Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   segagaga.jpg  Visite: 1  Dimensione: 30.6 KB  ID: 241296Sappiamo tutti quale era la condizione della Sega nel 2001: semplicemente drammatica. Nonostante un destino già segnato, la base di utenti fedelissimi del Dreamcast era ancora innamorata della Sega, la quale, per dedicare loro un tributo finale, decise di produrre Segagaga, un originalissimo videogioco autocelebrativo.

Definito anche come “Sega simulation” dai suoi stessi programmatori, Segagaga non è altro che un jrpg arricchito da un basilare comparto gestionale. Con palesi riferimenti alla realtà, la sceneggiatura prevede la casa giapponese in grossi guai economici, schiacciata dal potere di mercato della misteriosa Dogma, una nuova compagnia videoludica capace di conquistare in un battibaleno la quasi totalità del mercato.
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C'è un piano di salvataggio: reclutare uno staff di ragazzini e conferir loro molto potere, fiduciosi che la loro freschezza possa risollevare le sorti della gloriosa software house. E noi ne impersoniamo uno, col preciso compito di reclutare staff, organizzare i lavori ed indagare sulla misteriosa Dogma, la quale sta abbinando videogiochi ed erotismo per aumentare l'appetibilità dei propri titoli.

Il modo di reclutare personale è tutto da scoprire! Sappiate che, come ci viene insegnato nel gioco, gli uffici della Sega sono ben protetti perchè i coder, in seguito ai carichi di lavoro, sono diventati esseri sub-umani a tratti irrazionali. E, di conseguenza, per reclutarli o motivarli saremo costretti ad un approccio assai insolit: ci toccherà sfidare questi pseudouomini in duelli verbali, con delle meccaniche riprese pari pari dalla tradizione jrpg. Invece di colpire con una spada colpiremo con degli Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   segagaga2.jpg  Visite: 1  Dimensione: 43.4 KB  ID: 241298insulti (“non troverai mai una ragazza!”, “torna al lavoro!”), ed invece di evocare mostri evocheremo baluardi della Sega (un attacco dall'aereo di After Burner, del cabinato di G-LOC, etc.). Gli uffici sono trattati come dungeon dove i dipendenti faranno la parte dei nemici.

La parte gestionale è decisamente elementare e non ci verrà data nessuna possibilità di stabilire che genere di gioco sviluppare. Potremo giusto consigliare al personale di riposare o costringerlo a lavorare più duramente, gestire la politica degli stipendi o un minimo di pianificazione commerciale come il lancio di una nuova console.

La grafica non si distingue per l'elevato dettaglio, i “dungeon” sono tridimensionali ma non ricchi e i personaggi, invece, sono in semplice 2D, peraltro pochissimo animato. Diciamo che il look generale è piuttosto quello di una classica graphic novel.

Clicca sull'immagine per ingrandirla.   Nome:   segagaga3.jpg  Visite: 1  Dimensione: 34.1 KB  ID: 241299Ma la parte più spassosa del titolo sono le favolose autocitazioni e parodie, come le sezioni shooter completamente fuori di testa o le cover prese pari pari dai titoli della concorrenza con qualche simpatica modifica (credo che Final Pharmacy sia impagabile).

Ma come mai Segagaga non è famoso? Soprattutto perchè non è un capolavoro, nonostante la sua contagiosa dose di umorismo. La sua natura di nicchia gli ha impedito, inoltre, di varcare i confini della lingua giapponese, per cui sarà difficile disputare una partita sensata senza la conoscenza dell'apposito idioma. Pare che ci siano dei lavori in corso per una localizzazione amatoriale, ma è da tempo che non se ne parla più. Speriamo che prima o poi venga a galla, Segagaga sarebbe un'esperienza gradevole per tutti!
Gianluca "musehead" Santilio