L'aspettativa, come si sa, è un'arma a doppio taglio. Quante volte infatti è capitato che un titolo partisse dai migliori presupposti per poi rivelarsi deludente o, per lo meno, non proprio all'altezza delle attese? Che poi lo si etichetti come “doccia fredda'” o “post-hype phase”, si tratta in sostanza di un ritorno alla realtà, magari, perché no, con tanto di autoironia disillusa.
Non è certamente questo il caso di Cool Spot, noto platform sviluppato da Virgin Games nel 1993. In effetti, i presupposti di questo vg non sarebbero esattamente entusiasmanti, visto che questa volta l’alter ego digitale è, per l’appunto, Spot, mascotte statunitense ideata verso la fine degli anni ’80 dai pubblicitari della Dr. Pepper Snapple Group per promuovere la popolare bibita 7 Up. Va da sé che tale premessa sembra annunciare il ritorno di un game character quanto mai evanescente, in perfetta coerenza con l’anidride carbonica della famosa gassosa americana.
Già, perché non si tratta dell’esordio videoludico di questa simpatica antropomorfizzazione del punto rosso che campeggia nel logo USA della 7 Up, ma della sua terza “traduzione in pixel” (la seconda nell’ambito platform), dopo Spot: The Video Game (Virgin Mastertronic, 1990 - Amiga, Atari ST, PC MS-DOS, Game Boy e NES) e Spot: The Cool Adventure (Visual Concepts / Virgin Interactive, 1992/93 - Game Boy). Cool Spot, dunque, non sembra avere di primo acchito caratteristiche tipicamente “hypeggianti”, anzi... e tuttavia alla prova dei fatti si rivela un titolo di rilevante importanza che, si può dire, segna un punto (rosso) e a capo nella life-cycle del Mega Drive.
Questo 3° vg dedicato alla mascotte americana della 7 Up è un effervescente action-platform articolato in 11 ben strutturati livelli, contraddistinto da un'accattivante estetica cartoonesca, impreziosito da pregevoli animazioni, vivacizzato da un ritmo veloce quanto frenetico e arricchito da un ottimo comparto sonoro.
Il nostro Spot è impegnato in una serie di missioni di soccorso. Per adempiere a queste ultime deve raccogliere una certa percentuale di Cool Points sparsi nei vari stage e trovare la gabbia dove sono imprigionati i suoi simili. Com’era inevitabile, il percorso del nostro eroe superfigo è contrassegnato dalla costante presenza di nemici alquanto agguerriti che faranno di tutto per ostacolarlo. Per fortuna Spot si avvale di un’arma molto potente: una sorta di “proiettile effervescente” che può essere liberamente direzionato verso il baddie di turno e utilizzato per aprire le gabbie una volta che si sia raggiunto almeno il 60% dei Cool Points reperibili nel livello corrente.
I primi 5 stage, Shell Shock, Pier Pressure, Off The Wall, Wading Around, Toying Around e Radical Rails sono eventualmente intervallati da altrettanti Bonus Levels, contrassegnati dalle lettere della parola UNCOLA (appellativo pubblicitario della 7 Up). Il termine "eventualmente" è dovuto ad una clausola ben precisa: è necessario raccogliere almeno l'85% dei Cool Points per poter accedere a questi intermezzi, in cui si propone una velocissima cavalcata lungo decine di bollicine di effervescenza all'interno di una bottiglia di 7 Up allo scopo di raccogliere, prima dello scadere del tempo, più punti possibile e, sperabilmente, raggiungere una delle ambite lettere in palio, ottenendo così un continue.
11 livelli possono sembrare molti, ma alla fin fine non si supera comunque il totale di 6 stage differenti, visto che i successivi, Wound Up, Loco Motion, Back To The Wall, Dock & Roll e Surf Patrol, riproporranno a grandi linee ambientazioni ed elementi grafici già mostrati nella prima parte dell'avventura. Si tratta, in effetti, di un tributo ai limiti del supporto siliceo da 8 Mbit (1 MB), cartridge che riesce in ogni caso a contenere una serie di buoni e ottimi fondali, un'apprezzabile varietà di nemici a tema animati con dovizia di fotogrammi e un protagonista carismatico che sprizza vitalità e simpatia da ogni frame.
