All'inizio della partita, come in ogni gioco di ruolo che si rispetti, costruiamo il nostro gruppo. Drakkhen ci permette di scegliere quattro classi: il guerriero, l'esploratore, il mago ed il chierico. Oltre a specificare il sesso ed il nome di ciascun membro, possiamo anche distribuire i valori prestabiliti dal generatore dei personaggi fra i vari attributi che descrivono ogni nostro eroe, in particolare tra forza, costituzione, destrezza, intelligenza ed educazione. Una volta creato il party, inizierà la partita vera e propria, il gameplay è caratterizzato da due momenti distinti, durante i viaggi tra un luogo e l'altro ci spostiamo attraverso un ambiente tridimensionale piuttosto realistico. Lungo il tragitto, la visuale utilizza un punto di vista in prima persona, le strade, i sentieri ed i vari specchi d'acqua sono rappresentati con dei semplici poligoni colorati, mentre gli altri oggetti che arricchiscono la scena come i palazzi, gli alberi, i nemici ed i personaggi vengono ritratti con delle bitmap messe in scala.
Per scovare le località più disparate, attraversiamo diversi tipi d'ambienti: glaciali, desertici, senza disdegnare anche i più lussureggianti. Questa modalità free roaming consiste sostanzialmente nell'individuare i palazzi dei Signori Dragoni o quanto meno tutti quei posti rilevanti per il completamento delle quest assegnateci. Oltre ai suddetti palazzi, incappiamo in altri tipi di edifici come le locande, i templi ed i fabbri, dai primi otterremo in genere delle informazioni e dei consigli sulle varie situazioni del gioco, nei luoghi di culto rimpingueremo la salute mentre negli ultimi acquisteremo dell'equipaggiamento migliore. Altri luoghi come case, tende ed igloo, ci offriranno, inoltre, un rifugio sicuro per le pericolose ore notturne. Durante il corso della partita, assistiamo, infatti, al passaggio dalla luce del giorno alle tenebre della notte.
Una volta raggiunto un particolare palazzo, la visuale diventa bidimensionale, benché in una prospettiva da terza persona, ed iniziamo l'esplorazione. Questi luoghi sono dei veri e propri labirinti composti da più stanze, in ciascuna di queste troviamo pulsanti, campi di forza, armi, oggetti, nemici ed ogni genere di enigmi da risolvere. I combattimenti contro le forze del male si svolgono automaticamente, almeno dopo averli attivati con un’apposita icona, ed avvengono a cadenza casuale. Spesso verremo attaccati a tradimento anche durante le soste e in quelle situazioni che reputavamo essere tranquille. Il livello di difficoltà è esageratamente sbilanciato ed i puzzle sono ben lungi dall'essere logici, da questo punto di vista Drakkhen lascia sicuramente a desiderare.
La versione per personal computer, probabilmente, resta la migliore mai prodotta, poiché, oltre a beneficiare di una maggior velocità dovuta alle più performanti cpu x86, vanta, inoltre, una grafica più particolareggiata, almeno nel caso si possieda un adattatore grafico VGA. Il comparto audio è di buon livello, ma comunque nulla per cui strapparsi i capelli.