Braid è il classico gioco che non ti aspetti. E' una continua sorpresa che si assapora piano in un crescendo di emozioni che si provano veramente con pochi giochi. Noi siamo Tim, rossiccio uomo vestito in giacca e cravatta, un uomo qualunque che ha commesso un errore, un errore così grande che ha allontanato da se la sua cara principessa. Ma che avrà mai fatto Tim di così brutto? Lo scopriremo piano piano in questa triste fiaba dalla tematiche spiccatamente moderne come il desiderio, la frustrazione, il perdono e la solitudine. Tutto ruota intorno alla ricerca dei pezzi di puzzle, simbolo di uno stampo di ricordo che messo insieme ci chiarirà alcuni perchè della criptica storia. Proprio come nei classici platform 2D degli anni 90, il nostro alterego salta, affronta nemici, attiva leve ma con una particolarità, che per ogni puzzle da raccogliere bisognerà usare l'ingegno oltre alla capacità di manipolare il tempo. Proprio come in molti altri giochi come Blinx, TimeShift o il più blasonato Prince Of Persia, potremmo riavvolgere il tempo, senza nessun limite.
Non c'è morte in Braid perchè riavvolgendo il tempo si tornerà in vita, eppure il gioco sa essere ben bilanciato, addirittura esaltante quando si è riusciti a trovare il bandolo della matassa di come recuperare quel maledetto ma tanto desiderato pezzo di puzzle che a prima vista sembrava tanto lontano quanto la conoscenza di sapere che fine abbia fatto la nostra principessa.
Il perfetto mix di piattaforme da saltare e rompicapo da risolvere unito alla possibilità di manipolare il tempo, ha aperto la strada ad una miriade di situazioni diverse di cui Braid ne è infarcito. Starete sempre lì, con la testa continuamente occupata a risolvere puzzle ma al tempo stesso a mettere insieme una storia che lascia anche molti punti all'interpretazione personale. Si potrebbe sindacare sulla scarsa longevità, ma per un gioco indipendente, che per di più costa una miseria, è un difetto che non mi sento proprio di imputargli.
Oltre ad una varietà e spessore di gioco sopra la media, Braid è dotato di una qualità tecnico/artistica di gran livello. Fatemi fare un applauso all'incredibile stile con cui sono stati disegnati i vari livelli, alcuni dei quali usciti pari pari da una quadro impressionistico. Ci muoveremo in ambientazioni dal design ispiratissimo che ci catapulteranno direttamente in un mondo "senza spazio e senza tempo"; alcuni saranno dallo stile nostalgico, altri sembreranno abbracciarci in uno strano calore. Credetemi non bastano le parole per descrivere la meravigliosa grafica che vi si parerà davanti. Anche lo stesso protagonista, Tim, oltre ad essere semplice ma ben disegnato, è volutamente vestito in modo da stonare con tutta l'ambientazione proprio come se si stesse vivendo uno strano sogno. Un appunto invece va al character design di alcuni nemici, che personalmente vanno un po' in contrasto con lo stile e la qualità del gioco. Parlo di quelle specie di teste con i piedi presenti nella maggior parte dei livelli, che trovo veramente orribili. Bellissime invece sono le varie citazioni alla saga di Super Mario che non menziono per lasciarvi il piacere di scoprirle da soli. Ad aumentare ulteriormente l'atmosfera dei bellissimi livelli ci pensa un accompagnamento sonoro che dire sublime è poco. Dolci melodie vi accarezzeranno le orecchie sposandosi alla perfezione con il livello che accompagnano. Emozionante. Di tutt'altro livello, invece, sono gli effetti sonori che ho trovato ripetitivi e abbastanza scialbi, niente di grave comunque.
Altre Versioni
Braid è disponibile in Digital Delivery dal 2008 su Xbox Live a 1200 MP, PS3 e su Steam per piattaforme Windows e Mac Os da questa estate a circa 15 euro. Tutte le versioni sono identiche, l'unica differenza sta nel mancato e ingiustificato supporto del controller nell'edizione PC.
Braid
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- Pubblicato: 22-10-2009, 13:28
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Braid
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E' uno dei titoli che ho apprezzato di più negli ultimi anni, in assoluto (anche considerando titoli a prezzo pieno e su supporto fisico). E' un gioco che impegna la materia grigia non poco (alcuni enigmi sono veramente diabolici), grafica e musiche sono di alto livello, ma ciò che mi ha colpito di più è la storia, complessa, criptica e narrata in modo fortemente anticonvenzionale, soprattutto per i canoni dei videogiochi. Non dico nulla a riguardo per chi dovesse ancora giocarci ma circolano un pò di leggende metropolitane e interpretazioni assortite, basta farsi un giretto su internet e se ne leggono delle belle Interessante, ma fossi stato nell'autore avrei fornito qualche chiave interpretativa in più, così si sfiora l'ermetismo Resta il fatto che trattasi di capolavoro, anche per motivi strettamente ludici oltre che artistici.
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Ho avuto occasione di provare il demo di Braid su 360 a casa di un mio amico, e devo dire che ha uno stile particolarissimo, a metà tra l'artistico e l'onirico, certo è un gioco che resta impresso. Non mi pronuncio sul gameplay avendolo provato solo 5 minuti, dopo una sessione intensa di Golden Axe ^__^
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Finalmente giocato e terminato in questa calda estate 2019, BRAID ha saputo certamente colpirmi sul lato grafico/artistico/sonoro, meno sul gameplay effettivo. Ho trovato veramente frustrante alcuni passaggi troppo ermetici nella risoluzione "causa/effetto", per non parlare del finale su cui si potrebbe scrivere una recensione a parte...Resta cmq un ottimo titolo da ripescare, soprattutto se si ha voglia e tempo da dedicarci, insomma lo spirito con cui va affrontato è quello old style anni90 (AmigaDocet)cioè impegnativo.
Acquistato su GOG a 2,99€.
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