Un ragazzino, un po' annoiato, decide di accendere il televisore e sintonizzarsi su uno dei tre canali disponibili (esatto, avete capito proprio bene, trent'anni fa esistevano solo tre canali, quelli della TV pubblica!), in particolare sul secondo, dove un giovanissimo Fabrizio Frizzi presentava un divertente programma di intrattenimento per ragazzi a base di cartoni animati, semplici quiz e prove di abilità (mi pare si chiamasse Tandem).
Fu amore a prima vista! Quel giorno, infatti, una delle prove di abilità richieste al concorrente in studio consisteva nel...GIOCARE AD UN CARTONE ANIMATO!
Una cosa inaudita e mai vista prima! Gli occhi di quel ragazzino strabuzzarono: “com'è possibile?”. Un vero cartone animato, con tanto di eroe strampalato, principessina svampita e rigorosamente bionda, draghi, castelli incantati e mostri da affettare, tutto da giocare!
Sembrava davvero un sogno divenire realtà e il ragazzino, sorpreso, pensò “si, vabbè, ma è solo per la televisione...”
Egli però era (ed è tutt'ora) appassionato di videogiochi e dopo un po' di tempo finalmente riuscì a sapere che quella meraviglia, che quel sogno irraggiungibile (dico, ma vi rendete conto? Giocare un cartone animato!) era non solo reale, ma alla portata di tutti. Bastavano infatti quattrocento lire per acquistare un gettone che, una volta immesso nell'apposita fessura presente nella parte inferiore del cabinato, dava accesso al...Mondo delle Meraviglie...letteralmente!
Questa è la storia, un po' romanzata, del personalissimo incontro di chi scrive con il laser game Dragon's Lair. Indimenticato e grandissimo arcade che, nonostante i quasi trent'anni, è tutt'ora famosissimo presso il popolo dei videogiocatori (oddio forse adesso solo tra quelli un po' “anzianotti”...). Un vero e proprio capolavoro, disegnato interamente a mano da un certo Don Bluth, ex della Disney; arcinoto, amatissimo ma anche odiatissimo da alcuni, ma indubbiamente una pietra miliare dell'intrattenimento videoludico.
Dragon's Lair, by Don Bluth. Non è necessario aggiungere altro per generare una cascata di ricordi belli e brutti, come la frustrazione per la difficoltà spietata, la delusione per le conversioni sui sistemi di giochi dell'epoca a dir poco impossibili.
Dragon's Lair è “Dragon's Lair”, IL Laser Disc game per definizione.
“Non avrai altro laser disc game al di fuori di Dragon's Lair”, questo è il primo comandamento di ogni retrogamer che si rispetti...
Fade to black... dissolvenza... avanzamento veloce fino all'anno del Signore 2004.
Il mondo dei videogiochi festeggia il ventennale della nascita del capolavoro firmato Don Bluth. Tutti pazzi per Dragon's Lair!
Ma ecco che nelle news, nelle anteprime di riviste e siti specializzati una notizia “ruba” letteralmente l'attenzione dei giocatori più attempati e esperti: Dragon's Lair avrà finalmente un remake. E sarà un remake interamente poligonale! Stessa grafica da cartone animato, stessi strampalati personaggi, stessa fantastica ambientazione, ma il tutto sarà, udite udite, interamente tridimensionale. Il suo nome...(pausa ad effetto) Dragon's Lair 3D!
E' il panico. Il ragazzino, oramai diventato un giovane adulto, sobbalza e ha un tuffo al cuore.
“No, non è possibile”. “Lo uccideranno: uccideranno un sogno”.
Al timore iniziale, man mano che le notizie su Dragon's Lair 3D si succedevano, si sostituì dapprima l'interesse e poi la curiosità sempre più forte, poi l'attesa febbrile e infine... la gioia per l'uscita del gioco.
E' lui! Stessa storia fantasy un po' fuori di testa, stessi buffi protagonisti, stessa inimitabile, impagabile, insostituibile atmosfera! E' Dragon's Lair, indubbiamente, ed è in 3D!
Il gioco è assolutamente fedele in tutto e per tutto al suo predecessore, ma ha una marcia in più: la maggiore interattività del personaggio (il buon vecchio Dirk the Daring) verso le ambientazioni (il maniero incantato) e verso i nemici (il caro dragone Singe e i suoi scagnozzi).
A differenza del lasergame originale, questa volta sarà possibile controllare direttamente Dirk il Coraggioso nella sua avventura alla ricerca della principessina Daphne, e non soltanto muovere occasionalmente il joystick con perfetto tempismo per guardare cosa accade sullo schermo.
