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ID: 247526Correva l'anno 1993 quando la Konami rilasciò Rocket Knight Adventures, un ottimo platform per Sega Genesis che vedeva protagonista Sparkster, un “cavaliere” opossum dotato di una spada e di un utilissimo jetpack (da qui il nome “Rocket Knight”). La nostra missione nei panni del cavaliere opossum era quella di sconfiggere l’esercito di robot e suini della PIG Star per salvare la principessa di turno. Grazie al discreto successo del primo titolo, Konami rilasciò l'anno successivo (1994) il suo seguito per le massime console rivali di quel periodo, il Genesis/Mega Drive e lo SNES. I due titoli sono in realtà due giochi decisamente distinti che hanno in comune quasi solo il titolo e il protagonista. La versione qui recensita è per SNES.
La storia non brilla per originalità e non si distacca molto da quella del primo titolo: ci dovremo, infatti, scontrare con il Generalissimo Lioness che ha rapito la principessa di turno. Nel corso dell'avventura dovremo avere la meglio sullo sconfinato esercito di Lioness formato da lupi-soldato e robot di ogni genere, duellando anche con un misterioso “alter ego” del protagonista, un altro “Rocket Knight” che ci ostacolerà in ogni modo. Il gioco è composto di nove livelli molto vari che spaziano tra foreste, deserti, fonderie e molti altri scenari fino a raggiungere lo spazio aperto. Non manca l'alternanza di spazi aperti e chiusi all'interno dello stesso livello, così da creare un buon movimento dell'azione e non rendere ripetitivo il singolo stage.Tutti i livelli sono realizzati con grande cura risultando belli da vedere e mai monotoni. Non mancano i “passaggi segreti” che ci consentono di prendere preziosi bonus, anche se in realtà non fungono mai da scorciatoia o strada alternativa per proseguire nel livello, limitando pertanto la possibilità di esplorazione del livello stesso. I bonus citati sopra possono essere dei cristalli (che se raccolti in gran quantità accresceranno il nostro punteggio e il nostro numero di vite) o dei frutti che ripristineranno un po' dell'energia del nostro eroe.

Stiamo parlando di un platform piuttosto classico, pertanto le dinamiche di gioco sono legate al sistema a scorrimento dello scenario, anche se è possibile tornare indietro (cosa che ad esmpio non è possibile nel primo Mario Bros e in tanti altri platform). Il nostro opossum combattente inoltre sa sfruttare rami e pali orizzontali (o obliqui) ai quali rimane appeso con la coda. Altra importante caratteristica è l'uso del jetpack che ci consente di “sparare” Sparkster in ben otto direzioni (ci sono infatti anche quelle oblique). Questo non è banale ai fini della libertà di movimento: infatti è possibile raggiungere luoghi alti o lontani in modo semplice o ricorrendo ad alcuni “rimbalzi” sui muri circostanti, caratteristica che da grande profondità al gioco, tanto che sarà necessario utilizzare questa tecnica molto spesso nel corso dell'avventura.
Tecnicamente è un titolo ottimamente realizzato, sfrutta bene le potenzialità grafiche dello SNES (la versione per la console Nintendo è graficamente superiore a quella per il SEGA, grazie anche alla tecnologia superiore della console stessa). Lo stesso protagonista, Sparkster, è disegnato in modo leggermente diverso dalla versione per Genesis. Colori sgargianti e scenari dettagliati rendono molto piacevole l'esperienza di gioco. A livello sonoro questo titolo ci offre alcune musiche di sottofondo molto belle, mentre gli effetti sonori sono limitati al rumore dei razzi, della spada, qualche esplosione e uno squittio che emette il nostro eroe quando viene colpito.
La giocabilità è molto buona, anche se la struttura del joypad dello SNES rende un po' più difficoltoso “spararsi” obliquamente con il jetpack: è necessario infatti premere contemporaneamente due frecce della croce direzionale, mentre con il joypad del Genesis risulta più comodo. La longevità si attesta sulle 5 ore circa, ma esistono ben 5 livelli di difficoltà e i motivi per rigiocarlo sono tanti. Per potersi confrontare con il boss finale occorre però giocare almeno a livello hard, scelta che può provocare delusione le prime volte e costringe di fatto a rigiocare più volte. La difficoltà si attesta generalmente su un livello medio alto anche a livello “normal”.

COMMENTO FINALE


"Sparkster è un platform molto divertente, dotato di una buona realizzazione tecnica e un gameplay affidabile. Un titolo sicuramente da provare per chi ha giocato al suo predecessore e, in generale, per gli amanti del genere platform, un degno rivale di Mario e Sonic."






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