Collocare cronologicamente questo gioco è un po’ problematico. Nonostante i predecessori, indipendentemente dalle piattaforme d’appartenenza, risultino oscillare numericamente attorno alla ventina, questo prodotto viene catalogato nel titolo stesso come il quarto capitolo di una serie iniziata con le tre uscite per il Nintendo 8 bit. Fatto sta che con questo TMNT IV stiamo parlando probabilmente della trasposizione videoludica delle tartarughe ninja più famosa tanto che recentemente è stata ripubblicata online con una nuova veste grafica per le console di ultima generazione.
A livello di gameplay abbiamo tra le mani il più classico dei picchiaduro a scorrimento nel quale, in solitaria o in compagnia di un amico, dovremo condurre a termine l’avventura attraverso vari stage caratterizzati ciascuno dal tradizionale boss finale. A differenza della rispettiva versione arcade vi sono delle piccole differenze a livello di parco mosse che comunque contano sulla pressione di due soli tasti, uno per l’attacco e l’altro per il salto. Colpendo più volte gli avversari sarà possibile eseguire automaticamente una mossa speciale. In più avremo a disposizione un attacco aereo e due diverse prese di cui una servirà per scaraventare il nemico contro quelli circostanti mentre con l’altra lo scaglieremo direttamente verso lo schermo con tanto di effetto zooming, elemento quest’ultimo che contro un boss servirà proprio a fini ludici. I combattimenti si distinguono invece per via di un ritmo molto frenetico. Pochi saranno i momenti di pausa e sarà quindi consigliabile stare molto attenti e reattivi nel distribuire i colpi. In questo senso i programmatori sono venuti incontro al giocatore dato che è possibile far cambiare bersaglio alla nostra tartaruga durante qualsiasi attacco semplicemente utilizzando il tasto direzionale. In questo modo potremo evitare con più facilità le classiche situazioni nelle quali si viene accerchiati dai nemici e si subisce impotenti, situazioni che comunque non mancheranno neanche qua. Andando oltre si registra una discutibile differenziazione dei quattro combattenti protagonisti: Raffaello e Donatello risultano essere a sorpresa i più forti,
Esteticamente non siamo su livelli eccelsi, nella concorrenza del tempo troviamo nettamente di meglio. Tuttavia, considerando lo stile della serie animata, diciamo che la semplicità grafica con cui tutto è stato realizzato ci sta. Gli sfondi poi sono piuttosto variegati: si va dalla New York del primo livello fino a viaggiare nel tempo in diverse epoche di cui in una si cita vagamente un altro titolo a scorrimento
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