Pullblox 01Inizio 2012: il 3DS Shop cominicia a mostrare i suoi primi grandi titoli. Se ancora i giochi in download digitale studiati per la prima console portatile veramente tridimensionale della Nintendo ad oggi sono pochini (escludendo, ovviamente, i titoli per DsiWare e classici per Gameboy, ovviamente compatibili col 3DS), alcuni si dimostrano già essere decisamente interessanti.

In questa sede vorrei focalizzarmi sul piccolo, grande Pullblox. Grande perché, per essere un titolo scaricabile, mostra molte caratteristiche che sfruttano benone le potenzialità del 3DS. Gli sviluppatori sono i ragazzi di Intelligent Systems, che hanno già dimostrato la loro perizia sui portatili Nintendo con, ad esempio, la serie di Fire Emblem, Wario Ware e, soprattutto per me, Advance Wars, ma senza dimenticare i vari Paper Mario usciti su console fissa. Pullbox costa 6 euro e Il prezzo, lo ammetto, mi ha influenzato, per il fatto che io non apprezzo i puzzle game, gli sportivi e i simulatori. Datemi tutto, ma non giochi appartenenti a tali categorie. Non a caso, però, sto parlando di Pullblox: dietro una facciata che può ricordare un classico platform, in pochi istanti si comprende che le meccaniche vertono sulla risoluzione di livelli sempre più diabolici. Le piattaforme certo ci sono ed abbiamo una mascotte (un po’ generica) e uno stile grafico che mi ha ricordato addirittura Super Mario 3D Land, colorato e morbido, ma solido e dotato di un’ottima fisica. Il nostro scopo è quello di salvare, per ogni stage, un bambino del villaggio. E i quadri sono tanti, oltre 250 nel solo gioco base. Già, perché è possibile scaricare altri livelli da Internet, creati da amici o semplicemente letti tramite QR Code da Internet.

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Pullblox:è un puzzle senza fronzoli, con una trama ridotta all’osso, in cui la differenza è data proprio dalle meccaniche di gioco. Gli stage si sviluppano prevalentemente in verticale con una parete di blocchi di diverse forme e colori, che dobbiamo spingere verso di noi (anche tirandoli lateralmente) per poter avanzare nella nostra scalata. Possiamo estrarre ogni gruppo di blocchi fino a tre volte, se ne avremo lo spazio, saltellare, tirare blocchi e salire sempre più, fino a liberare un bimbo rimasto intrappolato, proprio in uno dei blocchi posti il più in alto possibile. Ma arrivarci è difficile e già dopo una trentina di livelli si inizia a non raccapezzarcisi più alla prima occhiata, portando ogni quadro a durare ben più dei classici due minuti. L’effetto 3D, inoltre, è davvero ben implementato e non parlo solo della gradevolezza dell’effetto, che può essere efficace o meno, ma non sempre rilevante ai fini di un gioco. Ad oggi l’effetto 3D è sempre stato meglio implementato nei giochi della nuova portatile Nintendo, ma per quando gradevole, non era che un “di più”. Anche gli ultimi Mario, Zelda e Resident Evil, che hanno sfruttato egregiamente il 3D, hanno fatto sì che trascorressi più tempo col 3D attivato che viceversa. Ma questo effetto grafico non aveva ancora influito in un gioco quanto ha fatto, a mio parere, questo Pullblox. In un simile puzzle, il 3D modifica anche il punto di vista e spesso dà una mano nella risoluzione di qualche livello.

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Proseguendo nei livelli, vengono introdotte nuove caratteristiche, ovvero tubi di teletrasporto che ci porteranno in punti predefiniti da una parte all’altra del livello ed icone che permetteranno l’estensione di determinati blocchi. Non mancano la possibilità di portare indietro il tempo (per correggere un salto scorretto o un blocco tirato per sbaglio qualche decina di secondi prima) ed un pulsantone alla base del livello che permette un reset di quanto fatto fino a quel momento, in caso si dovesse essere proprio bloccati. E capiterà spesso di abusarne. Un puzzle condito da elementi platform in maniera quasi vecchio stile, dove il punto di forza, dopo le meccaniche, non può non risiedere nella qualità dei singoli quadri. E dopo i tutorial notiamo la perizia certosina infusa in ogni schema. Proposti a livello di difficoltà ovviamente crescente, il gioco alterna schemi astratti puramente diabolici ad altri raffiguranti oggetti comuni od alcune classiche icone della storia Nintendo. Questo ultimo tema in particolare è quello più gettonato per quanto riguarda i livelli creati dagli utenti che possiamo trovare in Rete, o che possiamo costruire anche noi, grazie ad un editor completo e di comodo utilizzo. Ma per dei livelli originali o complicati dovrete dedicare alcuni minuti.

In apertura ho accennato alla mia disaffezione per certi generi ed il puzzle rientra tra questi. Un po’ per la commistione col genere platform, un po’ per l’idea e lo stile di Pullblox, un po’ anche per il prezzo più che abbordabile, mi sono lasciato prendere dal gioco. Ho sentito la spinta a proseguire anche dopo decine di minuti di tentativi a vuoto. Decine di minuti che servono però a prendere confidenza col livello e proseguire sempre più rapidamente, fino a chiedersi come sia stato possibile averci perso così tanto tempo in precedenza. Questo me lo son chiesto io, ma non è solo dovuto alla mia poca esperienza coi puzzle. Ovviamente c’è una grande soddisfazione nel completare ogni quadro, dopo tanta sofferenza. Quando arrivi in vetta, si prova un senso d’appagamento indescrivibile.

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È uno di quei giochi che risulta più difficile da spiegare che da giocare, spero che questa descrizione sia riuscita a illustrare le meccaniche di gioco. Un puzzle che può prendere anche chi non ama i puzzle. La prova? Pensare, fuori dal gioco, ad estrarre i blocchi nell’aria e questo non mi capitava dall’ultimo Tetris che ho giocato (per la cronaca, Tetris DS, ma ne è già uscita una nuova incarnazione per 3DS).
Forse, se avete passato delle giornate sul capolavoro sopraccitato, converrete con me: nelle giornate condite da lunghe sessioni di gioco capita di immaginarsi la caduta dei tetramini anche in svariate situazioni (se è capitato solo a me, allora dovrò preoccuparmi!).
Ecco, con Pullbox, ogni tanto penso a come risolvere un quadro particolarmente ostico anche mentre penso ad altro. Una lunga digressione, ma dovevo descrivere l’impatto che questo titolo, solo apparentemente minore, mi ha dato.


Trailer


COMMENTO FINALE


"Se un minimo apprezzate il genere puzzle-platform, di cui questo Pullblox è un esponente davvero notevole, credetemi: perderete moltissime pause pranzo per la solita “partitina e poi smetto”. Se non apprezzate il genere... magari vi capiterà ugualmente! La Intelligent Systems, con la serie Advance Wars, ha fatto sì che io apprezzassi anche gli strategici. Dietro uno stile cartoonoso è nascosta tanta sostanza. Un’accessibilità che racchiude una profondità invidiabile capace di scardinare i preconcetti che a volte formula un giocatore anche di buona esperienza. Questo è valso per Advance Wars ed ora è accaduto anche con Pullblox, un titolo che non posso non consigliare a chiunque abbia un Nintendo 3DS connesso alla Rete. E sarà difficile abbandonarlo presto, data la mole già enorme di nuovi quadri scaricabili liberamente tramite i codici QR da Internet, oltre al gran numero di livelli già presenti nel gioco."