Il gioco eredita lo stesso personaggio (Little Mac), la stessa impostazione grafica (visuale fissa dietro al nostro personaggio) e lo stesso game play (una incredibile via di mezzo tra un picchiaduro ad incontri e un rhythm game; per maggiori spiegazioni consiglio di leggere anche la recensione di Punch-Out!! per Nintendo) del suo illustre predecessore.
Un prodotto, quindi, che è contemporaneamente strategico ma immediato, concettualmente complesso ma dalla semplice interfaccia.
Un videogioco che si basa sia su un approccio tattico e “alla picchiaduro” che su un approccio ritmico e “cadenzato”.
Lo scopo del gioco è quello di battere, sul ring, tutti gli avversari che, di volta in volta, tentano di impedirci di vincere il titolo mondiale.
Cosa è cambiato allora? Beh, la prima cosa che balza all’occhio è l’evoluzione grafica e sonora del titolo pugilistico in questione. Gli sprite sono particolareggiati, godono dello stesso stupendo stile caricaturale che contraddistingueva anche il predecessore, hanno buone animazioni e sono alle volte decisamente enormi!
Il sonoro è caratterizzato da effetti che trasmettono bene la sensazione del pugno che sbatte e da buone digitalizzazioni, soprattutto durante la presentazione del pugile avversario. Persino i vari “motivetti” risultano gradevoli e ben si adattano al gioco.
Sul fronte del gameplay abbiamo la possibilità di sferrare nuove super mosse in più rispetto a quanto già visto in passato. Quindi: oltre ai “pugni” destro-sinistro, in pancia o al volto e ai super ganci al viso, ora potremo sferrare un pugno “potente” anche sulla pancia oppure optare per una raffica di pugni velocissima. L’aumento delle “mosse” migliora, di certo, l’aspetto tattico del titolo ma non riesce a dare nulla di più per quanto riguarda l’aspetto ritmico e quasi “da balletto” dei vari incontri, mantenendosi comunque sugli stessi alti livelli del primo Punch-Out!!.
È cambiato anche il modo per poter accedere alle super mosse; infatti non dovremo più procurarci le mitiche stelline, ma dovremo solamente far salire una barra, che si incrementa automaticamente ad ogni pugno andato a segno e si decrementa ad ogni colpo subito.
La “parata” è ora gestibile sia al volto che alla pancia e alle volte il nostro Little Mac si “incavola” diventando più forte ( lo si capisce dal fatto che i guantoni cominciano a lampeggiare).
A tutto questo aggiungiamo che i 16 avversari del titolo rendono, di fatto, questo seguito un tantino più lungo del titolo che lo ha preceduto. Tra di essi, oltre a molte vecchie conoscenze come il mitico Bald Bull, si trovano nuovi pugili veramente strambi, come il vecchietto col bastone, il pagliaccio o il “fighetto” che non ama essere colpito al volto.
In Super Punch Out!! Spariscono le password per far posto a un comodo sistema di salvataggio direttamente sulla cartuccia.
In aiuto alla longevità vi è la possibilità di tener salvati i propri record di tempo, grazie a questo è possibile tentare di battere un avversario nel minor tempo possibile, sfidando se stessi o un amico; niente di che ma è comunque cosa gradita.
In definitiva questo gioco ha ereditato il divertimento e il gameplay del titolo precedente, migliorandolo e variegandolo ma ha perso la freschezza e la sorpresa tipici dei giochi unici e diversi da tutti gli altri.
In più, come ultima considerazione, vorrei notare che Super Punch Out ha, come già evidenziato, più pugili da affrontare rispetto al predecessore, ma è anche decisamente più facile e per questo leggermente meno longevo.
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