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ID: 258221Correva il 1995 in Giappone, quando un certo Satoshi Tajiri dava alla luce ciò che gli avrebbe fruttato miliardi su miliardi in tutto il mondo: i Pocket Monsters, conosciuti ai più come Pokémon. L’idea di base pone le sue radici nel “Collezionismo di Insetti” molto in voga tra i bambini giapponesi, ma si concretizzò solo nel Febbraio del ‘96 con l’uscita di Pokémon Rosso e Pokémon Verde (quest’ultimo mai uscito dai confini giapponesi) e nell’ottobre dello stesso anno con Pokémon Blu. Sbarcati in occidente, rispettivamente la Versione Rossa nel ’98 e quella Blu nel ’99, furono un successo clamoroso ed immediato, che mieté consensi di pubblico e critica in ogni dove. Dopo qualche passo falso in 3° e 4° Generazione, oggi a distanza di 15 lunghi anni dalla loro prima incarnazione nipponica e di ben 4 generazioni, giungono in occidente i titoli di 5° Generazione nelle colorazioni Bianco e Nero. La domanda sorge spontanea: i ragazzi di Game Freak son riusciti a risollevare le sorti di questa serie che, nonostante sguazzi oramai da qualche anno nel trito e ritrito, riesce ancora a raccogliere consensi più che positivi e farci rivivere le prime 2 indimenticabili generazioni o questa volta si è toccato davvero il fondo? Proseguite nella lettura per scoprirlo …


Nuova Partenza, Nuova Regione e finalmente una Vera Storia!

Sin dal principio la saga dei mostriciattoli tascabili più famosi al mondo non ci ha abituati a storie mozzafiato cariche di intrigo e di mistero. Di generazione in generazione, infatti, bastava catapultare il giocatore in una regione nuova di zecca, piazzargli contro un Team di cattivoni altrettanto nuovi e condire il tutto con 100 e passa mostriciattoli tutti da scovare, catturare ed allenare. Se tuttavia ciò è stato fatto egregiamente nelle prime 2 generazioni, facendo in parte dimenticare la mancanza di una trama e di personaggi più o meno ben definiti, nelle successive due la cosa ha cominciato a pesare di più, vuoi a causa dell’’invecchiamento del concept, vuoi a causa della mancanza di vere e proprie novità di rilievo. Giunti alla 5° partenza nel mondo dei Pokémon le cose son fortunatamente cambiate.
Nella regione di Unima siamo messi alla guida di un adolescente in età pre-adulta (e non più un neo-adolescente) alle prese con una trama di tutto rispetto (tenendo sempre presente il target del prodotto) dalle tinte decisamente più adulte e coinvolgenti, sottolineata in alcune parti da una maggior dose di filmati realizzati con il motore grafico di gioco. Il Team antagonista (qui denominato Team Plasma) infatti, oltre ad avere un aspetto decisamente più accattivante e caratterizzato con uniformi che strizzano l’occhio alle vesti Templari, sembra avere questa volta anche un movente più nobile e libertino: la completa ed assoluta emancipazione dei Pokémon dal mondo umano. Nulla di particolarmente innovativo e rivoluzionario insomma, ma, sicuramente, è encomiabile la decisione da parte degli sviluppatori di ascoltare i desideri dei fan, che chiedevano a gran voce di essere maggiormente motivati ad andare avanti nell’avventura, oltre il classico cattura-combatti-vinci la medaglia” a cui la serie li aveva abituati. Le novità inoltre non si limitano al reparto “antagonisti”, ma anche a quello “alleati”: per la prima volta abbiamo dalla nostra non uno, ma ben due amici/rivali che ci faranno compagnia durante i nostri pellegrinaggi in lungo e in largo per Unima: sono la dolce Bell e il risoluto Komor, nonché un misterioso e quanto mai atipico Rivale con la R maiuscola, di nome N. Che altro aggiungere: benvenuti ad Unima!

