La vita dell'operaio è dura, come ben sanno Fred e Fiona Fixit subito dopo essere stati assunti alla IML: gestire praticamente un'intera fabbrica da soli del resto non sarebbe facile per nessuno!
Night Shift (ovvero "Turno di notte") è uno dei giochi meno noti della Lucasarts, allora ancora Lucasfilm Games. Nonostante non faccia parte di alcuna delle celebri saghe della casa, tuttavia riesce nell'intento di citarle tutte o quasi: scopo del gioco è infatti produrre le action figures di alcuni fra i più importanti personaggi dei giochi Lucas! L'intero gioco può essere visto come una bizzarra auto-parodia della società stessa, infatti il nome completo della società per cui i Fixit lavorano è Industrial Might & Logic, ovvio rimando alla Industrial Light & Magic, il cui capo è presentato come un tiranno guidato solo dalla voglia di profitto, e la plastica usata negli stampi per produrre i giocattoli si scopre essere ricavata dalla spazzatura! Per non parlare del macchinario che dovremo controllare, dotato di tecnologie antiquate a dir poco ...
Ma veniamo al gioco in sé: una volta cominciato il turno di notte il personaggio da noi scelto tra Fred e Fiona si troverà nell'ufficio del capo, il quale ci dirà quale sia la quota minima di action figures da produrre per quel turno, ad esempio 3 Indiana Jones. Ci troveremo quindi al cospetto del macchinario che produce i suddetti giocattoli: dopo averlo attivato per bene grazie a un po' di robuste pedalate sulla bici collegata al generatore elettrico (!), dovremo controllare tramite apposite spie luminose che tutti i suoi comparti siano a posto, senza lasciarsi sfuggire cose come bulloni allentati, spine fuori dalle prese o nastri trasportatori che conducono dove non dovrebbero, e poi finalmente potremo dare il via alla produzione. Lo stipendio/il punteggio viene calcolato come un dollaro per ogni secondo di gioco, più una certa somma per ogni action figure prodotta correttamente e cifre minori per ogni bonus raccolto nell'area di gioco.
Night Shift può essere descritto come un puzzle game che si controlla come un platform: Fred e Fiona salgono e scendono per le scale di BEAST (il gigantesco macchinario attraverso cui possiamo controllare il processo produttivo) e sfruttano gli oggetti contenuti nella loro "cassetta per gli attrezzi" a seconda dell'emergenza che si presenta: per raggiungere il prima possibile i piani alti o bassi della fabbrica si serviranno di un palloncino o un ombrello, con un fiammifero riaccenderanno la fornace quando si sarà spenta, le chiavi inglesi servono ovviamente a riparare i guasti, non mancano inoltre oggetti più insoliti come una ... pianta carnivora per eliminare i lemming che ci ostacolano (uno sberleffo a Lemmings, per caso?)! Come avrete capito tutto il gioco è attraversato da un grande senso dell'umorismo: per fare altri esempi, il macchinario per il controllo qualità consiste in un pugno a molla stile cartoon della Warner che sbatte via i giocattoli imperfetti, spesso il metodo migliore per aggiustare certe parti di BEAST è rifilargli un bel calcione, metodo che serve anche per liberarsi momentaneamente dei lemming e ... degli avvocati!
Al primo turno la situazione è abbastanza semplice: non dovremo far altro che attivare la fornace per generare la sostanza da colare negli stampi, mettere assieme i due stampi (busto e gambe) che compongono il personaggio da realizzare e creare il personaggio richiesto. Come avrete notato già in questa fase introduttiva c'è un elemento di difficoltà che sarà riproposto sino alla fine del gioco: bisogna stare attenti a non creare delle action figures errate. Due busti messi assieme, le gambe sopra la testa, due parti di colori differenti e via dicendo sono prodotti difettosi e pertanto ogni volta che se ne presenterà uno il suo costo ci verrà detratto dallo stipendio; nei livelli più avanzati se non si sta attenti si possono generare action figures sbagliate davvero esilaranti ... chi mai vorrebbe acquistare Indy con il casco di Darth Vader o Guybrush Threepwood nel corpo di Zak McKracken?
