5 Days a Stranger ci vede nei panni di Trilby (il cui vero nome non ci è dato conoscere) un famoso ladro definito "gentiluomo" dai media che, ricevuta una soffiata dal proprio ricettatore, deciderà di effettuare un colpo nella magione di una ricchissima famiglia, i DaFoe, ormai disabitata dopo la recente scomparsa dell'ultimo discendente. Ma due saranno le sorprese ad attenderlo. Per cominciare, la finestra dalla quale si introdurrà furtivamente, si rivelerà in seguito inesorabilmente e inspiegabilmente chiusa, anche forzandola. Inoltre, apprenderà di non essere solo in quella villa. Vi sono altre 4 persone, ognuna in loco per motivi diversi, bloccate da giorni e impossibilitate ad uscire, nonostante le abbiano provate tutte. Il gruppetto è composto da Simone, una giornalista inviata lì per un servizio, Philip, un losco individuo che si definisce cacciatore di tesori ma sostanzialmente è un ladro al pari di Trilby, e James, un giovane studente. Ci sarebbe anche un altro individuo, tale AJ, di cui non apprenderemo praticamente nulla visto che farà subito una brutta fine. Ed è così che l'idea comune a tutti, quella che si tratti solamente di uno scherzo di pessimo gusto, svanirà immediatamente. Il ritrovamento di quel cadavere cambierà le carte in tavola: quella morte paradossalmente farà entrare la vicenda nel vivo. Chi c'è dietro quel delitto e la loro obbligata prigionia? Una forza sovrannaturale che apparentemente ha donato vita propria alla costruzione, o un essere umano la cui mente è inevitabilmente deviata? E se l'ipotesi è la seconda... chi è tra loro?
Sviluppato utilizzando l'Adventure Game Studio e mutuando per la colonna sonora una manciata di musiche scelte, con gusto, tra quelle messe a disposizione da RPG maker, questo 5 Days a Stranger ha un look deliziosamente old fashion, richiamando nei suoi aspetti tecnici i primissimi esponenti del settore. Tuttavia chi ha attribuito al gioco numerosi riconoscimenti (sempre in ambito AGS), è perchè ha saputo andare oltre la sua realizzazione funzionale ma minimalista. Se appare graficamente scarno, con fondali poveri e personaggi resi basilarmente, ognuno di loro ha una personalità ben definita che li porta spesso a scontrarsi verbalmente; a tal proposito gli ottimi dialoghi, mai prolissi, faranno emergere le differenti psicologie, aumentando il coinvolgimento emotivo e l'immedesimazione. Inoltre il titolo, nell'intento di inquietare, promulgando una sensazione di mistero, centra in pieno il bersaglio. Il dubbio su quanto stia accadendo e su cosa si celi dietro quell'ambigua situazione, sarà tangibile ed ossessivo. Incubi stranamente realistici getteranno il giocatore nell'incertezza più totale, al punto di arrivare a dubitare non soltanto degli altri ma anche di se stesso.
L'interfaccia è accostabile a quella classica Lucas, peccato che per compiere le (poche) azioni disponibili, bisognerà richiamarla col tasto destro; averla sempre presente a video sarebbe stata una scelta gradita. Tuttavia la sua semplicità di utilizzo è fuori discussione e il gameplay scorre via tranquillo. L'aspetto che lascia favorevolmente colpiti riguarda gli enigmi. A fronte dell'esiguità di punti sensibili con cui interagire (l'unica ambientazione è la magione DaFoe, è bene rammentarlo) l'utilizzo proprio di alcuni peculiari oggetti e l'originale combinazione di altri, indurranno il giocatore alla riflessione, perchè tali operazioni non saranno facilmente intuibili, per quanto perfettamente coerenti e logiche. Non ci sono puzzle a bloccare prepotentemente lo svolgimento, ma specie nella seconda parte, le cose si faranno abbastanza impegnative, pur senza giungere ad una eccessiva frustrazione.
Un eclettico gruppo di persone, una sinistra abitazione, strani ed inspiegabili accadimenti, una storia che prende subito una piega inaspettata. Gli elementi per un gioco d'eccezione c'erano tutti e il risultato finale non vanifica tale preparazione. Ben Croshaw, lo sviluppatore, è riuscito a donare a 5 Days a Stranger un feeling unico, concedendo pochissimo all'umorismo, anzi presentando scene e tematiche piuttosto forti, pur senza paventare nulla di eccessivamente sconvolgente (e come potrebbe, d'altronde, con tale grafica?). Ma il bello è anche quello, tornare ai vecchi tempi, immaginando i volti dei personaggi e lo sfarzo delle locazioni. Mentre l'unica cosa su cui non ci sarà bisogno di fantasticare, sarà la drammaticità degli eventi. Quella è tangibile come poche volte mi è capitato di riscontrare, in un crescendo che avrà il proprio climax il quinto giorno di permanenza nella villa, l'ultimo. Insomma, se siete alla ricerca di un'avvenutura che rimandi ai grandi esponenti del genere, sia a livello di involucro che di contenuti, il download da poco più di un mega è lì che vi attende: tentar non nuoce. In fondo, non è detto che questo titolo non riesca a conquistarvi come è successo al sottoscritto. E nel caso contrario, bhè, avrete sprecato solo qualche secondo del vostro prezioso tempo.
N.B. mi è capitato di riscontrare un bug che ha reso impossibile la prosecuzione (la pressione di un dato pulsante non sortiva alcun effetto). E' accaduto una sola volta ed è bastato riprendere un salvataggio precedente, ergo per evitare spiacevoli inconvenienti ricordate questa meticolosa prassi, anche perchè nel gioco, verso la fine, si morirà abbastanza spesso.
Download: http://www.fullyramblomatic.com/5days/
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