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Ricomincio da 494…anzi no, da 000!

Dove eravamo rimasti nella precedente generazione? Ah sì, con un Pokédex che ha raggiunto la bellezza di 493 diversi tipi di Pokémon! Che dire, una cifra a dir poco allucinante: bene, resettatela completamente!
Avete capito benissimo: la prima cosa che un qualsiasi acquirente si domanderebbe, giunti alla 5° Generazione di un gioco del genere, è “ma a quanti Pokémon arriveremo ora” e “come distribuiranno un numero di Pokémon ancor più elevato”? La risposta la conoscete già!

Prima e sorprendente novità di questa Nuova Generazione è il Reset Totale di tutti i Pokémon fino ad ora conosciuti. Addio solito Rattata nell’erba appena fuori dal villaggio di partenza, addio soliti Zubat e Geodude nelle Grotte e benvenuti 156 nuovi Pokémon (questa è la generazione con il numero di mostriciattoli tascabili più alto) tutti da scoprire e collezionare, senza che nessuno delle passate generazioni spunti fuori a disturbare le nostre scorribande. I ragazzi di Game Freak hanno ben pensato di ricreare alla perfezione l’atmosfera di “novità” e totale“immersione” che permeava la primissima generazione, ancor oggi la preferita dai fan insieme alla seconda, piazzando sulla strada dei neo-allenatori solo Pokémon di 5° Generazione. Il risultato è a dir poco sublime. La sensazione di non saper cosa spunterà da un momento all’altro nell’erba alta, lo stupore nel vederci di fronte una creatura che non conosciamo e lo smarrimento su quale tattica utilizzare, insomma tutte sensazioni che a mano a mano, titolo dopo titolo, erano andate perdute, ora si ripresentano più in forma che mai. E i vecchi Pokémon, vi chiederete voi? Tranquilli, perché terminata la story-line principale, cominceranno a rispuntare in ogni dove, proprio come nei titoli passati, pronti per essere catalogati nel consueto Pokédex Nazionale che, come da tradizione, riceveremo una volta conquistata la Lega. Ma l’operazione di “ritorno al passato” attuata dagli sviluppatori non si limita di certo a questo.

Ricordate che un tempo l’uso delle MN e MT (Macchine Nascoste e Macchine Tecniche, oggetti tramite i quali si possono insegnare tecniche inedite e non ai Pokémon, purché siano compatibili) non era così invasivo e irritante come nelle ultime 2 generazioni ? Bene, gli sviluppatori hanno ridotto il numero di MN (che, una volta apprese, erano difficilmente sostituibili, a differenza delle MT) e, cosa più importante, hanno nettamente ridimensionato la loro influenza ai fini esplorativi. Per portare a termine l’avventura principale, infatti, ne saranno necessari poco più di un paio e per poche isolate occasioni, delegandone un uso più concentrato nel Post-Game! Le sorprese non si limitano però alle sole MN, ma anche alle MT, che in questa 5° incarnazione diventano addirittura infinite. Una volta insegnata una data tecnica ad un mostriciattolo, la MT non andrà perduta, ma sarà sempre disponibile per futuri utilizzi. Ciò ha reso possibile un netto margine di miglioramento del sistema di gestione dei Pokémon e delle proprie risorse, non costringendo a sperimentazioni preventive, o, cosa molto comune tra i giocatori, a delegare un proprio Pokémon alle sole MN.

