Cos’è questo gioco?….. in sostanza è un simulatore di volo che dispone, però, di caratteristiche che lo rendono unico!
Come il suo predecessore riesce nella difficile impresa di rendere la simulazione facile e divertente!!
I simulatori solitamente attirano per la verosimiglianza alla realtà ; purtroppo in molti casi i simulatori sono poco immediati, pieni di funzioni da gestire contemporaneamente ed hanno bisogno di un lungo periodo di allenamento prima di poter essere governati al meglio.
Pilotwings riesce nell’incredibile intento di rendere una simulazione indiscutibilmente credibile, di facile gestione e incredibilmente immediata. Il divertimento poi deriva dalle varie tipologie di missioni che il gioco mette a disposizione.
Nel titolo Nintendo/Paradigm si prevede l’utilizzo di diversi mezzi di volo:
il deltaplano - non ha una qualche forma di spinta artificiale ma si basa tutto sul vento, ecco perché quando si utilizza questo mezzo si dovrà fare particolare attenzione alle correnti d’aria. A mio avviso uno dei più difficili e meno divertenti da gestire.
Il girocottero - un piccolo elicottero (anche se a me da l’impressione che si guidi come un aereo); è più immediato del deltaplano poiché dispone di una spinta “artificiale” data dalle pale.
Il jet pack (il mio preferito) - una specie di cintura con attaccati dei razzi. Molto più influenzabile dal vento rispetto al Girocottero, è comunque immediato e di facile gestione
Le scarpe a molla - si commentano da sole…
Il paracadute - lo scopo di queste prove non sarà solo atterrare, ma anche quello di realizzare quante più “figure” con altri tre paracadutisti. Dopo aver raggiunto una certa quota, si apre il paracadute e si ha la classica discesa.
Il cannone - i concorrenti di questa prova diventano proiettili e si fanno lanciare verso un bersaglio. Nulla di che, ma una buona variante.
Per ogni mezzo vi sono varie missioni sempre più difficili, dislocate su quattro diverse ambientazioni (quattro isole). Alla fine di ogni missione ci viene dato un “punteggio” e a seconda della nostra bravura una medaglia, che va da quella di bronzo a quella d’oro. Ovviamente il massimo è prendere tutte le medaglie d’oro anche se per passare le prove sarà sufficiente il bronzo.
Le varie missioni possono contare su una grande varietà come colpire bersagli, fare foto, atterrare bene o passare attraverso “anelli colorati” disposti in aria. Tutto questo non sarà molto facile perché bisogna tenere d’occhio il vento e le diverse caratteristiche dipendenti dal mezzo che si ha a disposizione.
Rispetto al primo capitolo, questo Pilotwings 64 ha uno stile grafico che si avvicina molto più a quello degli anime giapponesi, in quanto presenta personaggi in stile super deformed. Altra differenza/novità è la possibilità di scegliere chi impersonare tra una scelta di tre coppie di aspiranti piloti. Ogni coppia ha delle sue caratteristiche che vanno ad influenzare ulteriormente il comportamento dei vari veicoli aggiungendo maggiore varietà.
La realizzazione tecnica è sublime, molti poligoni su schermo si associano a tessiture di buona qualità anche se non è rarissimo assistere a fenomeni di bad clipping, con oggetti che compaiono a breve distanza. Anche il sonoro se la cava bene con effetti e musiche nella media.
La giocabilità, anche se molto buona, è purtroppo inferiore al primo Pilotwings. Per quanto i mezzi, in questo capitolo, siano ben realizzati e dal controllo immediato, ho preferito quelli del primo Pilotwings; in particolare al girocottero di Pilotwings 64 preferisco di gran lunga l’aereo di Pilotwings. La longevità è alta grazie alla grande varietà e numero delle missioni e il gioco dispone di un sistema di salvataggio su cartuccia.
Resta comunque uno dei “grandi titoli” per Nintendo 64 e nonostante gli anni passati, conserva ancora la sua originalità, perché pochissimi titoli sono riusciti a conciliare simulazione e divertimento in un modo così perfetto.
Altre immagini: