Questo Clu Clu Land non è un videogioco molto conosciuto anche se gli amatori e i collezionisti del settore lo conoscono bene. Il titolo in questione ha una fortissima caratterizzazione “da coin-op primi anni ‘80” che fa impazzire tutti i retrogamer degni di questo appellativo. I toni delle musichette, gli effetti sonori, la grafica essenziale ma funzionale, l’immediatezza e la giocabilità spensierata ne fanno un titolo ambito forse solo da una certa fascia di intenditori.
Analizzando la dinamica di gioco salta immediatamente all’occhio l’essenzialità del prodotto. Tutti i livelli si presentano come schermate fisse dallo sfondo nero e dai bordi colorati. Sullo sfondo nero sono disegnati dei “tondini” che io chiamerò pali. Bubbles si muove autonomamente in una direzione (non è possibile rimanere fermi) e per cambiare direzione deve ruotare attorno ad un palo per poi lasciarlo una volta raggiunta la direzione desiderata. Per scegliere il palo più idoneo bisogna agire sul pad direzionale del controller. L’oro viene trovato semplicemente muovendosi: in poche parole, i lingotti sono nascosti ed invisibili ma basterà transitare in prossimità di uno di essi per far si che lo stesso diventi visibile. Oltre a ciò possono comparire frutti che regalano punti o orologi che aumentano il tempo limite a disposizione per terminare uno schema.
Ad ostacolare il nostro compito ci sono gli ovvi nemici, ai quali basta toccarci per spedirci al creatore. Per togliere di mezzo questi scocciatori è sufficiente stordirli con le “onde” e, successivamente, spiaccicarli contro il muro. Questa tattica permetterà solamente di avere un attimo di sollievo, poiché nuovi nemici arriveranno in men che non si dica, generati dagli appositi elementi sparsi sullo scenario di gioco. A fornire un minimo di varietà arrivano gli elastici che possono essere presenti fin da subito o comparire all’improvviso; come il suggerisce il nome stesso, questi oggetti rispediscono indietro lo sprite principale.
La linearità e la semplicità non devono però trarre in inganno. Clu Clu Land trae certamente moltissima parte del suo divertimento dallo sforzo a cui sottopone i riflessi dei giocatori ma è anche contraddistinto da un’apprezzabile necessità di strategia, soprattutto nei livelli avanzati. Il gioco dispone anche di una graditissima modalità a due giocatori.
La longevità è garantita da un buon numero di stage, mentre la rigiocabilità non è supportata da nulla di concreto.
Lo stile grafico adottato dai programmatori è divertente e simpatico, in più i vari blocchi d’oro formano sempre qualche disegno: un sottomarino, un orso, un fungo……
Tecnicamente, come già accennato, ci troviamo di fronte a quanto di più essenziale possa esserci, sia sul piano grafico che sonoro. Da notare comunque la mancanza di difetti o bug.
La grande atmosfera variopinta di ricordi e la semplicità affogata in un cuore di strategia sono ingredienti di una buona ricetta.
Concludendo, un prodotto molto ben realizzato ma che, data la sua ripetitività, non è per tutti.
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