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A questo processo di “snellimento” possiamo aggiungere la totale rimozione della Coltivazione delle Bacche (qui limitata al solo Dream World, come vedremo più avanti) e delle Gare Pokémon (quelle con i Fiocchi, per intenderci), qui rimpiazzate da un più divertente PokéMusical, una sorta di competizione alla “Talent Show” sita in una delle città di Unima, in cui dovremo prima agghindare i nostri tascabili compagni e poi aiutarli ad esibirsi sul palcoscenico, con lo scopo di raccogliere quanto più consenso di pubblico possibile (sia in single player sia in Multiplayer Locale). Per facilitarci nell’impresa sarà necessario trovare e collezionare i tanti Strumenti Musical sparsi per la regione e i nostri sforzi saranno premiati con ulteriori strumenti, oggetti rari e altrimenti introvabili. Questi cambiamenti lasciano poco spazio a tempi morti, qui ridotti all’osso, rendendo l’esperienza di gioco molto più fluida e scorrevole, senza inutili fronzoli a diluire fin troppo l’esperienza come nelle passate generazioni, i quali ne hanno decretato il calo qualitativo. D’altro canto però, non possiamo non costatare che tali assenze potranno non piacere a tutti e che, soprattutto durante la story-line principale, la sensazione di poter solo andare avanti, spediti nella raccolta delle Medaglie, è un tantino vincolante.
A questo punto vi starete chiedendo: cosa è possibile fare oltre a combattere, catturare nuovi Pokémon e conquistare le Medaglie? Un’infinità di altre cose, tutte prescindibili dall’avventura principale e localizzate per lo più nella natura Multiplayer del titolo e nel Post-Game: e che Post-Game! Pensate che un buon quarto di mappa sarà accessibile solo dopo aver portato a termine la trama principale, la quale una volta chiusa ne aprirà una seconda di dimensioni ridotte. Ma andiamo con ordine.

Come da tradizione, ogni nuovo gioco Pokémon presenta una nuova tecnologia Pokémon: qui la novità si chiama C-Gear, strumento che occuperà i nostri touch screen da un dato momento dell’avventura in poi, cuore pulsante Multiplayer del titolo. Tramite tale strumento potremo accedere a tutte le funzioni principali offerteci dal gioco, oltre che controllare lo stato di carica della batteria dei nostri DS, l’orario e la posizione di eventuali allenatori presenti nelle nostre vicinanze. Mai scambi e lotte Pokémon son stati così rapidi ed immediati come ora, al punto che basta solo avvicinare le due cartucce tra loro, affinché si rilevino tramite infrarossi per uno scambio immediato dell’amato/odiato Codice-Amico o per un simpatico, quanto inutile, Controllo di Affinità . Restano comunque disponibili il classico scambio del Codice manuale e la zone Wireless e Club-WiFi nei Centri Pokémon. A proposito di questi ultimi, c’è una novità anche per loro. Centri Pokémon e Pokémon Market diventano, in queste versioni, una cosa sola. Niente più spostamenti da un edificio all’altro per curare i nostri amichetti e comprare le pozioni, tutto è fattibile in un unico luogo.

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Tornando alle possibilità offerte dal C-Gear, c’è l’Intramondo, un isolotto posto al centro di Unima raggiungibile solo tramite il nostro gioiellino tecnologico. Esso ci permetterà di entrare nel mondo di gioco di un eventuale allenatore nei dintorni (purtroppo, funziona solo in Locale), per aiutarlo in missioni cooperative, che ci premieranno con abilità uniche e con la crescita del luogo “esclusivo” della nostra versione, la Città Nera o la Foresta Bianca. Si potrà inoltre accedere al Bosco Intramondo in cui potremo catturare Pokémon vecchi e nuovi , incontrati prima nel Dream World. La prima delle due novità legate alla vera rivoluzione di questa generazione è il Pokémon Global Link. Si tratta di un server in rete, a cui son strettamente connessi i due nuovi giochi e che permette una maggior interazione tra gli allenatori di tutto il mondo. Le due funzioni legate ad esso sono il già accennato Dream World e il Global Battle Union. Con la prima possiamo addormentare un Pokémon in nostro possesso, che sarà catapultato in una casetta nel mondo dei sogni. Possiamo arredarla come più ci aggrada, coltivare le famose bacche (assenti nel gioco principale), oltre che incontrare tutti gli altri Pokémon addormentati dagli altri allenatori, che potremo poi catturare nel già accennato Bosco Intramondo. La seconda invece ci permette di scalare una classifica a punteggio o di utilizzare il nuovo Abbinamento a Caso. In questo modo essa ci fa scontrare con le centinaia di allenatori sparsi per il globo, senza l’ausilio del Codice-Amico, e ci fa partecipare a Speciali Eventi organizzati di tanto in tanto per noi giocatori. I due giochi offrono infine altre due possibilità: la Global Trade Station (GTS), presente già nella precedente generazione e con la quale è possibile fare scambi con il resto del mondo senza l’ausilio del Codice-Amico, e l’Interpoké, con cui potremo fare delle videochiamate con i nostri amici allenatori (o semplici chiamate in caso non si possegga un DSi o DSiXL).

