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ID: 237039Per qualche oscura ragione diversi siti di retrogaming sembrano concentrarsi esclusivamente sulle console, come se l'essenza del videogioco fosse racchiusa solo in esse. Si tratta di una concezione nipponica e in parte americana, dove il personal computer "da gioco" è stato sovente soffocato dalle console Nintendo e Sega, ma per noi europei è ancora forte e indelebile l'amore per i computer Commodore e, dai primi anni Novanta, anche per l'immortale PC. Con l'avvento di schede grafiche finalmente flessibili come la VGA, quelli scatoloni così difficili da usare acquistarono dignità per diventare col tempo veri e propri baluardi di determinate categorie di giochi: il giocatore moderno penserebbe immediatamente ai First Person Shooter, fra tutti il genere più spettacolare, ma la storia ci presenta prima RPG e avventure. E' proprio in questa categoria che troviamo Sanitarium, un gioco tanto emozionante quanto sfortunato, eccellente in tutto ciò che il mercato non voleva più: una grafica 2d minuziosamente curata e di grande potere immaginifico, una riuscitissima sceneggiatura thriller-horror e un'atmosfera particolarmente avvolgente che tuttavia non bastarono a salvare il gioco e i suoi sviluppatori dal fallimento. Correva il 1998 e le avventure grafiche per come eravamo abituati a conoscerle stavano lentamente tramontando, soffocate dai milioni di colori e poligoni di Playstation, Nintendo 64 e 3dfx che catalizzavano perfino l'attenzione degli avventurieri più incalliti.

Sanitarium comincia con un incidente d'auto e un terrificante risveglio: l'ospedale in Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 237040cui il protagonista si trova è un manicomio decadente impregnato di una follia ben maggiore di quella che si aspetterebbe da un posto simile. Un posto da incubo, con gente che si frantuma la testa sui muri incessantemente, pianti, urla e un’immensa voragine al centro dell'edificio. In tutto il gioco non v'è nulla di logico o scontato, il nostro protagonista è senza memoria e tutto ciò che sappiamo è che per capire cosa sta succedendo abbiamo bisogno di ritrovarla. E il gioco è fondamentalmente una ricerca continua, prima di se stessi, poi del mondo che ci circonda e infine del passato che ci ha portato lì: una volta scoperte queste cose, saremo già a un passo dal risolvere la nostra avventura. Si tratta di una peculiare caratteristica di Sanitarium, per un buon 90% di gioco navighiamo nel dubbio, fortemente alimentato da flashback che raccontano sempre troppo poco e che pure riescono a commuoverci ed emozionarci. Questa è un’avventura per adulti, non tanto per la difficoltà quanto per i temi trattati: è infatti frequente trovarsi di fronte a paesaggi inquietanti e talvolta fortemente disturbanti, tra corpi dilaniati, bambini deformi e tante altre crudeltà. E proprio dalla profonda malvagità che permea lo scenario che scaturiscono le emozioni più profonde che Dreamforge ci regala e che raggiungono il loro climax nel capitolo “The Mansion”, di cui preferisco non dire nulla per non rovinare la sorpresa a chi avrà la pazienza di scoprire questo raro e prezioso tesoro videoludico.

Come dicevamo, Sanitarium è un’avventura in 2d che si differenzia dai capisaldi del Clicca sull'immagine per ingrandirla. 

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ID: 237041genere per un sistema di controllo leggermente diverso: il nostro eroe non si dirigerà automaticamente verso la destinazione cliccata scegliendo il percorso adatto, ma si limiterà a seguire il mouse quando teniamo premuto il pulsante, senza evitare muri o oggetti automaticamente, è tutto manuale. Questo complica un po’ gli spostamenti, ma ha permesso ai programmatori di inserire delle (semplici) sequenze arcade atte a spezzare un’eventuale monotonia…che non arriverà mai, sia ben chiaro! La trama fitta di misteri e gli enigmatici dialoghi allontanano efficacemente la noia e la difficoltà moderata agevola il tutto: proprio qui potremmo individuare il difetto principale del gioco in quanto difficilmente incontrerete serie difficoltà a superare i primi due terzi dell’avventura, salvo poi dover fronteggiare nelle fasi avanzate enigmi alquanto “oscuri”, tipici più di giochi alla Myst che di avventure grafiche classiche. La visuale di gioco è di tipo isometrico, con dei fondali renderizzati e poi ritoccati a mano: ciò penalizza talvolta la ricerca di oggetti col risultato che ci si ritrova a “setacciare” la schermata alla ricerca di qualche hot spot. I vari capitoli di gioco sono inframmezzati da sequenze precalcolate realizzate piuttosto bene per l’epoca. Unica nota stonata, il parlato: il nostro Max (ops, vi ho svelato il suo nome) non sembra proprio uscito da un corso di dizione, con una recitazione talvolta troppo marcata ed evidente. Per il resto, ci troviamo di fronte a una delle avventure psicologicamente più forti di sempre, invecchiata benissimo come tutti i giochi che puntano al contenuto piuttosto che sulla forma. Non ho voluto dire nulla di più sulla trama perché sarebbe una vera eresia. Cercatelo. Installatelo. Gustatevelo. Dimenticatevi di avere un Pentium4 e abbracciate la semplicità di una bellissima storia. Farsi rapire sarà più facile di quanto pensiate...

COMMENTO FINALE


Tra aberrazioni e contesti surreali, Sanitarium sprigiona uno dei più intensi bagliori di umanità mai visti in un videogioco. I temi sono forti, le emozioni pure. Più della metà dell'avventura è straordinariamente aldisopra di ogni standard, peccato che l'ispirazione soffra poi di un fisiologico declino. Imperdibile, ad ogni modo.