Il fatto è questo: dopo l’avvento del messia Capcomiano nel 1991, Street Fighter II – The World Warriors, iniziò una diarrea di cloni proveniente da qualunque software house in circolazione, offrendo sia titoli di notevole spessore sia, ovviamente, sordidi simulacri.
Di conseguenza, i fortunati proprietari di questa o quell’altra console godevano di una vasta scelta di opzioni per soddisfare i loro spiriti “ceffonatori”, mentre i poveri possessori di Personal Computer dovevano accontentarsi di quel che passava al convento, nella speranza, sempre dura a morire, che qualche anima pia appagasse anche loro.
E così accadde: ancora non erano terminati i ringraziamenti ad Acclaim per le incredibili conversioni dei primi due Mortal Kombat che, nel 1994, Epic Megagames rilasciò sul mercato shareware un prodotto apparentemente anonimo, ma di grandissimo spessore.
Bastava lanciare quell'eseguibile perché le casse dello stereo, se non opportunamente abbassate, ci scassassero i timpani con quei fulmini atti a presentare il titolone, per poi sfumare nel menù di selezione, accompagnato da una delle musiche più belle che un gioco PC dell’epoca potesse offrire.
One Must Fall 2097 è un picchiaduro bidimensionale 1 contro 1, nel quale a combattere saranno dei robot giganti (10 più il boss finale), ognuno con i propri attacchi, normali e speciali; le caratteristiche di velocità, forza e resistenza sono dettate dalla scelta del pilota che li manovra. Gli scontri avvengono in un esiguo numero di arene a schermata fissa, impreziosite però da caratteristiche uniche, quali pareti elettrificate o pali puntuti pronti a colpire gli sfidanti. Il sistema di gioco, pur utilizzando solo due pulsanti, permette, mentre si è a terra, attacchi deboli, medi e forti, semplicemente accompagnando alla pressione del pugno o del calcio il movimento in avanti o indietro. Infine, una volta ottenuta la vittoria, sarà possibile, tramite combinazione di tasti, colpire l’avversario inerme con un colpo finale (scrap), potenziabile con una seconda combinazione che porterà la definitiva distruzione del malcapitato (destruction).
Tre le modalità di gioco disponibili: Arcade, Versus e Tournament. Le prime due non aggiungono nulla di nuovo rispetto alla concorrenza, mentre la terza rende OMF un prodotto originale ed incredibilmente longevo. Una volta selezionata la modalità, si entra in un menù piuttosto corposo, nel quale potremo creare il nostro ID, accostandolo a uno dei quattro volti umani disponibili, scegliere la difficoltà di gioco, suddivisa in quattro livelli, ed infine scegliere uno dei tornei. Per partecipare servirà una quota di iscrizione e, dato che all’inizio avremo a disposizione solo 2000 crediti, non avremo accesso a nessun altro torneo se non il primo. Con i soldi rimanenti, più quelli che guadagneremo ogni volta che sconfiggeremo un avversario del torneo, potremo potenziare sia le caratteristiche di forza, agilità e robustezza del pilota che la velocità e la potenza degli arti del robot, oltre alla sua armatura e resistenza allo stordimento. Inoltre, sarà possibile personalizzare a livello cromatico il nostro gigante di latta e, in un secondo tempo, venderlo per acquistare un modello differente.
La già corposa modalità torneo è ulteriormente arricchita da alcuni scontri speciali, nei quali sarà possibile affrontare alcune gloriose star della EPIC, come Jazz Jackrabbit che, se sconfitte, permetteranno di potenziare alcune mosse speciali in determinati Robot.
In definitiva OMF, ancora oggi, si presenta molto interessante e, nelle sue duecento righe orizzontali, riesce a intrattenere il giocatore con una grafica semplice, forse un po’ a buon mercato, ma pulita. I due sistemi single player di questo picchiaduro ad incontri, poi, garantiscono molte ore di intrattenimento e una valanga di opzioni, capaci di accontentare anche il più esigente dei giocatori.
One Must Fall 2097 MS Dos
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- Pubblicato: 25-03-2013, 13:30
- 6 commenti
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One Must Fall: 2097
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Ma il personaggio che si chiama Milano, ne vogliam parlare?
Comunque congratulazioni per il tuo primo articolo
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Questo è un gioco che mi sono perso... ma conoscendo la Epic Megagames del periodo e, in particolare, Extreme Pinball e Tyrian, posso dire che il commento finale non mi stupisce affatto. Ottimo articolo!
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Ricordo nitidamente la pubblicità apparsa su TGM e una fugace prova su strada da parte di qualche redattore, ma niente recensione se non vado errato. Cmq titolo di sicuro interesse creato con passione, di quelli che mi attraggono alla grande.
Peacez!
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Ed io ricordo ancora quando tutto eccitato lo comprai all'edicola - all'epoca i giochi shareware li trovavi anche lì, in collana economica... mai finito in nessuna modalità, non avevo un PC all'altezza dei requisiti, al tempo
Interessante la modalità dove per l'appunto potevi far 'crescere' il tuo character & robottone... senza parlare delle mitiche FATALITY
Mi mancano i tempi dei giochi shareware come quelli della Epic... ricordate Commander Keen?
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