Questo è il motto di Hooligans, gioco prodotto dalla DarXabre, casa olandese, per PC nel 2002. Volete che vi ricordi un po' di prodotti pubblicati nello stesso anno? GTA 3, Devil May Cry, Warcraft 3, Neverwinter Nights, Mafia, ICO, Morrowind... Ve li ho elencati per disegnarvi il quadro della situazione videoludica di quell'anno, una fase di piena maturazione che ha snocciolato capolavori su capolavori. Un videogioco senza elevatissime qualità sarebbe annegato nell'oceano dell'anonimato e, non essendoci nemmeno una vera distribuzione digitale, i piccoli team si trovavano con le spalle al muro. E allora quale tattica migliore per far guadagnarsi visibilità se non quella di provocare uno scandalo?
Hooligans è un gioco strategico in tempo reale proposto con una visuale isometrica come in tanti altri prodotti dello stesso genere. La sua peculiarità è quella di non dover controllare soldati, carri armati oppure orchi ed amenità fantasy, bensì un manipolo di disonorevoli esseri umani: hooligans, una classe di individui formata da ultras di bassissima lega accomunati da un cervello in fase terminale di funzionamento. E' chiaro che anche gli obiettivi saranno direttamente proporzionali alla capacità di apprendimento di tali menti: distruggere tutto, ubriacarsi, drogarsi, rubare e, malauguratamente, cercare di non morire.
Il Parlamento Europeo si esprime a sproposito ogni volta che può in tema di videogiochi e questo è davvero un peccato perchè quando ha cercato di vietare la vendita di Hooligans, tra i pochissimi casi davvero sensati, non lo ascoltava già più nessuno. Anzi, servì alla DarXabre come pubblicità e gli olandesi trovarono terreno fertile in alcune mandrie di lobotomizzati.
Hooligans, ludicamente parlando, era tristemente povero. La grafica era vecchia di dieci anni almeno, il sonoro irrilevante, la giocabilità idonea giusto per l'audience alla quale poteva interessare un gioco del genere. Avete presente il sistema punta e clicca classico degli RTS? E' lo stesso ma applicato in un contesto in cui non esiste la strategia: per recuperare soldi per acquistare droghe e alcool basterà cliccare su uno shop e i simpatici ragazzotti lo sfasceranno rubando il ricavato, per menarsi con polizia e tifosi avversari basterà cliccarci sopra e il sangue sgorgherà copioso, eccetera eccetera. L'impianto ludico è desolante. Dato che le missioni del titolo erano strutturate come una stagione calcistica e rappresentavano ognuna una giornata, qualche deficiente aveva inaugurato una moda che prevedeva la pianificazione agli assalti degli stadi inglesi proprio tramite questo Hooligans. Se poi le loro gitarelle si sono concluse con la testa rotta e, magari, un bel soggiorno in galera non ci sarebbe di che sorprendersi: Hooligans è superficiale, povero, vuoto e di cattivo gusto come il popolo al quale si ispira. Questo non è trash, è squallore.
Gianluca "musehead" Santilio