Il gioco uscì nel 1987 in Italia e nel 1986 in Giappone e ne furono pubblicate due versioni, prima una su cartuccia e poi una contenuta all’interno della console Sega Master System 2. Le due versioni sono sostanzialmente identiche ad eccezione del fatto che nella versione per cartuccia alla fine di ogni livello Alex troverà una tartina di riso (o palla di riso), nell’altra versione Alex troverà un hamburger. Un’altra differenza fu che i tasti salto e pugno vennero invertiti.
L’elicottero a pedali è molto interessante perché trasforma il gioco in uno spara e fuggi decisamente piacevole. Le sezioni subacquee sono delle interessanti varianti, mentre ho apprezzato decisamente meno i livelli con la moto e quelli col motoscafo; in ogni caso questi ultimi posso anche essere affrontati a piedi (quando si rompe la moto) o a nuoto (quando si rompe il motoscafo).
I nemici vanno uccisi con i megapugni di Alex o con i missili dell’elicottero o del motoscafo.
Tra i molti bonus che si possono trovare o comprare ci sono: Bracciali che consentono di lanciare delle onde di distruzione che uccidono i nemici e frantumano le rocce, Soldi da spendere nei negozietti, vite supplementari, bastoni che permettono temporaneamente di volare, barriere di protezione, pietre che permettono di leggere il pensiero dei boss di fine livello, e purtroppo anche un fantasma che tenterà di ucciderci e delle “scatole cranio” che renderanno temporaneamente immobile il nostro eroe.
Le sezioni classiche, ovvero quelle a piedi sono realizzate magnificamente, merito di un ottimo level design, della risposta ai comandi decisamente buona e del controllo che si ha su Alex sempre perfetto. Direi che sono queste le fasi meglio realizzate del gioco che insieme alle varianti sopra descritte fanno di Alex Kidd in Miracle World un grande classico, un gioco molto divertente, che avrebbe meritato più successo di quello che ha avuto.
Lo stile della grafica è ottimo e ben caratterizzato, rimanendo sul carino tondeggiante e colorato.
Detto questo però bisogna ammettere che il gioco Sega non sfrutta al massimo le risorse della console su cui gira, basta vedere altri giochi usciti in seguito per accorgersene. Sicuramente il fatto che fu uno dei primi giochi per il Master System ha contribuito, ma non si può ignorare che gli sprite sono tutti piccoli e non sono mai presenti in numero elevato. Le ambientazioni e i nemici godono di una buona varietà ma forse si poteva fare di più.
Il reparto sonoro è di ottima fattura con musichette orecchiabili e varie ed effetti sonori adeguati al gioco
Pur essendo un gran gioco, immediato e capace di dispensare stile, giocabilità e varietà da tutti i livelli, non riesce a raggiungere l'eccellenza. I principali problemi sono in primis il fatto che il gioco non concede salvataggi ne password di sorta, quindi ogni volta che si perdono tutte le vite bisogna ricominciare da zero e, per finire, il gioco è forse troppo corto ed una volta che lo avrete terminato non lo rigiocherete più tanto facilmente, non gode infatti di una buona rigiocabilità.
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