Anche sul fronte “scelta della versione” ci sono delle piccole novità. Per la prima volta in un gioco Pokémon le differenze tra una versione e l’altra non si limitano al Pokémon leggendario di turno e alla manciata di Pokémon esclusivi per l’una e l’altra versione, ma si rivelano qualcosa di completamente diverso. A seconda del titolo scelto, infatti, avete accesso ad un luogo del tutto esclusivo. I possessori della versione Nera potranno visitare la Città Nera, città ultratecnologica con negozi dagli oggetti altrimenti introvabili e dove potranno sfidare allenatori con Pokémon esclusivi delle passate generazioni. I possessori della versione Bianca potranno invece visitare la Foresta Bianca, incantevole anfratto boscoso, dove poter catturare alcuni dei Pokémon più rari delle passate generazioni, altrimenti introvabili.

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Siamo infine giunti alle ultime novità di questa corposa generazione, quelle legate alle Battaglie. La prima cosa che salta all’occhio, iniziata la prima battaglia, è che i Pokémon finalmente hanno preso vita! Avete capito benissimo, finalmente i nostri beniamini si muoveranno in battaglia facendo sfoggio di animazioni varie quanto curate, non appesantendo minimamente la velocità della lotta. Saranno inoltre presenti due nuove tipologie di lotta: la Lotta in Triplo e la Lotta a Rotazione. La lotta in triplo, presente prevalentemente nella versione Bianca, è la naturale evoluzione della Lotta in Doppio introdotta nelle passate generazioni. Questa aggiunge molto tatticismo alle battaglie, a partire dalla posizione da noi scelta per i Pokémon, poiché i mostriciattoli potranno combattere solo con l’avversario di fronte e con quello a lato. Ciò da importanza vitale al Pokémon centrale, che può attaccare tutti, ma nello stesso tempo essere attaccato da tutti. La lotta a rotazione invece, presente nella versione Nera, pone tre Pokémon su di un disco rotante, il quale permette uno scontro “uno contro uno”. Il bello viene quando, prima di un eventuale attacco, noi (così come l’avversario) possiamo ruotare il disco e cambiare il Pokémon attaccante, così da mischiare continuamente le carte in tavola. Chiude la parentesi “Battaglia” il Metrò Lotta, sostituto della precedente Torre Lotta, in cui possiamo dilettarci in tutti gli stili di combattimento sia in single player sia in multiplayer locale e WiFi.


Poké-Tecnica da vendere!


