Vette!Se recentemente siamo circondati da open world e mondi iper realistici tridimensionali, figli di quel GTA 3 che ha fatto da apripista al genere free roaming, a fine anni 80 il concetto stesso di open world non era neanche lontanamente presente nelle menti delle software house dell’epoca. Quelli erano gli anni dei platform e dei beat’em up e le tecnologie dell’epoca si adattavano benissimo a summenzionati generi e in generale al 2D che tanto ci ha fatto compagnia, mentre il 3D era una tecnologia acerba e mal supportata tanto dalle console quanto dai PC del tempo. Ma come accade in tutti gli ambiti c’è sempre chi ha sempre gli occhi spalancati sul futuro o una sincera incoscienza nello sperimentare qualcosa di nuovo.

Sta di fatto che nonostante si pensi (sbagliando) a GTA 3, o facendo un ulteriore piccolo saltino indietro al mitico Driver dei Reflection, come primo esponente del free roaming ambientato in una città esistente o di fantasia e riprodotta (quasi) fedelmente tutta in 3D, dobbiamo ricrederci e volgere la nostra attenzione agli statunitensi Spectrum Holobyte che nel 1989 pubblicarono Vette! buttando i fortunati possessori di un PC-DOS in una San Francisco fatta di poligoni piatti e spigoli, ma riconoscibilissima nei suoi simboli come il Golden Gate Bridge, Bay Bridge o Lombard Street.

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Vette! è sostanzialmente un gioco di corse di auto dedicato alle Corvette nel quale il giocatore è chiamato a vincere la gara contro il suo avversario partendo da un punto A e arrivando per primo, senza seguire un percorso predefinito, al punto B, correndo per le strade di San Francisco piene di traffico e pedoni. Quattro tipologie di Corvette tra cui scegliere e quattro nemici possibili da affrontare (con macchine del calibro di Ferrari Testarossa, Ferrari F40, Lamborghini e Porsche) in quello che è senza dubbio il gioco di corse più sconosciuto e sottovalutato della storia dei videogiochi.

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Sconosciuto perché a fine anni 80 poche persone avevano un PC in casa (era roba per ricchi). Sottovalutato perché Vette! era ed è il precursore di tante features che adesso sono scontate in un gioco di automobili free roaming moderno (basti pensare agli ultimi Need for Speed o Forza Horizon).

Chi ha avuto la fortuna di giocarci al tempo si sarà sicuramente sorpreso quando ha scoperto che le auto in Vette! si danneggiavano modificando la risposta del motore o la stabilità. O quando ha scoperto che poteva gestire la telecamera spostando l’angolo di visuale dall’interno dell’abitacolo, in prima persona con tanto di cruscotto funzionante, fino ad una specie di volo d’uccello. Si sarà fatto una risata quando andando oltre il limite di velocità o dopo una manovra spericolata si trovava la polizia alle calcagna pronta a fargli la multona, ma rispondendo in modo convincente all’agente se la cavava con una piccola cazziata. Sarà rimasto meravigliato quando girando per una San Francisco viva e indipendente riconosceva i vari monumenti, autostrade, tunnel e ponti che percorreva. E pensante quando ha scoperto che fermandosi ad una delle tante stazioni di servizio poteva far riparare la propria auto. Oppure quando provava a investire i pedoni.

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Quando la prima volta è caduto in mare e gli è comparso un bellissimo disegno di un carroattrezzi che lo recuperava dagli abissi marini. Oppure quando ha scoperto che poteva gareggiare contro un amico non solo in locale collegando due PC, ma anche via modem. Vette! è stato, infatti, uno dei primi giochi di corse ad offrire sfide multiplayer via modem, implementato con successo nonostante ritardi intrinsechi comuni nei modem più vecchi. Ma sarebbe stato ancora più meraviglioso aver guardato le facce di chi con una copia pirata di Vette! iniziava il gioco, faceva le sue scelte, andava su strada e veniva subito fermato dalla polizia perché in possesso di una Corvette rubata e subito dopo andava in crash il gioco. Spettacolo.

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Tutto in 3 floppy disk nel 1989. Vette! era un gioco incredibile, divertente da giocare e da vedere. La grafica era in EGA e veniva disegnata usando poligoni ombreggiati piatti. Le schede EGA erano più lente di quelle VGA oltre a essere più difficili da programmare. Quindi è abbastanza impressionante che siano riusciti a creare un mondo così vasto e dettagliato. È anche uno dei pochi giochi a sfruttare le modalità EGA ad alta risoluzione (640 × 200). L’unica vera pecca era il sonoro: non sfruttando nessuna scheda audio, in Vette! vi accompagnavano i pochi e gracchianti suoni del PC.



La versione Macintosh
Nel 1991 Vette! fu convertito anche per Macintosh per risultati ancora più entusiasmanti: tecnicamente il gioco guadagnava in fluidità, definizione e colori e inoltre furono ridisegnate le varie schermate iniziali e le vignette che contraddistinguevano gli eventi in gioco. Ultimo ma non ultimo, con il passaggio sul computer Apple Vette! acquisisce anche un vero sonoro, con il suono del motore più realistico, le voci (come quella dell’agente), e i vari sfx delle sgommate, frenate ecc. La versione da giocare.

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COMMENTO FINALE


"Giocare a Vette! anche ai giorni nostri è un dovere morale non solo per la propria cultura videoludica, ma anche per fare in modo che se ne parli e non resti lì nell’angolino dell’abandonware sconosciuto e sottovalutato. È un capitolo grande della storia delle simulazioni automobilistiche. Nel 1989 era un titolo incredibile, innovativo, divertente e unico: multiplayer via modem, danni alle auto, una San Francisco riprodotta in 3D viva e tutta da girare. Spectrum Holobyte ha sviluppato quello che per tanti anni è stato, inconsapevolmente, il gioco di corse free roaming 3D più bello della storia."