennin Aleste / Robo Aleste (1992/93, Mega CD / Sega CD), GG Aleste II: Lance Bird / Power Strike II (1993, Game Gear; con Sega) e Power Strike II (1993, Master System; ancora con Sega).
Gli shoot 'em up Compile sono largamente apprezzati per le dinamiche veloci e frenetiche, la rapidità dello scrolling, l'articolato weapon/power-up system, l'ottimo comparto audiovisivo e, in alcuni titoli, le AI routine che variano intensità e tipologia degli attacchi nemici secondo l'arma utilizzata dal protagonista. Anche M.U.S.H.A. conferma in pieno il notevole livello qualitativo della serie Aleste, segnando inoltre il gradito ritorno di Ellinor Waizen (ribattezzata Terri negli States, dove si è preferito trasformare in acronimo l'originale termine giapponese "Musha" -"guerriero"-), eroina "Made in Compile" entrata per la prima volta in scena con Aleste 2, per certi versi ideale corrispettivo videoludico della Noa Izumi dell'anime / manga Patlabor (1988).
Per sconfiggere l'Intellicomputer Dire 51 e salvare l'umanità dalla distruzione ad opera dell'armata robotica capitanata dal mech Big Asia, l'intrepida protagonista dovrà affrontare 7 livelli gremiti di agguerritissimi nemici. Ambientazioni, installazioni, navicelle, mech e mid/final boss si caratterizzano per un distintivo stile grafico "medieval Japan rielaborato in chiave sci-fi cybernetic" (l'anno 2990 della versione USA sostituisce il 91 di un'Era Tenryaku alternativa dell'originale nipponico) e mostrano una varietà sorprendente per un titolo memorizzato in una 4-megabit cartridge.
Il mech guidato dala nostra Terri dispone di un doppio armamento stratificato su due livelli: primario e secondario. Quest'ultimo, classificabile appunto come sub-weapon, è tripartito: Fire (bombe), Thunder (energy beam o "LASERONE" à la Austin Powers) e Water (scudo). Contrassegnate dai tre diversi colori dei relativi power-up, ovvero giallo, verde e blu rispettivamente, queste armi secondarie possono essere potenziate fino ad un massimo di 3 volte ed impedire con la loro presenza la distruzione immediata del mech, non dissimilmente dall'armatura del cavaliere Arthur, protagonista della Ghosts 'n Goblins series. Al di là dell'originale Level-4 di Fire, contrassegnato da una serie di esplosioni-mini buchi neri che risucchiano i nemici, aumentando così esponenzialmente il caos a video, le sub-weapon rientrano nei canoni del genere.
Il primary fire, invece, si basa sulle guardian capsules, importantissimi item rilasciati da onnipresenti mini navicelle nel momento in cui vengono colpite dal nostro mech. Queste capsule potenziano l'armamento primario, ovvero degli "shuriken laser" frontali che possono arrivare a quadruplicarsi, garantendo così una buona copertura contro gli attacchi diretti. Tali item hanno inoltre l'importante funzione di generare (e rigenerare) due utilissimi droni, vere e proprie unità ausiliari di attacco e difesa da gestire secondo necessità, scegliendo tra tre diverse formazioni: forward, 3way, reverse, roll e free.
Analogamente ad altri esponenti della serie Aleste / Spriggan, M.U.S.H.A. si contraddistingue per un gameplay frenetico all'insegna di un'assoluta immediatezza arcade-style. Il flusso costante e massiccio di nemici, infatti, garantisce un'azione non-stop ed incoraggia a variare con una certa frequenza le sub-weapons raccogliendo i relativi power-up, le form dei droni tramite l'apposito tasto del pad e, più saltuariamente, la velocità. Dato che gli armamenti, primario e secondario, sono assegnati a due pulsanti distinti del controller, va da sé che la rapidità del mech non può essere cambiata in tempo reale, ma solo mettendo in pausa il gioco. Forse sarebbe stato più opportuno usare un singolo tasto per tutte le armi al momento disponibili e destinarne un altro alla variazione in real time della velocità.
Dal punto di vista grafico M.U.S.H.A. è un titolo assolutamente brillante. Sprite e fondali sfoggiano una definizione, un livello di dettaglio ed un utilizzo dei colori tali da non sfigurare al confronto di un buon coin-op di fine '80. La qualità della programmazione, poi, si dimostra pressoché impeccabile, permettendosi una notevole velocità, un disinvolto utilizzo dello scrolling parallattico (anche multistrato nei livelli 3, 4 e 7) ed un gran numero di nemici a video, il tutto senza incorrere in frequenti rallentamenti e flickerii. Il titolo Compile, inoltre, conquista per il peculiare quanto suggestivo design sospeso, come già accennato, tra folklore giapponese, suggestioni nippon medieval e moderno mecha design. Decisamente apprezzabile, infine, l'introduzione anime-style e le schermate dello staff roll.
L'alto livello qualitativo di questo eccellente vertical shooter si conferma poi sul fronte audio, grazie ad una soundtrack incalzante, gasante, epica. Il musicista Toshiaki Sakoda, già autore dalle OST di Aleste 2 (MSX2) e Devil's Crush (PC Engine), nonché, stando a quanto dichiarato in un'intervista, fan del chitarrista Michael Schenker, realizza infatti per M.U.S.H.A. una serie di irresistibili BGM synth-metal che danno un rilevante contributo all'appeal del gioco. Per quanto non così brillanti sotto il profilo della sintesi, le adrenaliniche musiche del titolo Compile risultano in ogni modo particolarmente orecchiabili e calzano a pennello sulle dinamiche frenetiche di questo shoot 'em up. Decisamente meno memorabili, viceversa, gli FX, che comunque assolvono dignitosamente alla loro funzione.