Fin da quando eravate piccoli gli altri bambini si lamentavano perché davate loro fastidio? Non avete mai saputo farvi gli affari vostri? Se da grandi non siete migliorati, non disperate... da oggi è possibile lasciare in pace il resto del mondo e buttarsi nei videogiochi, dove potrete finalmente sfogare la vostra natura criticona grazie a Mitchell e Capcom con Super Buster Bros, ovvero il grande gioco del rompipalle!!

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ID: 254874Una brevissima e semplice animazione ci introduce al gioco, facendoci vedere in cosa consiste il succo del titolo, ovvero far esplodere le sfere per farle diventare sempre più piccole in modo da poter essere distrutte con un sol colpo. Super Buster Bros, noto in Europa come Super Pang è semplicemente tutto qui: una serie di stage di difficoltà crescente o una estenuante maratona dove lo scopo di tutto è sempre rompere più palle possibili! Siete pronti alla sfida?


Battlefield essenziale ma ricercato

Il campo di gioco su cui siamo chiamati ad interagire è tutto racchiuso nella purezza di una schermata fissa, in cui un piccolo ma determinato ragazzino con maglietta, pantaloncini e cappellino blu è chiamato a salvare il mondo da una improbabile invasione. Lo scenario fa ricorrere alcuni elementi variabili, tra cui delle lastre di vetro fluttuanti e delle grandi sfere, che rappresentano il mortale nemico del gioco. Per passare di livello è necessario eliminare dallo schermo tutte le bolle, colpendole più volte fino a farle dividere e rimpicciolire, finchè non svaniranno con un ultimo colpo. Sono ben quattro gli stadi di separazione delle sfere più grandi, mentre per altre di media grandezza basteranno due o tre partizioni. Le palle più grosse sono anche le più lente, mentre quelle ormai piccolissime sono veloci e molto pericolose. Bisogna fare attenzione, non esiste infatti una barra di energia e si muore immediatamente al primo contatto con esse. I patterns di movimento delle sfere possono a prima vista sembrare casuali, ma in realtà seguono uno schema abbastanza preciso e il punto in cui esse cadranno può essere calcolato grazie al rapporto tra grandezza e punto di rimbalzo. La frenesia dell'azione, però, unita alla grande quantità di oggetti in movimento sullo schermo, difficilmente permette al giocatore di avere il tempo per eseguire questi calcoli e la maggior parte delle volte sarà necessario un movimento dell’ultimo momento per salvare la pelle. A complicare le cose ci si mettono però le palle speciali, non più sferiche ma a forma di parallelepipedo, che vagano per lo schermo con traiettorie bizzarre e sono molto difficili da gestire. In alcuni livelli ci sono scale e piani rialzati che possono essere percorsi dal nostro omino: questi si riveleranno di una certa strategia per la distruzione ragionata di palle e blocchi fissi. Nel gioco si presentano ad un certo punto alcuni strani esserini volanti fatti di fuoco, questi non sono in realtà dei nemici, come il loro aspetto potrebbe suggerire, ma ci aiutano invece ad eliminare le palle, che fanno scoppiare al tocco, per contro anche con noi il contatto può essere fatale, quindi bisogna considerarli di schieramento neutro. Più decisi sono invece i coccodrillini che sembrano avercela di più con noi, vagando a random per lo schermo per renderci le cose più complicate. Molto pericolosi i pinguini che scivolano sul ghiaccio. Da non sottovalutare le potenzialità strategiche di Super Pang: molti livelli hanno infatti sfere intrappolate da elementi dello scenario che vanno eliminati con criterio per non avere una pioggia nemica contro di noi. Prima di agire è sempre meglio studiare la conformazione dello stage per operare al meglio.

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Tour Mode e Panic Mode

Il gioco permette due diverse modalità ludiche, il Tour Mode ed il Panic Mode. Tour si rivela come la modalità principale e prevede una blandissima trama, in cui il nostro buffo eroe (insieme ad un suo eventuale compagno), affronta diversi stage consecutivi spostandosi per varie parti del mondo a bordo di un aeroplanino. Questa impostazione della mappa dei livelli ricorda molto quella di un altro celebre gioco Capcom della stessa epoca, Street Fighter II. Ogni stage prevede una diversa impostazione con piccoli puzzle da risolvere o particolari trovate sempre differenti. Più semplice è invece la modalità secondaria, Panic Mode, dove siamo invitati ad una vera e propria prova di resistenza in una lunga ed estenuante maratona. Mai perdere la calma ed entrare nel panico! Proprio da questo stato deriva infatti il nome della modalità maratona, poiché un autocontrollo ed un calcolo continuo di tempi e spazi è necessario per sopravvivere e progredire nel gioco. Scompaiono infatti gli stage separati e si gioca senza sosta nella stessa schermata per realizzare il massimo punteggio e cercare di arrivare fino in fondo vivi, benchè stremati. Per avanzare di livello giocando in Panic è necessario abbattere un certo numero di palle, che cresce man mano che ci avviciniamo alla fine. La maratona non è infatti infinita, ma permette, ai giocatori più abili, di vedere un vero e proprio finale, analogamente alla modalità storia. I giocatori più riflessivi preferiranno la Tour Mode, quelli amanti della sfida adoreranno invece la frenetica e divertentissima modalità Panic. Il gioco permette di settare il livello di difficoltà in quattro intensità diverse, ed una volta completata la Easy si possono provare tutte fino alla Expert, che risulta davvero tosta. Questo, unito alle due modalità di base, allunga notevolmente la longevità del titolo, che comunque gode di un buonissimo fattore di rigiocabilità per la natura stessa del genere a cui appartiene.


