Nel 1993/94 la Hudson Soft realizza due episodi di questa interminabile saga: Bomberman ’94 per PC Engine e Mega Bomberman per Mega Drive. I due titoli sono strutturalmente analoghi: 2 distinte modalità di gioco (NORMAL per il single-player mode e BATTLE per il multiplayer SINGLE / TAG fino a 5 -su PCE via Turbo Tap- o a 4 giocatori -su MD via 4 Way Play-), 6 aree e altrettanti boss per un totale di 25 livelli per la modalità “Normal”, 10 arene per il “Battle”, 5 creature marsupiali da cavalcare, 15 tra power-up e bonus (di cui 6 utilizzabili nel “Battle”) e 9 personaggi tra cui scegliere per la modalità multigiocatore.
Mega Bomberman, dunque, è una conversione diretta di Bomberman ’94 sul 16 bit Sega e, fra l’altro, vede la luce in seguito alla rinuncia della Hudson ad un progetto più ambizioso. La nota società giapponese, infatti, prevede inizialmente di affidare alla Factor 5 la realizzazione di un episodio specificamente realizzato per Mega Drive e il progetto si concretizza in una demo che sfoggia un furioso multiplayer a 8 giocatori che si avvale di due adattatori Sega Team Player. Purtroppo la Hudson, pur favorevolmente colpita dal lavoro della Factor 5, rinuncia a questo "Mega Bomberman Project", ripiegando su un omonimo porting in tono minore affidato ad un suo team interno.
Questa conversione per MD dell’ultimo grande titolo della Hudson Soft su PCE HuCard, Bomberman ’94, non può certamente dirsi brillante. Se la grafica è nitida e ben disegnata con l’irresistibile cute style della serie che conferma in pieno il proprio fascino naïf, i colori sono drasticamente diminuiti (da oltre 65 su PC Engine da poco più di 32 su Mega Drive), le tonalità tendono ad essere meno vivaci, mancano alcune piccole animazioni di contorno (non se ne vede il motivo, visto che il formato delle due cartucce è identico -8 Mbit-), sono andati persi gli effetti di distorsione (nonostante raster FX analoghi siano molto gettonati su MD), il ritmo del single-player mode è non di rado infastidito da strani slowdowns e le musiche hanno subito un certo peggioramento qualitativo.
Le specifiche hardware del Mega Drive giustificano in parte l’impoverimento cromatico di Mega Bomberman rispetto all’originale versione PC Engine, visualizzando quest’ultima un numero di colori on-screen superiore al limite massimo di 64 tonalità del 16 bit Sega. Le altre mancanze audiovisive e la risoluzione (256X224 anziché la standard 320X224) pressoché identica a quella PCE, indicherebbero, invece, una programmazione affrettata che, purtroppo, non ha lasciato il tempo per un’adeguata ottimizzazione.
L’importanza delle suddette considerazioni tecniche risulta, tuttavia, marginale di fronte alla particolare natura di questo titolo, peraltro condivisa da buona parte degli esponenti della serie.
I Bomberman, infatti, sono giochi che prendono le mosse da una struttura assolutamente basilare, nonché improntata alla massima immediatezza possibile, per garantire, scoprendo gradualmente le carte, un coinvolgimento irresistibile e manifestare una flessibilità molto superiore rispetto alle premesse.
L’intuizione vincente della Hudson deriva dalla brillante sintesi tra maze e action game, dallo scaltro inserimento in uno schema di gioco teoricamente orientato verso un’impostazione “strategica” del massimo grado possibile di azione e frenesia blastatoria. Il segreto di questi titoli, quindi, sta nel perfetto bilanciamento tra rapidità di riflessi e fulminanti intuizioni, nella sorprendente adattabilità delle dinamiche di gioco a diversi approcci al gameplay, dai più diretti ed istintivi ai più obliqui e ragionati.
Tutti i Bomberman, dunque, pongono l’accento sul divertimento e Mega Bomberman non fa eccezione. Le due modalità di gioco del titolo Hudson sono immediate e piacevoli e la buona varietà di nemici ed ambienti del “Normal Mode” sembra garantire una buona longevità anche nel single-player gaming. In realtà quest’ultimo è meno coinvolgente del “Battle” per i pattern assai poco stimolanti dei nemici, la difficoltà inizialmente fin troppo mite (il ritmo e la sfida “ingranano” molto lentamente) e una conseguente tendenza ad una certa meccanicità dell’azione nelle prime 3-4 aree. In effetti, se si escludono le macrosezioni 5-6 e i boss da “Vexin' Volcano” in poi, non si richiede un grande impegno al videogiocatore che rischia di essere tentato di abbandonare la modalità single-player in favore del più soddisfacente “Battle Mode”.
Il cuore di Mega Bomberman è, per l’appunto, il “Battle Mode”, un infallibile meccanismo di assoluto divertimento che raggiunge l’apice dello spasso quando 4 giocatori umani si affrontano in modalità “Single” (tutti contro tutti) o “Tag” (due squadre). Le 10 arene disponibili per questa modalità sono concepite per offrire un’ottima varietà di dinamiche al gameplay e per adattarsi a numerosi stili di gioco. Da rilevare l’opportuno inserimento in questa modalità di un malus/penalty esclusivo che assegna casualmente al bombarolo un temporaneo “malessere” scelto a caso tra 10 “diseases”. L’effetto suddetto è “contagioso” (si trasmette per semplice contatto) e crea in molti casi dei buffissimi diversivi fino, al limite, a ribaltare dei “Game” che sembrano ormai compromessi.
In conclusione, Mega Bomberman è un titolo caratterizzato da un single-player mode un po’ “debole” cui si affianca, però, un multiplayer realmente perfetto per lunghi ed appassionanti tornei con gli amici. È, in effetti, un peccato che la Hudson non abbia strutturato la modalità “Normal” come una sequenza di scontri con altri bombaroli adeguatamente gestiti dalla CPU con una sufficiente approssimazione di IA. Sarebbe bastato far affrontare al protagonista gli 8 personaggi presenti nella rosa di selezione del “Battle Mode” per ottenere, così, un approccio simile al coin-op Megaman: The Power Battle. La competitività della CPU, infatti, risulta sì apprezzabile anche nella modalità suddetta, dove ognuno dei bombaroli che prendono parte alla battaglia è potenzialmente assegnabile alla console, ma non viene adeguatamente valorizzata dalla presenza di un vero e proprio “Story Mode Tournament” che porti nella modalità single-player tutta l’eccitazione, la frenesia e il divertimento del godibilissimo “Battle Mode”.
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