Il nocciolo del gioco consiste, sostanzialmente, nel destreggiarsi con la complessa strumentazione che contraddistingue la cabina di pilotaggio dello Shuttle. Il numero dei quadranti e degli strumenti con cui ci si deve barcamenare è tale da essersi reso necessario suddividerli in ben nove pannelli di controllo distinti. Nel corso della partita, pertanto, dobbiamo seguire le opportune procedure ed azionare innumerevoli pulsanti ed interruttori in modo da attivare le rispettive funzioni della navetta. Un errore in un qualsiasi passaggio può compromettere l’intera missione, se non far addirittura esplodere in volo il famoso velivolo. L’avionica è stata riprodotta piuttosto fedelmente, così come i passaggi da seguire per arrivare al lancio vero e proprio. Per venire a capo delle varie situazioni, sarà anche necessario consultare più volte il voluminoso manuale a corredo del gioco. La durata di una missione può durare interi giorni, la sola fase di prelancio, a titolo d’esempio, prenderà qualcosa come cinque ore. Shuttle, fortunatamente, consente di velocizzare il tempo di gioco, così da ridurre al minimo le attese tra un’attività e l’altra.
Il sistema di controllo vede l’impiego del mouse o del joystick, sebbene l’uso dei tasti a funzione rapida sia essenziale per velocizzare un po’ le operazioni. L’interfaccia di controllo, al di là dei tasti necessari a gestire l’assetto della navetta, sfrutta un sistema punta e clicca per il governo della strumentazione di bordo ed una serie di menù a tendina per accedere alle varie sezioni della simulazione. Dopo aver selezionato un particolare quadro strumenti dal menù dei pannelli di controllo, questi ultimi suddivisi in base alla loro posizione nella cabina di pilotaggio, sistematicamente si deve posizionare il puntatore su ogni singolo elemento la cui attivazione, o spegnimento, è necessaria per portare a termine una particolare procedura. Ogni elemento, sia esso un pulsante, una manopola o un interruttore, deve essere attivato o meno con i pulsanti del mouse.
Un quadro strumenti, inoltre, quando previsto, può essere fatto scorrere in una certa direzione in modo da visualizzarne la porzione che sfugge all’osservazione.
Per rendere le cose un po’ più semplici, il gioco contempla anche un sistema d’aiuto in grado di segnalare quando intervenire su un particolare dispositivo dello Shuttle. Questo, può essere impostato su cinque livelli differenti che spaziano dalla completa segnalazione al pieno controllo manuale. Il modello di volo dello Shuttle, almeno per quanto riguarda quello all’interno dell’atmosfera terrestre, è simulato alquanto realisticamente, nella fase che ci vede provare il volo planato, ad esempio, la navetta si comporta proprio per quel “mattone alato” che effettivamente è. Oltre alla visuale dall’abitacolo, Space Shuttle, come tutte le simulazioni che si rispettino, offre anche una serie di visuali esterne così da poter vedere, ad esempio, la navetta sulla rampa di lancio o in navigazione lungo l'orbita.
Tecnicamente, Shuttle non era affatto male per i tempi della sua pubblicazione, il motore tridimensionale impiegava dei semplici poligoni in “flat shading” per riprodurre gli oggetti e lo scenario di gioco, benché la resa grafica a tratti fosse un tantino confusionaria e si limitasse a sfruttare solo sedici tonalità di colore anche nella più avanzata modalità VGA. Il comparto audio non era nulla di speciale, visto la presenza di un motivetto di apertura e giusto una manciata di effetti sonori per lo più adeguati, ma data la natura prettamente simulativa della produzione in questione, non ci si poteva aspettare di più.
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