E infatti è proprio l’esuberante quanto irresistibile Spot il fulcro delle fatiche di Mike Dietz, direttore delle animazioni di Disney's Aladdin per Mega Drive e, a partire dal 1994, membro di primo piano di Shiny Entertainment, la casa che esordì con Earthworm Jim e seguito. Grazie alla fluidità delle movenze, alla camminata indolente e ai buffissimi mini siparietti, la mascotte americana della 7 Up prende realmente vita e s’impone fin da subito come uno dei game character più riconoscibili del periodo.
Il riferimento al "Signore degli Anellidi" e al relativo sviluppatore californiano, la Shiny, ne chiama inevitabilmente il causa il fondatore, uno dei grandi nomi dell'industria videoludica: David Perry. In effetti, è proprio quest'ultimo il programmatore di Cool Spot, quarto titolo sviluppato per Mega Drive con l'importante contributo del brillante autore irlandese, dopo Super Smash TV (Probe / Ocean, 1990), The Terminator (Probe / Virgin Games, 1992) e Mick & Mack as the Global Gladiators (Virgin Games / Sega - 1992). La firma di Perry è evidente nella perfetta fluidità dello scrolling parallattico (particolarmente "reattivo" nei movimenti verticali del protagonista e nel suo "guardarsi intorno"), nell'impeccabile risposta dei comandi, nella precisione delle collisioni e nell'assenza di rallentamenti o flickerii.
Altro nome di rilievo presente nello staff di Cool Spot è certamente quello di Tommy Tallarico, validissimo compositore e musicista americano, cui -tra gli altri lavori- si devono le colonne sonore di svariati titoli Virgin Games (The Terminator -Mega CD-, Global Gladiators, Disney's Aladdin), Shiny Entertainment (Earthworm Jim 2, MDK, Messiah...), Eurocom (The Jungle Book, Spot Goes to Hollywood), ecc.. Il comparto audio conferma il calibro del suddetto autore, vantando 9 ottime BGM che, al netto dei gustosi “citazionismi”, spaziano con assoluta disinvoltura dal reggae al jazz, passando per blues e rave-dance. Con quest’apprezzatissima colonna sonora (“Best Cartridge Music of the Year 1993” -Sega 3rd Party- e “Best Sound of 1993” -Electronic Games Magazine-), Tallarico valorizza appieno le potenzialità del chip Yamaha YM2612, che "si concede" una sintesi particolarmente incisiva e soprattutto un'energica quanto trascinante base ritmica campionata, vero fiore all'occhiello della soundtrack. L'eccellente utilizzo dei sample in tandem con validi synths viene peraltro puntualmente ribadito nei brillanti FX cartoon-style, che completano un fronte audio di assoluto rispetto per un titolo Mega Drive.
Considerata la caratura nello staff, non stupisce il notevole successo di Cool Spot, advertgame di qualità tanto apprezzato da essere oggetto di una nutrita serie di conversioni, sviluppate per Master System, Game Gear, Super Nintendo, Amiga e PC MS-DOS. Dopo questo divertente action-platform multi-piattaforma datato 1993-94, l’eroe superfigo firmato Virgin Games tornerà in un meno riuscito sequel intitolato Spot Goes to Hollywood (Eurocom / Burst, 1995 – Mega Drive, Saturn e PlayStation) e caratterizzato da una poco azzeccata impostazione isometrica.
Cool Spot - Megadrive
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- Pubblicato: 15-02-2013, 22:50
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Cool Spot
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Bravo Alex, bella recensione come sempre
Ho un bel ricordo di cool spot, ci ho giocato su Amiga, ed è veramente un bel platform/action. molto fresh nello stile e difficilotto!
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Bella recensione per un bel titolo che, purtroppo, anch'io come Sandro ho provato su Amiga. Il "purtroppo" è dovuto al fatto che come conversione è venuta fuori un mezzo bidone. Tralasciando la musica che su un Amiga è veramente difficile farla suonare male, abbiamo invece uno scrolling incerto su fondali castrati sia nel parallasse quanto nei colori, uno sfacelo insomma. Di ben altra caratura questa versione recensita MD, che consiglio sicuramente a chiunque abbia la voglia di ripescare il titolo in questione.
