La storia non brilla per originalità e non si distacca molto da quella del primo titolo: ci dovremo, infatti, scontrare con il Generalissimo Lioness che ha rapito la principessa di turno. Nel corso dell'avventura dovremo avere la meglio sullo sconfinato esercito di Lioness formato da lupi-soldato e robot di ogni genere, duellando anche con un misterioso “alter ego” del protagonista, un altro “Rocket Knight” che ci ostacolerà in ogni modo. Il gioco è composto di nove livelli molto vari che spaziano tra foreste, deserti, fonderie e molti altri scenari fino a raggiungere lo spazio aperto. Non manca l'alternanza di spazi aperti e chiusi all'interno dello stesso livello, così da creare un buon movimento dell'azione e non rendere ripetitivo il singolo stage.Tutti i livelli sono realizzati con grande cura risultando belli da vedere e mai monotoni. Non mancano i “passaggi segreti” che ci consentono di prendere preziosi bonus, anche se in realtà non fungono mai da scorciatoia o strada alternativa per proseguire nel livello, limitando pertanto la possibilità di esplorazione del livello stesso. I bonus citati sopra possono essere dei cristalli (che se raccolti in gran quantità accresceranno il nostro punteggio e il nostro numero di vite) o dei frutti che ripristineranno un po' dell'energia del nostro eroe.
Stiamo parlando di un platform piuttosto classico, pertanto le dinamiche di gioco sono legate al sistema a scorrimento dello scenario, anche se è possibile tornare indietro (cosa che ad esmpio non è possibile nel primo Mario Bros e in tanti altri platform). Il nostro opossum combattente inoltre sa sfruttare rami e pali orizzontali (o obliqui) ai quali rimane appeso con la coda. Altra importante caratteristica è l'uso del jetpack che ci consente di “sparare” Sparkster in ben otto direzioni (ci sono infatti anche quelle oblique). Questo non è banale ai fini della libertà di movimento: infatti è possibile raggiungere luoghi alti o lontani in modo semplice o ricorrendo ad alcuni “rimbalzi” sui muri circostanti, caratteristica che da grande profondità al gioco, tanto che sarà necessario utilizzare questa tecnica molto spesso nel corso dell'avventura.
Tecnicamente è un titolo ottimamente realizzato, sfrutta bene le potenzialità grafiche dello SNES (la versione per la console Nintendo è graficamente superiore a quella per il SEGA, grazie anche alla tecnologia superiore della console stessa). Lo stesso protagonista, Sparkster, è disegnato in modo leggermente diverso dalla versione per Genesis. Colori sgargianti e scenari dettagliati rendono molto piacevole l'esperienza di gioco. A livello sonoro questo titolo ci offre alcune musiche di sottofondo molto belle, mentre gli effetti sonori sono limitati al rumore dei razzi, della spada, qualche esplosione e uno squittio che emette il nostro eroe quando viene colpito.
La giocabilità è molto buona, anche se la struttura del joypad dello SNES rende un po' più difficoltoso “spararsi” obliquamente con il jetpack: è necessario infatti premere contemporaneamente due frecce della croce direzionale, mentre con il joypad del Genesis risulta più comodo. La longevità si attesta sulle 5 ore circa, ma esistono ben 5 livelli di difficoltà e i motivi per rigiocarlo sono tanti. Per potersi confrontare con il boss finale occorre però giocare almeno a livello hard, scelta che può provocare delusione le prime volte e costringe di fatto a rigiocare più volte. La difficoltà si attesta generalmente su un livello medio alto anche a livello “normal”.
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