Armi e bonus

L’arma di base del “rompipalle capcomiano” è uno speciale arpione estensibile che può allungarsi verso il soffitto e spaccare in due le sfere toccandole o distruggendole del tutto se esse sono ridotte alla grandezza minima. Ulteriori potenziamenti sono però disponibili nel gioco e possono essere equipaggiati per una migliore performance di rottura. Il doppio arpione consente di intrappolare una palla in un confine ben preciso per attaccarla su più lati: quello a ventosa permette invece di ancorarsi al soffitto ed aspettare le palle al varco, come il ragno che aspetta la mosca sulla ragnatela; decisamente divertente è il più raro fucile laser, che permette di inscenare un festival blastatorio di pallette per il breve tempo in cui sarà nelle nostre mani!
Tra gli items che potranno essere rilasciati dalle lastre di vetro o dalle bolle stesse, oltre le armi superiori, troviamo anche vari tipi di frutta che ci danno diversi punteggi extra, ma anche power-up speciali, come la clessidra, che ferma brevemente il tempo, ed altri che congeleranno le palline oppure le divideranno istantaneamente ai minimi termini. Quest'ultima feature può all'apparenza sembrare una facilitazione del lavoro, ma poiché i globi più piccoli sono i più veloci, ci ritroveremo sotto una pioggia di palline che ci cadono sulla testa a random, ed il fatto può spesso cogliere di sorpresa e portare a morte prematura! Utilissimo si rivela invece il campo di forza che ci protegge fino a che la prima pallina ci colpisce, eliminandolo, ed un super bonus che appare all’improvviso nelle parti alte dello schermo: un piccolo cavalluccio velocissimo che, se colpito con l’arpione, ci donerà ben 5000 punti!

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In giro per il mondo


Le ambientazioni di Super Pang sono molto varie e ben caratterizzate. Il gioco prevede una quindicina di livelli sparsi per le più esotiche località del globo, ognuno diviso in diversi stage che presentano lo stesso sfondo in diversi momenti della giornata, per un totale di quaranta scenari. La grafica è molto dettagliata e, pur non sfruttando al massimo le potenzialità del Super Nintendo, offre panorami ben disegnati, colorati e molto evocativi. Del resto siamo in un action puzzle game e il comparto visivo è puramente funzionale, per quanto ottimamente implementato. Si parte dal Giappone per un giro del mondo con un piccolo aeroplanino da turismo, e si toccano le più diverse mete turistiche. La cura per i particolari si evidenzia già dal primissimo stage, dove dovremo fare strage di bolle all’ombra di un mandorlo in fiore con un tempio sullo sfondo, un classico paesaggio nipponico. Evocativi i paesaggi successivi, i primi di essi sono tutti ambientati in oriente, si passa per la Cina e la sua via della seta (“silk road”) o per gli austeri tempi nepalesi e per le oscure campagne della periferia di Istanbul… Man mano che proseguiamo nel viaggio arriviamo pure dalle parti del vecchio continente, con soste tra gli austeri castelli della Germania, le gondole veneziane d'Italia, la caliente Spagna e l'allegra Francia. Non poteva mancare l'Inghilterra, con una doverosa sosta alla Tower Bridge, prima di riprendere il viaggio verso Nord e Sud America. Le musiche che accompagnano il nostro frenetico tour mondiale variano a seconda del contesto in cui ci troviamo, sono a volte allegre e spensierate altre più concitate, ma sempre ispirate ai luoghi che fanno da sfondo alle nostre peripezie, come la romantica colonna sonora del livello francese.


Le origini di Pang e Cannon Ball

Il primo Pang originale risale al 1989, ed è stato sviluppato dalla Mitchell per il mercato arcade giapponese con il nome di Pomping World. Al momento di esportarlo negli Stati Uniti il titolo è stato modificato in Buster Bros, mentre sarà solo in Europa che il gioco assumerà il titolo di Pang con cui è principalmente conosciuto in Italia. Pang è stato poi pubblicato da Ocean per molti sistemi casalinghi ad 8 e 16 bit, tra cui C64, Spectrum, CPC, Game Boy, DOS, Atari ST, PC Engine, GX 4000 ed Amiga, formato sul quale si ricorda anche un simpatico clone di ambientazione spaziale di nome Oops Up. L’ispirazione per il divertente action puzzle di Mitchell pare essere venuta però da un precedente gioco che risale al 1983, intitolato Cannon Ball, che presenta il medesimo gameplay e la stessa idea di base. Cannon Ball è stato sviluppato da una giovane Hudson Soft, ed è disponibile per i sistemi MSX e ZX Spectrum. Il gioco si presenta come una versione seminale di Pang, con schermate fisse a sfondo nero, grafica essenziale ma giocabilità già molto alta. Il titolo di inizio anni '80 è pressocchè sconosciuto se paragonato con il suo successore Pang, che ha invece avuto un successo enorme sia in sala giochi che sul mercato casalingo.

