Una giocabilità assai profonda, un’ottima grafica e splendide animazioni si rivelarono le armi vincenti. In campo si può davvero far di tutto: passaggi rasoterra o cross, scivolate o contrasti normali, giocare spalle alla porta oppure no, fare passaggi di prima o di testa, concludere a rete con palle tese (la cui potenza è direttamente proporzionale al tempo di pressione del tasto apposito) o pallonetti. E’ possibile perfino fare triangolazioni e palleggiare. Occorre puntualizzare però che, in linea con la concorrenza del tempo, la matrice arcade di ISS non fu del tutto soppressa. Rimane infatti un prodotto che, per quanto innovativo, mostra ancora delle influenze distanti dalla simulazione pura riscontrabili nel ritmo di gioco, davvero frenetico, e nelle conclusioni a rete parecchio più coreografiche che realistiche. Ritmo di gioco che comunque può variare a seconda del nostro approccio alle partite. Nulla vieta infatti agli amanti della simulazione di gestire la palla in maniera più compassata e riflessiva, sbizzarrendosi poi con le numerose tattiche presenti (c’è perfino la trappola del fuorigioco). Questo gioco risulta quindi essere il giusto compromesso tra l’era arcade dei titoli calcistici, il cui culmine corrisponde alla prima metà degli anni '90, e quella simulativa che ISS stesso si accingeva a far sorgere.
Sotto il profilo grafico si rimane davvero colpiti: il campo da gioco è veramente enorme così come sono enormi gli splendidi sprite dei calciatori dai quali, nonostante la mancanza di licenze, è possibile riconoscere le fattezze fisiche dei più noti campioni di quel periodo: Roberto Baggio col suo divin codino, Batistuta, Klinsmann e Valderrama della Colombia con la sua strampalata ma mitica massa bionda di capelli. Estese sono pure le porte, fattore questo che ci permetterà di avere una discreta decisione nella scelta delle traiettorie dei nostri tiri. Bellissime le animazioni, davvero numerose, che accompagnano il tutto: nelle conclusioni di testa ad esempio si possono notare i movimenti delle singole capigliature che si spostano in seguito alla “frustata” realizzata dal corpo per effettuare tale manovra oppure nei goal è possibile ammirare il rigonfiamento delle reti in seguito all’entrata del pallone. Vi sono animazioni perfino per le proteste, per le bandierine in prossimità dei calci d’angolo e per ogni volta che il pallone toccherà il terreno di gioco (le cui caratteristiche fisiche cambieranno a seconda delle condizioni meteorologiche). Buona anche la rappresentazione del pubblico di cui ogni tifoso è animato singolarmente. Molto meglio insomma dei supporter che si trovano in certi giochi odierni dove l’aspetto del tifo, a parte il sonoro, è tristemente trascurato in favore di sagome senza vita o dalle movenze degne di un automa di latta. Che dire quindi di fronte a tutto ciò? Facile, basta dire che è tutto splendidamente realistico.
Le squadre utilizzabili sono solo squadre nazionali e provengono quasi tutte dai mondiali di calcio statunitensi del 1994 (assai amari per noi italiani). Le modalità di gioco spaziano poi dalla classica amichevole (Open game) alla coppa in stile fase finale di un mondiale (International Cup), dal campionato a squadre (World Series) all’allenamento (Training), ecc. La più interessante e longeva risulta essere la modalità Scenario la quale ci catapulterà di colpo in un match già in corso di svolgimento nel quale, alla guida di una delle due contendenti, saremo chiamati a ribaltare il risultato in nostro favore fronteggiando ostacoli come la stanchezza dei nostri giocatori o i pochi secondi di gioco rimanenti a disposizione. Otto delle partite “da raddrizzare” inoltre sono curiosamente state prese pari passo dal lotto di quelle realmente svolte durante il mondiale di Usa ’94. Ritroveremo per esempio, partendo dallo 0-1, la famigerata Italia-Nigeria, una delle gare che, come tutte quelle restanti dell’Italia, ci fece invecchiare più in fretta del normale talmente era stata sofferta.
Sul fronte sonoro riscontriamo un ottimo lavoro: in campo vi sono campionamenti per ogni situazione quindi parliamo di tiri, cross, contrasti, rinvii, ecc. Discreto anche il lavoro fatto “per il contorno” che accompagna la partita vera e propria: gli effetti audio sono onesti mentre i cori dei tifosi, qualora facessimo caso a prestargli ascolto con attenzione, alla lunga diventano un po’ ripetitivi. Ottime infine le musiche che affiancano i vari menù, a mio giudizio mai noiose e davvero piacevoli da ascoltare.
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