La cartuccia offre due differenti metodi gioco: arcade mode o original mode.
L’arcade mode offre la classica struttura a checkpoint analoga a quella utilizzata in Out Run e tanto cara ai videogiochi corsistici made in Sega degli anni 90. All’inizio ci viene dato un “tot” di secondi, il nostro compito è quello di guidare come disperati per riuscire ad arrivare al checkpoint successivo entro il tempo massimo, ricevendo di conseguenza altri secondi aggiuntivi per proseguire e così via sino alla fine. All’inizio possiamo scegliere tra quattro differenti tracciati, che differiscono per ambientazioni, lunghezza, e soprattutto difficoltà. Una piccola novità sta nel fatto che sono state eliminate le marce a favore di un turbo che entra in funzione dopo i 280 chilometri orari premendo l’apposito tasto.
La vera novità è l’original mode, una sorta di modalità “carriera”.
In questa modalità scompaiono i checkpoint, si affrontano molti più tracciati che diventeranno via via più lunghi e difficili e si avranno degli specifici avversari da superare. Alla fine di ogni percorso si guadagna denaro utile per elaborare la moto ed ogni parte da elaborare ha diversi livelli di potenziamento. Potrete potenziare il telaio (che permette di curvare più velocemente), il motore (più velocità e accelerazione), i freni, la marmitta (che migliora velocità e accelerazione), l’olio motore (migliora accelerazione e durata del motore) e gli pneumatici (più tenuta di strada).
La complessità del gameplay di questa modalità non finisce qui. Infatti se si è bravi e si raggiungono ottimi risultati in gara (specialmente all'inizio della carriera in cui si avrà a disposizione una moto relativamente scarsa), cambierà il nostro sponsor, partendo dal farmacista fino ad arrivare al presidente di una società petrolifera. Lo sponsor più importante, ovviamente, donerà più soldi permettendo una più rapida evoluzione del mezzo. Ovviamente se si perdono cinque gare, si ritorna con lo sponsor più scarso.
Con molto più denaro a disposizione oltre a poter “truccare” la moto, si può decidere di pagare un meccanico più bravo. Un tecnico migliore è in grado di mettere insieme la moto in modo altrettanto migliore, limitando le rotture e dandovi messaggi più precisi sullo stato della moto. Infatti, a differenza del classico Hang On, in questa versione Super, le moto subiscono danni. È quindi necessario controllare lo stato delle parti meccaniche prima di ogni gara e, se necessario, sostituire i pezzi danneggiati o consumati.
Il bello è che quando si sostituisce un pezzo, si spendono gli stessi soldi di quando lo si è comprato, proprio come nella realtà, e se capita un periodo di gare sfortunate in cui si guadagna poco, si sarà costretti ad acquistare un pezzo più scarso di quello che si possedeva in precedenza, rendendo di fatto, più difficile vincere. Questa particolare modalità offre inoltre una comoda sezione password, in modo da non dover ricominciare ogni volta tutto il lungo campionato dall’inizio.
La giocabilità di questo titolo è, quindi, molto alta. La modalità original è tanto bella che viene facile chiedersi perché non l’abbiano implementata anche in altri giochi.
Rispetto alla versione per Sega Master System, finalmente la moto non esplode più e si cade solo a contatto con gli elementi a bordo pista, mentre gli scontri con le moto, procurano solo una lieve sbandata con relativo decremento della velocità e un lieve danno al telaio. I controlli, pur non essendo quelli del coin-op, rispondono abbastanza bene ed è possibile una migliore scelta dell’inclinazione da dare alla moto (curvare di più o di meno) pigiando ripetitivamente e con diversa frequenza il tasto direzionale. Ottima la longevità che è garantita dalla modalità “carriera” e discreta la rigiocabilità, garantita dalla modalità arcade. Si sente decisamente la mancanza di una modalità per due giocatori!
Le note negative arrivano da una realizzazione tecnica che non rende giustizia al Mega Drive, con colori, quasi sempre, smorti, scarsa varietà di elementi a bordo pista, poco dettaglio grafico generale ed una scarsa sensazione di velocità, soprattutto se paragonata a quella che riusciva a dare Hang On sul Master System o ancora meglio, quella che dava la versione arcade.
Anche la parte sonora non è un gran che, con effetti sonori poco credibili e solo quattro musiche selezionabili prima di ogni gara.
Un difetto del gameplay invece lo si può trovare nel controllo delle moto con telaio scarso, nella modalità original. Mi spiego meglio: le moto con telaio scarso impiegano molto più tempo a cambiare piega e quindi a curvare dei telai evoluti. Questo potrebbe limitare l’immediatezza della giocabilità perché non è molto gratificante premere a destra sul joypad e vedere che la moto sta ancora curvando a sinistra. Inoltre, questa lentezza, è realizzata male poiché i frame di animazione dello sprite della moto sono pochi e quindi, quando la stessa si muove piano, non fanno altro che rimanere a video per più tempo, producendo un lento movimento a scatti. Nulla di grave, niente che vada a minare in modo serio la struttura del gioco, ma che comunque, potrebbe scoraggiare i giocatori più impazienti.
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