Giunti oramai al termine del ciclo vitale del nostro amato “doppio schermo”, non possiamo che costatare come le migliorie presenti a livello grafico sono ben poca cosa rispetto ai precedenti remake di Oro e Argento. L’aspetto grafico è stato ritoccato e ridefinito per sembrare più bello e colorato che mai, ma i tocchi di classe non mancano. Questi si rivelano in svariate occasioni, ad esempio non appena mettete piede nel nuovo Centro Pokémon il risultato è davvero da restare a bocca aperta. Non anticipiamo nulla per non rovinarvi la sorpresa ma vi assicuriamo che ne resterete estasiati. Il tutto è condito dalle già accennate cut-scene, che impreziosiscono le scene di maggior impatto.
E’ stato inoltre ampliato ulteriormente il concetto di tempo, non più limitato al solo alternarsi di giorno e notte, ma al divenire delle quattro stagioni. Si susseguono infatti la Primavera, l’Estate, l’Autunno e l’Inverno, modificando non solo l’aspetto di Unima (donando una considerevole varietà grafica al titolo), ma anche le abitudini degli stessi Pokémon. Ad esempio sarà possibile scovare Pokémon di ghiaccio nelle stagioni fredde, viceversa quelli di fuoco nelle stagioni calde, e così via. Non mancano effetti grafici di grande impatto, nonché maggior varietà nelle texture, alcune anche ai fini di gameplay. Ci sono ad esempio zone erbose più scure, che segnalano la presenza di più Pokémon selvatici, e quindi una probabilità più alta di una Lotta in Doppio selvatica. Mentre navighiamo a pelo d’acqua, di tanto in tanto si presentano dei piccoli mulinelli che provocano una lotta con un Pokémon particolarmente raro, o delle nuvolette di terriccio nelle grotte.

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Ci sono tuttavia dei piccoli difetti. In Battaglia, ad esempio, se da un lato possiamo godere delle ottime animazioni dei nostri compagni e di movimenti di telecamera d’effetto, dall’altro storciamo il naso per la qualità degli sprite degli stessi, soprattutto quelli in nostro possesso, che appaiono troppo zoomati e sgranati (soprattutto con un DSiXL). Possiamo notare altri piccoli difetti di aliasing durante i nostri pellegrinaggi per Unima.
Il sonoro, oltre a vecchi brani classici della serie, ne presenta molti nuovi composti per l’occasione, che ben si sposano alle varie città o all’atmosfera di alcuni momenti di gioco. Una menzione particolare va fatta ai temi che accompagnano l’entrata in scena e le battaglie contro il Team Plasma. Per il resto, non ce la sentiamo di premiare ulteriormente il comparto sonoro, perché a distanza di ben tre lustri, sentire i Pokémon esprimersi ancora con suoni da simil 8bit è davvero improponibile. Sicuramente ha il suo effetto nostalgia, ma con le tecnologie attuali andrebbe fatto qualcosa di meglio.
Dulcis in fundo, inutile dirvi che, una volta inserita la cartuccia nei vostri fidi DS, non la toglierete per davvero tantissimo tempo. La sola story-line principale vi terrà impegnati per oltre 25/30 ore, ma sarà con l’abnorme Post-Game e lo sconfinato comparto Multiplayer che la longevità complessiva raggiungerà tranquillamente le vette dell’infinito. Questo a patto che la vostra passione per i mostriciattoli tascabili sia abbastanza forte da vincere la noia che potrebbe assalirvi in caso non siate muniti di connessione internet (quindi Multiplayer quasi azzerato), o nel caso siate degli amanti del single player e non sopportiate l’idea che per ottenere tutti i Pokémon e completare ogni cosa al 100% sia necessario una dose massiccia di scambi, eventi e situazioni Multiplayer.

Articolo presente anche nel Blog di PukkaNaraku

COMMENTO FINALE


"Il tanto agognato salto generazione c’è quasi stato con questi Pokémon Versione Nera & Bianca, per gli sconfinati motivi fino ad ora elencati. La formula di gioco ha raggiunto picchi di invidiata bellezza e oramai l’unico motivo di ulteriori remore è una profonda antipatia verso queste simpatiche creaturine, che ammettiamo possano non piacere a tutti. Ma siete avvisati: mai, come in questa generazione, il confine tra “capolavoro” e “giochino per bambini” è così netto e indiscutibile. Rischiate di lasciarvi sfuggire uno degli ultimi validi j-Rpg che il DS potrà offrirci, nonché uno dei più validi e profondi di questa generazione."


Daniele "PukkaNaraku" Puca