Elite Plus è un ottimo rifacimento dell'omonima simulazione spaziale sviluppata a suo tempo dai celebri programmatori David Braben e Ian Bell. Si tratta, sostanzialmente, di una conversione potenziata del primo Elite: il simulatore spaziale a cui viene riconosciuto unanimemente il merito di aver creato un nuovo genere di videogiochi. Questa nuova versione, realizzata nei primissimi anni ’90, vanta delle componenti audiovisive più al passo con i tempi rispetto alla prima apparizione avvenuta sui vetusti home computer ad otto bit della Acorn. Come premesso, Elite è un’eccellente simulazione spaziale che è riuscita nell'impresa di amalgamare sapientemente i pacati aspetti gestionali del commercio interstellare con le concitate situazioni inerenti al combattimento spaziale.
Nel gioco impersoniamo il comandante Jameson che, munito di una risibile somma di denaro, un centinaio di crediti per la precisione, e della sua nave Cobra Mark III, inizia il suo vivere quotidiano nello spazio da una remota stazione del sistema solare Lave. La maggior parte del tempo di gioco viene spesa, sostanzialmente, per la compravendita delle merci tra i pianeti di differenti sistemi solari. Al giocatore, spetta capire quali siano i beni che garantiscono un più ampio margine di profitto e le rotte più sicure e convenienti da seguire. A tal riguardo, vale la pena di ricordare quanto sia vasto l'universo di Elite, basti pensare che il gioco conta qualcosa come otto galassie e centinaia di mondi da esplorare.
Il commercio spaziale non è l'unica attività in grado di fornirci dei profitti, il giocatore, infatti, può intraprendere anche altre professioni. A titolo d'esempio, può darsi all'estrazione dei minerali dagli asteroidi, così come intraprendere la carriera del cacciatore di taglie. Nel caso, può anche svolgere delle missioni per conto dei militari come mercenario, ma qualora lo desideri, può persino darsi al crimine dedicandosi alla pirateria. Da questo punto di vista, la simulazione lascia un’ampia libertà d'azione, una possibilità non esclude l'altra; benché non esista uno scopo ben preciso, se non quello di scalare la classifica della reputazione. In quest'ottica, a dire il vero, non esiste nemmeno una trama vera e propria, sebbene sia presente una minaccia che ricorrerà in ogni nostro spostamento: i Thargoids, in pratica i nostri antagonisti. Costoro, infatti, non perderanno occasione per trascinarci in qualche combattimento. Gli scontri avvengono in tempo reale, negli stessi ambienti che via via esploriamo. Durante ciascun duello, non dobbiamo limitarci ad utilizzare solamente le armi in nostra dotazione, ma al contrario dobbiamo anche manovrare la nave per cercare di eludere gli attacchi avversari.
A mano a mano che il gioco si sviluppa, non ci limiteremo ad accumulare solamente del vile denaro, poiché tenderemo a farci anche una certa nomea, in un senso o nell'altro. Concludere con successo un particolare compito, ci farà guadagnare un certo grado di fama o prestigio, così come commettere dei veri e propri atti criminali ce lo farà perdere, senza contare che ogni nostra azione sconsiderata andrà ad influire sul nostro stato legale, con conseguente interessamento nei nostri confronti da parte dei cacciatori di taglie e delle stesse autorità militari.
A prescindere da come si decida di agire, con i proventi delle nostre attività potremo migliorare le prestazioni della nostra astronave. La doteremo, cioè, di armi sempre più performanti, siano esse a raggi o ad impulsi, e di bombe e missili. Qualora ci interessi maggiormente il commercio, tratteremo via via dei prodotti sempre più cari ed incrementeremo lo spazio destinato al carico acquistando un’apposita espansione, così come potremo optare invece per tutta una serie di gadget più o meno utili, come ad esempio: il sistema d'elusione per i missili, l'attracco automatico e la scialuppa di salvataggio.
L'universo di Elite ci viene mostrato con una suggestiva visuale in prima persona, dall'abitacolo della nostra nave per intenderci. In origine, tutti gli oggetti posti in essere dal suo rivoluzionario motore tridimensionale: stelle, pianeti, stazioni, astronavi e asteroidi, venivano rappresentati con la tecnica del "wire-frame", cioè come un semplice reticolato di linee che andavano ad intersecarsi l'una con l'altra. Una soluzione non molto accattivante esteticamente, ma comunque un buon compromesso fra la necessità di un certo margine di realismo e la scarsa capacità di calcolo delle CPU ad otto bit dell'epoca. Elite Plus, al contrario, essendo stato progettato per i sistemi più evoluti, impiega il cosiddetto “flat-shading”, poligoni pieni, una soluzione grafica ben più appagante rispetto all'originale dei primordi, resasi disponibile grazie alla maggior velocità dei sistemi a 16/32 bit.
Oltre ad un restyling grafico in chiave VGA di tutte le schermate informative e gestionali del gioco, 256 colori sullo schermo per intenderci, c’è da segnalare anche come sia stato riveduto il comparto audio, benché non aggiunga nulla più di un paio di motivetti e una manciata di effetti sonori per lo più efficaci.
Elite Plus - DOS
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- Pubblicato: 07-01-2015, 22:34
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Elite Plus
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Il genere non è mai stato nelle mie corde. Tanto per dare un'idea, diciamo che, se ai tempi mi avessero posto un'alternativa del tipo "lunga e approfondita partita ad uno space trading and combat simulator qualsiasi o versione di latino", probabilmente (ma non è detto ) avrei scelto la prima. . In ogni modo è innegabile che abbia lasciato un'impronta significativa nella storia videoludica. Fra l'altro, casomai qualcuno avesse dubbi in proposito, questi rischieranno seriamente di vacillare di fronte alle ragguardevoli "proporzioni monetarie" raggiunte dal Kickstarter fundraisung di Star Citizen ( https://www.kickstarter.com/projects/cig/star-citizen )Ultima modifica di AlextheLioNet; 08-01-2015, 00:17.
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