I programmatori decisero di non creare una conversione fedele al coin-op ma di realizzare vera e propria reinterpretazione, peraltro ben riuscita.
La storia è sempre la stessa: impersonando uno dei tre personaggi selezionabili (Haggar – fortissimo ma lento, Cody equilibrato, Guy velocissimo ma debole) ci si mette alla ricerca dei cattivi della Mad Gear Gang che hanno rapito la figlia di Haggar
Personaggi e avversari hanno subito un ridimensionamento, risultando ora più piccoli, ma hanno anche acquisito uno spassosissimo stile super deformed!
La giocabilità presente in Mighty Final Fight è decisamente elevata, merito degli ottimi controlli, della risposta ai comandi immediata e dell’assenza nel gioco di situazioni in cui è impossibile difendersi, come succedeva in molti picchiaduro anni ’90. In questi particolari beat'em up a scorrimento, il personaggio guidato dal giocatore veniva sempre accerchiato da vari avversari contemporaneamente, rendendo impossibile difendersi da più di un attacco.
Fortunatamente non è il caso di questo Mighty Final Fight, primo perché le situazioni del genere sono davvero limitate, secondo perché quando capitano il nostro personaggio può contare su una mossa che colpisce tutti gli avversari che ha intorno oppure può prendere un nemico e scagliarlo nella direzione desiderata (eventualmente su un altro avversario). Le mosse eseguibili sono più o meno le stesse dell’arcade, risultando sufficientemente varie. La novità più interessante, rispetto al coin-op, è l’aggiunta di una barra di esperienza: proprio come negli Rpg, i punti esperienza vengono dati ad ogni nemico ucciso, potenziando il nostro alter ego.
Come in tutti i migliori picchiaduro ogni nemico a un suo specifico stile di attacco e alla fine di ogni livello vi è un boss pronto a prenderci a mazzate.
Le note negative arrivano quando si cerca di giocare in due; non è possibile!
Peccato perché sarebbe stata una caratteristica davvero gradita.
Oltre a ciò, si può contare su cinque livelli solamente, che uniti ad una difficoltà “media”, non permettono alla longevità di elevarsi allo stesso livello della giocabilità.
Malauguratamente sono assenti sassi, bidoni e quant’altro da lanciare addosso ai nemici; quasi totalmente assenti anche elementi distruttibili come le cabine telefoniche di Street Of Rage o le Pile di gomme dello stesso Final Fight; le uniche armi “opzionali” sono coltelli (lasciati cadere da alcuni avversari) e stellette ninja (contenute in barili da prendere a pugni in rare situazioni bonus).
La realizzazione grafica è molto buona ma gli sprite risentono di un frequente flickerio, in più il numero degli stessi su schermo non supera mai le tre unità.
Il sonoro risulta ben realizzato per gli effetti e decisamente anonimo per quanto riguarda le musiche di accompagnamento (ho gradito solo quella del quinto livello).
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