Night Shift è strutturato in questo modo: anziché provvedere di volta in volta compiti diversi per ogni livello, propone sempre lo stesso compito però caricato ogni volta di nuovi impegni fino a comprendere l'intero processo produttivo dell'azienda, simboleggiato da nuovi macchinari che diventano man mano visibili mentre prima erano coperti da vetrate o semplicemente non c'erano. Per fare un esempio il capo ci richiederà più avanti non soltanto una certa quota di giocattoli, ma li vorrà anche colorati in un certo modo, per cui a quel punto dovremo tenere sotto controllo le parti dell'impianto che spruzzano il colore sui prodotti finiti: più avanti dovremo persino miscelare di persona i colori per realizzare le tinte richieste!
I livelli più avanzati sono qualcosa di pazzesco: dovremo pensare, oltre a tutti i problemi succitati, a direzionare correttamente i prodotti finiti sui nastri trasportatori per sistemarli nelle casse giuste, azionare il macchinario per il controllo qualità allo scopo di eliminare i bambolotti errati e così via: come se tutto ciò non bastasse, avremo a che fare pure con i succitati avvocati e lemming che ci faranno perdere un sacco di tempo, senza contare che il nostro capo è un bastardo avaro, motivo per cui BEAST è talmente obsoleto che ogni due per tre qualche parte del meccanismo generale si guasterà di sicuro! Se all'inizio il gioco può sembrare abbastanza semplice e tranquillo (ma nemmeno troppo), già dopo qualche turno rispettare le quote richieste prima che scada il tempo sembrerà quasi impossibile, e ci beccheremo di continuo un bel FIRED (licenziato). Tra l'altro se le quote di produzione per ogni turno sono prefissate, i guasti nell'impianto variano ad ogni nuova partita, per cui è impossibile crearsi una propria strategia che garantisca il superamento rapido dei livelli!
L'elemento di originalità di questa produzione Lucasfilm è per certi versi anche il suo maggior difetto: sarebbe forse stato meglio mantenere una struttura da rompicapo più "classica" anziché ibridarla con il platform game, per esempio come giochi in stile The Incredible Machine, tutti controllati via cursore; questo perché troppo spesso accade che per via della fretta, della disattenzione o della conformazione stessa della fabbrica (i nastri trasportatori sono il principale colpevole) sbaglieremo a saltare, facendo precipitare il personaggio dove non dovrebbe e perdendo un sacco del nostro limitatissimo tempo. Senza contare che anche con gli utensili appositi raggiungere le parti di BEAST che hanno bisogno della nostra supervisione non è certo impresa facile, e dato che situazioni in cui si guasta tutto o quasi contemporaneamente sono all'ordine del giorno un bell'esaurimento nervoso è quasi assicurato. Una delle cose che rendono difficile il gioco è appunto l'impossibilità di avere sott'occhio tutta l'area in una sola schermata, e il sistema delle spie luminose funziona solo fino a un certo punto.
Per fortuna è possibile continuare dall'ultimo turno raggiunto grazie a un utile sistema di password, ciò non toglie che la curva di apprendimento di questo gioco sia qualcosa di feroce: già dopo 6 o 7 livelli dovremo tenere conto di quante più cose sia umanamente possibile, e l'ansia non viene certo diminuita dalla sirena che si mette a suonare ogni volta che qualcosa va fuori fase.
A questo proposito va detto come la sirena sia uno dei pochissimi effetti sonori in-game, assieme ai suoni del macchinario per il controllo qualità e al ronzio incessante di BEAST: le uniche musiche presenti sono due brevi tracce che si sentono all'inizio di ogni partita e come sottofondo per la schermata dell'inserimento del proprio high score.