Per parlare di Tetris si deve partire dalla sua nascita.
Siamo nell’Unione Sovietica, più precisamente nel 1984, quando Alexey Pajitnov sviluppa Tetris per il computer russo Electronika 60. Successivamente il gioco viene esportato fuori dalla Madre Russia per essere convertito per tutti i maggiori sistemi degli anni ’80/’90, ma la versione più famosa rimane sicuramente quella per il Game Boy, praticamente la killer application del piccolo portatile Nintendo.
Per quei pochi che negli ultimi secoli sono vissuti dentro una grotta, il sistema di gioco di Tetris consiste nell’incastrare forme geometriche diverse (poi chiamati tetramini negli anni a venire) che cadono dall’alto a velocità che varia di livello a livello in maniera crescente, che vanno a formare delle linee orizzontali che si cancellano.
Più linee si costruiscono, più punti si realizzano. Ogni 10 linee completate, si avanza di livello.
Per utilizzare una metafora, Tetris è come la vita, piena di incastri che piano piano si uniscono e creano situazioni.
Come già scritto sopra esistono tante versioni di Tetris, per i formati più disparati, eppure il sottoscritto ha giocato soprattutto alla versione per MS DOS, pubblicata nel 1992 da Spectrum Holobyte.
Questa versione vanta una grafica veramente raffinata, in quanto si può scegliere dai 16 colori Tandy fino ai 256 della VGA, parlando del sonoro poi qui si passa dal mitico Speaker PC fino alla Roland! Per chi non lo sapesse ai tempi la scheda sonora Roland era roba da professionisti, cioè gente che con il computer ci suonava!
Nel 1995 ci giocavo con il mio Compaq Presario 386 sx 25Mhz con scheda VGA e PC Speaker, 2 mega di RAM di memoria e 40 mega di HD.
Le modalità sono diverse: quella per un giocatore, la sfida per due giocatori con schermi separati, la modalità cooperativa in cui due giocatori devono aiutarsi, fino ad una modalità per sfidare un giocatore on line (nel 1992 non si chiamava così, ma tanto per rendere l’idea).
Ma cosa rende affascinante questo Tetris Classic rispetto agli altri?
Sicuramente il reparto grafico molto dettagliato e colorato, poi la parte sonora con musiche azzeccate che cambiano di livello in livello e il senso di sfida molto intenso.