Se l'introduzione ci ripropone all'incirca la stessa situazione del predecessore, le novità iniziano già dal primo menù. Dobbiamo scegliere infatti tre personaggi su una rosa di sei, che saranno poi quelli con cui affronteremo la nostra avventura, il primo è l'eroe/eroina e gli altri due i suoi compagni. I sei personaggi ricalcano alcune delle tipiche “classi” fantasy: spadaccino, maga, chierico, ladro, amazzone e lupo mannaro. La scelta di questi influenza notevolmente la storia, in quanto alcuni personaggi secondari, boss e situazioni sono disponibili soltanto per alcuni e non altri. L'avventura inizia con una mini-quest che narra la storia del personaggio scelto per primo, dopodichè si entra nel vivo della trama, incontrando man mano gli altri membri del team.
La cosa curiosa è che incontreremo anche i tre personaggi non selezionati all'inizio e affronteremo alcune quest per aiutarli, ma non entreranno a far parte del gruppo con varie scuse, o saranno gli altri a non volerli! Le dinamiche tra personaggi sono quindi piuttosto originali e invogliano certamente a rigiocare più volte il titolo, tenendo anche conto dei finali differenti (anche il boss finale è diverso!).
Molto innovativo anche il sistema dei livelli: combattendo, aprendo scrigni o effettuando altre operazioni si accumulano punti esperienza, e fin qui niente di nuovo. La novità sta nella possibilità di scegliere quale skill incrementare (forza, intelligenza, salute, agilità, spirito, fortuna) anche se, in rapporto al proprio livello e al personaggio, non si potrà sempre aumentare la stessa (non si può, ad esempio, aumentare sempre e solo la forza, specialmente se il personaggio è un mago). Ovviamente, questo porta il giocatore a scegliere quanto e come specializzare un personaggio secondo la sua “natura” oppure renderlo più equilibrato e adatto a tutte le situazioni.
L'evoluzione del personaggio però non finisce qui: arrivati ai livelli 18 e 38, si potrà scegliere un'ulteriore sottoclasse! Le scelte sono due per la crescita spirituale del pg: la via del bene o del male. La prima consente di imparare magie curative o di potenziamento delle armi (ricordate la ragazza in Secret of Mana?) mentre la seconda apre le porte all'utilizzo della magia nera per potenziare il nemico. Siccome la scelta va effettuata due volte, si possono ottenere quattro classi finali (sette totali): una completamente votata alla luce, una completamente alle tenebre e due intermedie, a seconda che il passaggio sia da bene a male o viceversa.
Il sistema di combattimento è molto simile a quello di Secret of Mana: i nemici sono visibili sullo schermo e possono essere colpiti in continuazione, senza turni, anche se la potenza dell'attacco decresce se si attacca troppo velocemente perchè il pg si stanca. Continuando a colpire i nemici si riempie una barra, dopodichè con la pressione del tasto B sarà possibile effettuare una tecnica (vengono apprese man mano al crescere del livello). Ovviamente, noi controlleremo solo un personaggio, gli altri due invece sono in mano alla cpu o ad un secondo o terzo giocatore. Tramite i menù è possibile programmare la strategia di squadra, in modo che la cpu rispetti grossomodo la nostra volontà, senza mandare allo sbaraglio personaggi più votati alle cure che all'attacco.
Le magie e gli item sono di nuovo selezionabili dai menù ad “anello”, anche se questa volta c'è un secondo inventario, praticamente illimitato, utilizzabile però solo fuori dal combattimento. L'ordine di utilizzare una magia sarà sempre impartito da voi, senza bisogno di cambiare personaggio ma solo sostandosi nell'anello dell'altro.
Molto diversa invece la gestione delle armi: mentre nel precedente capitolo c'erano solo otto armi potenziabili e liberamente scambiabili tra i personaggi, in questo caso ci troviamo nel più tipico sistema di compravendita e un determinato tipo di arma sarà equipaggiabile solo da un personaggio.
Le novità non finiscono ancora: nel gioco c'è alternanza di giorno e notte e il cambio del giorno della settimana. Queste due caratteristiche non sono affatto fini a sè stesse: alcuni nemici appariranno solo di notte, altri solo di giorno, il lupo mannaro di notte si trasforma e diventa molto più forte. I giorni della settimana sono consacrati agli spiriti (Lumina, Gnomo, Sylphid, Shade, Salamando, Undine , Luna e Driade: gli stessi elementi naturali di Secret of Mana): nel giorno dedicato ad uno spirito, le sue magie sono più potenti delle altre, sia per voi sia per i nemici.
Una caratteristica molto simpatica del precedente capitolo, ripresa e potenziata in questo, è l'uso dei mezzi di trasporto: navi, cannoni, tartarughe giganti e il mitico Flammie ci accompagneranno all'esplorazione di questo vasto mondo.
Per concludere, analizziamo il reparto tecnico. La grafica è a dir poco eccezionale, supera di gran lunga quella di Secret of Mana ed è senza dubbio una delle migliori in assoluto viste su SNES. Gli sprite sono ancora più grandi e dettagliati, raggiungendo dimensioni veramente notevoli, i colori pastellati e i giochi di luce sono fantastici e creano atmosfere e paesaggi mozzafiato. Anche gli effetti nei combattimenti, tra tecniche e magie, sono davvero di ottima fattura. Il tutto è accompagnato da una colonna sonora di grande qualità, come Squaresoft in quel periodo sapeva abituarci.
Se avete amato il primo o amate il genere, questo è assolutamente un must-have. Purtroppo il fatto che sia solo in giapponese vi costringe a giocare con una rom in inglese perfetta facilmente reperibile, oppure fare un corso di lingue orientali.