Questa volta l'avventura è molto più “reale” (passatemi il termine...): siamo noi stessi a controllare il protagonista, siamo noi stessi a decidere quali e quante azioni fare, dove saltare, dove mettere i piedi e perfino dove guardare.
Davvero impagabile per un ragazzo oramai adulto che ha adorato letteralmente il gioco originale.
Perdonatemi la scarsa professionalità di questa recensione, ma il retrogaming è anche, forse soprattutto, emozione. E un gioco che si chiama Dragon's Lair non può essere recensito in nessun altro modo se non considerando le emozioni che è in grado di dare.
Il resto non conta.
Non conta una grafica che, sebbene comunque impeccabile, non fa più certo gridare al miracolo.
Non conta un sonoro che fa semplicemente il suo dovere, e nient'altro.
Non conta una certa imperfezione delle animazioni del personaggio principale.
Non contano i piccoli problemi di inquadratura della telecamera.
Ciò che conta sono le stesse, impagabili, sensazioni di divertimento e di coinvolgimento che solo un gioco che porta il nome di Dragon's Lair può offrire; e da questo punto di vista questo episodio tridimensionale ha decisamente molto da dare.
Completamente ridisegnato sotto il profilo della profondità di gioco (nuove mosse, nuove armi a disposizione, nuove magie, rudimentale evoluzione del personaggio), resta comunque e incredibilmente, estremamente fedele allo spirito originale.
Personalmente considero Dragon's Lair 3D un piccolo capolavoro di giocabilità. Il gioco infatti è un bellissimo platform vecchio stile a base di salti e tempismo perfetti ibridato da intere sezioni di puzzle solving in tempo reale. Ogni singola sezione del gioco è un gigantesco rompicapo che va risolto scoprendo non solo cosa fare, ma sopratutto come farlo.
Ogni quadro è maniacalmente strutturato sotto forma di enigma da risolvere e per venirne a capo si dovrà saltare su piattaforme mobili, evitare abilmente trabocchetti, calcolare perfettamente i tempi delle azioni da compiere. Sotto questo punto di vista i ragazzi della Dragonstone hanno fatto un lavoro eccezionale.
Il gioco scorre via dal primo (piuttosto blando) livello all'ultimo in un crescendo di divertimento e di... “trial and error” che, grazie alle vite infinite, non genera mai frustrazione ma che invoglia soltanto a continuare. Ancora un tentativo e via. Per capire come risolvere lo schema, per stabilire il momento giusto in cui aggrapparsi a quella maledetta corda sospesa, per sapere esattamente quando saltare da quella infida sezione di pavimento che ci crolla sotto i piedi.
Davvero divertente. Il tempo vola via senza accorgersene e nel divertimento più assoluto e sincero.
Dragon's Lair 3D davvero racchiude in sé lo spirito del suo genitore, ma (eresia) addirittura lo migliora ampliando l'intera esperienza di gioco che, tuttavia, resta fedelmente e incrollabilmente ancorata al buon vecchio miglior “trial and error” possibile, tradizionale certo, ma sempre assolutamente divertente.
In Dragon's Lair 3D si muore spesso nel tentativo di risolvere il livello, ma morire spesso e volentieri non sarà mai stato così divertente. E la soddisfazione che avrete nel superare finalmente quel dannatissimo stage, quelle maledette piattaforme mobili, sarà davvero la miglior ricompensa possibile.
Certo, il gioco non è privo di difetti: una pecca abbastanza grave è una certa legnosità dei controlli in alcuni frangenti o la leggera imprecisione nel rilevamento delle collisioni, ma nulla di davvero serio o in grado di rovinare l'esperienza di gioco.
Dragon's Lair 3D è divertimento videoludico allo stato grezzo, potremmo dire. E' tutto ciò che di buono (personaggi, atmosfera, coinvolgimento) aveva il gioco originale, con una marcia in più: l'interattività totale.
E' Dragon's Lair, ma allo stesso tempo un bellissimo e godibilissimo platform/puzzle game. E' Dragon's Lair 3D!
Ogni appassionato dell'originale non può perdersi questa esperienza così come ogni retrogamer serio non dovrebbe mancare di provare questo gioco, purtroppo un po' dimenticato. Così come, in generale, ogni videogiocatore che si rispetti e che apprezza la giocabilità come valore supremo con cui valutare la qualità o meno di un videogioco, dovrebbe provare Dragon's Lair 3D.
arblu