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Presentazione, reperibilità ed altre versioni

Il gioco si presenta su cartuccia in confezione standard corredato di un libretto a colori di buona qualità. L’artwork di copertina giapponese strizza l’occhio allo stile manga, con tanto di volatili super deformed, mentre le cover americana ed europea si piegano ad uno stile più aggressivo, con tanto di bambinetti con occhiali da sole, in pieno stile grintoso di inizio anni '90. Il gioco è nato nel 1990 come seguito del primo Pang, realizzato dalla stessa Mitchell in versione coin-op, ed è stato presto convertito nella versione recensita. Super Pang è da considerarsi un vero e proprio seguito piuttosto che un’edizione deluxe del primo episodio, come dimostra il successivo Pang 3. Su console Nintendo il gioco originale si è però visto solo su Game Boy, ma non su NES. Forse per rimediare a questa mancanza nel 1992 Capcom, che nel frattempo ha acquisito i diritti del gioco, ha rilasciato in esclusiva per SNES il secondo titolo della serie, Super Pang. Esiste però un altro Super Pang, risalente allo stesso anno, prodotto da Sachen per l’oscura console portatile Watara SuperVision, rivale asiatica del Game Boy. Di fatto i giochi per la console erano spesso sviluppati in proprio a Taiwan, quasi sempre senza licenza, eppure questo Super Pang asiatico è considerato uno dei migliori giochi mai prodotti per la console, se non il migliore. Sachen ha portato il gioco anche su Famicom, donandogli persino un seguito, Super Pang II, ovviamente sempre senza licenza ufficiale. Successive conversioni di Super Pang si possono trovare solo all’interno di due raccolte: la rara Super Buster Bros Collection del 1997 per PS1 o la recente Capcom Puzzle World per PSP, datata 2006.

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La prova del tempo

Come tutti i giochi d'azione basati su schermata fissa e gameplay semplice ed immediato, Super Pang ha superato brillantemente la prova del tempo, risultando godibile e divertente dopo oltre venti anni dalla sua uscita originale. Un titolo fresco e accattivante, a cui non si rifiuta mai una partita. Considerato un grande classico da sala giochi, Super Pang fa della semplicità la sua arma migliore.


Nota sugli sviluppatori

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ID: 254887Lo sviluppatore dell'edizione SNES è Capcom, software house che non ha bisogno di presentazione, ma il creatore del gioco originale è Mitchell Corporation, una società giapponese che si è sempre occupata di distribuzione di coin-op di moltissime software house come Konami, Taito, Sega e Capcom, fino al momento in cui ha deciso di produrli in proprio. La casa deve infatti la sua fama come sviluppatore proprio al cabinato di Pang, titolo in seguito adottato da Capcom stessa. Anche in tempi più recenti però Mitchell ha prodotto titoli interessanti, sempre appartenenti al genere puzzle, nel 1999 arriva Puzz Loop, importato in occidente come Ballistic, ed il cui gameplay è stato ripreso con successo dalla serie Zuma della softco PopCap ed infiniti cloni. Nel 2004 è la volta del rivoluzionario Polarium per DS mentre uno degli ultimi titoli prodotti è Magnetica Twist (Minna de Puzz Loop in Giappone) che riprende il grande classico e lo ripropone nel 2008 per il canale digitale WiiWare.


Fattore multiplayer

L'originale Super Pang Arcade permette a due giocatori di cimentarsi contemporaneamente nello stesso stage, in modalità cooperativa, ed affrontare il gioco in due risulta decisamente divertente, ma anche la modalità single player offre un buon livello di sfida, specie nei livelli più avanzati. Nella conversione per SNES non è stranamente permesso l'ingresso di un secondo giocatore in campo, mentre è nuovamente possibile nella collection per PlayStation.


COMMENTO FINALE


"Pang, un grande classico delle sale giochi, ritorna nel 1990 in questo curatissimo seguito, che è una vera e propria versione potenziata dell'originale. Super Pang è un divertente action puzzle, frenetico e veloce che spesso ha bisogno anche di ragionamento e strategia per essere risolto. Il titolo non sfrutta quasi per nulla le potenzialità del Super Nintendo e tutto è funzionale al gameplay. Buona la longevità, con 15 livelli divisi in stage ed una modalità survival molto impegnativa. Due modalità di gioco per un giro del mondo all'insegna della sfida in località esotiche accompagnati da una coinvolgente colonna sonora. L'invasione delle palle aliene è iniziata... è l'ora di indossare i nostri calzoncini blu e fermarla!"





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