Resident Evil: Umbrella Chronicles è uno sparatutto in soggettiva su binari, in cui il giocatore, puntando col Wiimote verso lo schermo, dovrà cercare di abbattere zombie, mostri e quant'altro, sfruttando l'arsenale a sua disposizione. Il gameplay è quindi quanto di più semplice e intuitivo si possa immaginare. Per ovviare al rischio noia diviene fondamentale il contorno, che deve essere in grado di sopperire alla monotonia e alla ripetitività dell'azione, nonché ai limiti intrinseci del genere.
Nel caso di Umbrella chronicles, Capcom ha impiegato alcuni accorgimenti utili ad aumentarne l'interesse. La possibilità di giocare con un amico, ad esempio, rende questo episodio riassuntivo un'ottima scusa per passare un pomeriggio in compagnia. Altre note positive sono la varietà dei mostri, il livello di difficoltà ben dosato, che aumenta col passare dei livelli, e la possibilità di potenziare le proprie armi. Il vero punto di forza però rimane il level design, che, come in tutti i capitoli della serie, non manca di dare emozioni forti sia per la cura con cui è realizzato, sia per la saggezza con cui avversari e ostacoli sono stati disposti.
Per quanto riguarda il comparto tecnico, Resident Evil: Umbrella Chronicles convince solo a metà. Graficamente saremmo su un livello discreto, ma tenendo conto che il titolo permette una libertà di movimento scarsa o nulla e prosegue in maniera automatica, la valutazione scende pesantemente. Texture non curatissime insieme alla resa grafica generale lasciano il giocatore perplesso in più di un passaggio. Per un gioco su binari si sarebbe potuto fare qualcosa in più.
L'audio invece è impeccabile, con un'ottima colonna sonora, perfetta nel ricreare le atmosfere, e una buona implementazione degli effetti audio, sfruttando anche in maniera sapiente, anche se non particolarmente originale, il piccolo altoparlante del Wiimote.
Umbrella chronicles è a conti fatti un buon titolo, ma solo se acquistato a non più di un paio di decine di euro. La pecca maggiore consiste nella longevità estremamente ridotta, alla quale non si riesce a sopperire nemmeno tramite i contenuti extra e i retroscena riguardanti Albert Wesker. Inoltre, il suo carattere di titolo riassuntivo condensa in poche ore di gioco le trame di ben quattro episodi della serie, con annessi retroscena. Di conseguenza la trama nel suo complesso può risultare poco chiara, soprattutto per chi non ha giocato i capitoli precedenti per intero, inficiando inevitabilmente anche l'utilità di extra e retroscena.
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