Raramente mi è capitato di sentir parlare di qualcuno che non si divertisse a giocare con i classici giochi dotati di LightGun che infestavano le sale giochi di tutto il mondo ai “bei tempi”. Eppure “quando ancora ero un piccolo bambino indifeso” (cit.) odiavo totalmente questo tipo di giochi, a causa di una brutta esperienza correlata al loro errato utilizzo. Ricordo infatti che la prima volta che giocai a The House of The Dead in sala giochi potevo avere al massimo 6 anni e ciò che mi capitò fu davvero un triste avvenimento. Non avendo mai provato nulla di simile ero veramente preso dal grande passo che stavo per compiere. Inserito il gettone nella macchina, con agitazione crescente, presi a sparare con furia. Furono una manciata di secondi di pura follia, ma una volta terminato il primo caricatore a dispozione, la mia eccitazione si tramutò nel panico più totale. Non sapevo come ricaricare. Quello che avevo davanti era il cabinato più grande della sala giochi e pertanto ero fermamente convinto che per ricaricare la pistola dovessi inserire un nuovo gettone nella macchina…ma quello che avevo appena inserito era l’ultimo! E così fui costretto a rimanere là, a guardare il mio caro personaggio mentre veniva divorato dagli Zombie. Riprendermi dal trauma fu davvero difficile, almeno fino all’arrivo in sala giochi del mitico seguito The House of The Dead 2, che riuscii a giocare tranquillamente con tanto di ricarica! Come saprete questo gioco è stato convertito su numerosissimi sistemi, PC compreso, anche se non tutti i porting erano particolarmente meritevoli.

Volete sapere perché?! Scopriamolo insieme in questa VideoReview!