Ti ringrazio Alex cmq perché con questa recensione mi hai fatto conosce un titolo che su Amiga non sapevo esistesse, cioè Spot: The Videogame. Sono andato a "pescarlo" subito, lo proverò.
Peacez!
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Grazie a tutti!
@Amy-Mor: Spot: The Video Game è stata una "scoperta" anche per me . Prima di scrivere la review, infatti, ho fatto un po' di "zapping" su Google e ho visto che Cool Spot non era la "prima" della mascotte USA di 7 Up. Il vero esordio, Spot: The Video Game appunto, è più o meno una versione videogiochistica del board game Reversi, nonché, a grandi linee, un corrispettivo domestico & "Spot-tish" del coin-op Ataxx (Capcom / The Leland Corporation - 1990).
Per quanto riguarda le differenze tra le versioni Mega Drive, Amiga e Super Nintendo, quì c'è un articolo molto interessante, quanto piuttosto accurato:
http://www.retro-sanctuary.com/Compa...Cool-Spot.html
Sulla difficoltà di Cool Spot, devo dire che non mi è mai sembrata eccessiva (a questo proposito non fate troppo caso al video -skill level selezionato: NORMAL... è volendo si può ripiegare anche su EASY-, dove gioco davvero maluccio e dimostro di essere arrugginitissimo, quanto scarsamente "cool")... anche se va detto che al tempo (intorno a 20 anni fa o poco meno) preferivo i giochi relativamente "tosti", poichè davano più soddisfazione e "duravano" di più... il che, visti i prezzi, era quanto mai apprezzabile.Ultima modifica di AlextheLioNet; 16-02-2013, 19:07.
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Cool Spot è un altro di quei personaggi dei videogiochi che ridestano tanti ricordi, personalmente ho consumato la versione Game Gear, mentre su MD l'ho giocato saltuariamente da un mio amico, in verità non ho mai amato alla follia questo gioco, però è di certo un ottimo platform.
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Ma quanti bei platform annoverava il Megadrive! Non avrei mai potuto provarli tutti, anche se all'epoca circolavano in casa mia un discreto numero di cartucce (grazie a un amico di mio fratello con cui facevamo "baratti" e anche "acquisti a società" - il prezzo dei giochi era troppo alto per noi e perciò ci industriavamo a trovare metodi alternativi - e soprattutto grazie a un mio amico che addirittura aveva il papà negoziante di videogiochi - fortuna fra le fortune! - e ogni tanto mi "procurava sottobanco" qualche cartuccia da provare, seppur soltanto per qualche giorno ). Cool spot tuttavia non l'ho giocato all'epoca ma recuperato successivamente: bel platform, forse sottovalutato! E ottima recensione Alex!
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Bellissima recensione Alex molto passionale ,completa e dettagliata ,come poche...queste si che mi piacciono.
Cool Spot l'ho giocato la prima volta su Amiga che ,a parte lo scrolling ballerino, mi ha dato tante soddisfazioni ,un buon platform game difficilotto ma una volta presa la mano risulta divertente ...e non è poi così brutto come lo dipinge Amy-mor,c'è stato di peggio ,molto di peggio su Amiga.
La versione in questione l'ho giocata tra anni fa ,quando ho iniziato a collezionare cartucce originali per Megadrive, bello graficamente ,più stabile nello scrolling e pure divertente ,insomma ci ho trovato lo stesso spirito...forse più facile.
Giocato anche alle versione Master System , non è il massimo ,ma fa la sua sporca figura in quanto grafica ,si parla di un 8 bit e divertimento ,nei limiti del sistema in cui gira.
P.S.: da varo Amighista sapevo del 1° videogames di Cool Spot su Amiga ,mi passo un dischetto pirata all'epoca ,ma non mi piacque gran che ,ricordo che era un rompicapo o giù di li ,niente a che vedere con questo bel platform game della recensione.
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