Gli EVO points sono il perno attorno a cui ruota tutto il resto del gioco: premendo SELECT apparirà un menu con alcune opzioni, la prima delle quali è chiamata "Evolution". Scegliendo questa, potremo spendere i nostri sudati EVO points per evolvere organi migliori generosamente concessici da Gaia per migliorare il nostro esile e insulso corpicino: mandibole per triturare meglio i nostri avversari, pinne per nuotare più rapidamente, corni o un corpo più robusto sono solo una parte delle caratteristiche che potremo assumere nel tentativo di evolverci in una forma di vita in grado di sopravvivere più facilmente. Ricordate però che non sempre gli "upgrade" più costosi sono anche quelli che garantiscono maggiori chances di sopravvivenza...
Evolversi è una scelta obbligata per procedere nel gioco, anche quando apparentemente non serve a nulla: infatti, non tutte le volte che la nostra creatura cambia aspetto dopo essersi evoluta (es. quando scegliamo di donarle un collo più o meno lungo) subisce modifiche nelle sue caratteristiche di forza/velocità/abilità nel salto ecc., però conta sempre come una nuova specie, il che significa che i suoi punti vita tornano al massimo! Il tutto assume un aspetto strategico, ad esempio durante le tostissime battaglie con i boss (di cui si parlerà meglio in seguito): quando la nostra creatura è sull'orlo della sconfitta sarà sufficiente piazzargli qualche appendice pressoché inutile e poco dispendiosa in termini di EVO points e il nuovo essere avrà ancora tutti i suoi punti vita.
Le evoluzioni sono molto variegate, non solo perché ogni parte del corpo ha sempre almeno 3 o 4 possibili forme differenti tra cui scegliere: per fare un esempio, durante l'era dei dinosauri potremo scegliere se evolverci in un essere bipede o quadrupede con conseguenti vantaggi e svantaggi. Più avanti, invece, l'era dei mammiferi ci consentirà di assumere caratteristiche dai più svariati animali come conigli, cavalli o rinoceronti, per non parlare dell' homo sapiens disponibile al termine del gioco, che è interamente opzionale (e non senza motivo, come vedremo più avanti).
Nel caso ci trasformassimo in una creatura particolarmente potente (o strampalata), e la cosa ci piacesse molto, sarà inoltre possibile usare l'opzione "Record of Evolution" sul menu per registrarla in una sorta di "diario" delle varie creature che abbiamo impersonato nel corso dei millenni. Fare ciò non è obbligato, ma può avere delle ripercussioni sulla partita, grazie a certi cristalli...
Tecnicamente parlando, la grafica discretamente definita svolge bene il suo compito di proporci ambientazioni preistoriche convincenti, con un uso frequente del parallasse, nonché della distorsione dell'immagine nei livelli desertici e sottomarini.
La colonna sonora è piacevole ma niente più, con quelle che definirei "musiche da documentario" (quindi appropriate in un certo senso...), blande e in certi casi troppo ripetitive.
E.V.O. era un gioco diverso da qualunque cosa vista fino ad allora, i cui meriti diventano ancora più evidenti se si pensa che giochi come Pokémon e Spore erano ancora di là da venire. Ma i game designer sono riusciti a condensare un gameplay così ambizioso in un gioco ben realizzato e, cosa più importante, divertente? In buona parte sì, però alcuni aspetti possono risultare fastidiosi. La forma con cui si inizia una nuova era è sempre debolissima, per cui è necessario "grindare" per ottenere abbastanza EVO points in modo da potersi trasformare in qualcosa di più potente: tenuto conto che buona parte dei "livelli" (che possono essere affrontati all'infinito una volta superati) sono brevi (poche schermate) strisce di terra con uno scrolling sinistra-destra in cui ricompaiono all'infinito gli stessi avversari, la cosa può diventare facilmente noiosa. In caso di morte si può continuare senza problemi, ma con gli EVO points rimasti dimezzati (una costante negli RPG giapponesi): la cosa non è problematica fino a quando si giunge a sfidare i boss dell'era in corso. Come fa notare qualsiasi recensione di questo gioco mai fatta (e io non sfuggirò alla regola), i boss sono decisamente spietati e potenti e spesso la prima volta che li si affronta capita di essere presi alla sprovvista e fatti a pezzi in pochi attimi senza avere il tempo di reagire, il che ci porta a dover grindare una volta di più se la forma in cui ci trovavamo al momento non ci dava alcuna posibilità di scampo dalla morte (a meno di non voler usare il potere dei cristalli verdi, ma di solito dura troppo poco per poter essere efficace).
Un appunto anche per quanto riguarda la possibile trasformazione in essere umano, disponibile al termine del gioco, dopo aver compiuto una serie di evoluzioni contro-intuitive (ma comunque spiegate in-game): essa è più una sorta di "bonus" che altro, dato che i livelli non sono stati costruiti con esso in mente e diventano presto tediosi da completare per la scomodità con cui il cavernicolo si controlla rispetto a qualunque altro animale del gioco.
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