Cari ricordi, quelli che ho di Luigi's Mansion. Ricordi che riportano al primo "vero" acquisto sudato di un ragazzino. All'approccio con quella grande console che è il GameCube, al suo controller (il migliore mai maneggiato dal sottoscritto). Hardware a parte, LM di suo è per me un cult. Potrebbe trattarsi di semplice valore affettivo, quindi qualcosa di soggettivo. Infatti. Ma per destare dei buoni ricordi delle qualità oggettive dovrà pure averle, no?
La premessa narrativa è semplice, trattandosi di un gioco della famiglia Mario: Luigi ha vinto una intera casa, deve solo recarsi sul posto e prenderne possesso. Ma l'idraulico in verde scoprirà ben presto (beh, già nell'atrio di ingresso) che la magione è infestata dai fantasmi!Proprio il nome del protagonista è, invece, il particolare, che non è Mario; spettò quindi al fratello minore l'onore di aprire le danze sulla cubica console Nintendo. Forse è la natura del gioco ad aver fatto preferire Luigi agli sviluppatori, in quanto Mario è sinonimo di platform. Ma avanzando nell'esplorazione, ci si accorge che l'eroe Nintendo per antonomasia magari in quella villa ci è passato prima di Luigi.
Ma Luigi's Mansion che gioco è? è un "survival horror con aspirapolvere" (!?). Insomma, lo scopo è esplorare le stanze sparse nei tre piani più tetto e scantinati, facendosi strada tra le orde di ectoplasmi. Di horror, in realtà, c'è soltanto lo scherzoso nome dell'utile stumento che Luigi porta sempre in mano, il Game Boy Horror, parodia del Color. Anche se il protagonista dà segni di spavento i fantasmi sono tutti buffi e colorati, tutt'al più suscitano due risate.
Niente salti allora; si diceva dell'aspirapolvere. All'inizio della sua avventura Luigi conosce il professor Strambic, il quale si dichiara studioso dei fenomeni spettrali in atto nella magione. Questo ci fornisce, oltre al già citato Game Boy Horror (mappa, radar, archivio e semplice scanner), il poliedrico aspirapolvere Poltergust 3000 per catturare i fantasmi. Ma viene buono anche per spostare oggetti, raccogliere soldi, oppure per sparare fuoco, acqua o ghiaccio una volta caricato con gli spiritelli elementali appositi.
Ai normali fantasmi se ne affiancano alcuni speciali, che rappresentano i precedenti inquilini, sono più difficili da catturare e una volta presi vengono passati da Strambic nel "ritrattificatore" per renderli dei bellissimi quadri da ammirare nell'apposita galleria! Inoltre, ad un certo punto, appaiono i Boo, guidati dal loro re. Il progresso nel gioco è segnato grossomodo da due o tre fantasmi più impegnativi, che possono essere considerati dei boss. Non è necessario visitare ogni stanza o catturare tutti i fantasmi speciali per finire Luigi's Mansion.
All'esplorazione atta a finire il gioco, si unisce la raccolta dei soldi; tra monete, banconote, lingotti, pietre preziose e perle ce n'è un'infinità e la sfida più impegnativa probabilmente è proprio quella di trovare i modi per raccoglierne tanti da ottenere... la ricompensa migliore alla fine. Ma non prima di aver riaffrontato il tutto in versione mirror, ogni cosa invertita e difficoltà maggiore.
Luigi's Mansion sarebbe un simpatico gioco e niente più se non fosse per l'ottima atmosfera che Nintendo è riuscita a creare. La casa è piena di particolari, realizzata bene, considerando che questo è il primo lavoro per GameCube. Proprio per questo è encomiabile la mappatura dei comandi, la quale offre una panoramica sulle possibilità del nuovo controller, in particolare sui grilletti (L e R) analogici coi quali si controlla l'aspirapolvere.
Luigi e tutto il cast sono divertenti, con il protagonista che riesce ad esprimere le sue emozioni a seconda di come è la situazione. Spassosissimo sentirlo chiamare "Maaariooo", il tono cambia se la zona in cui si trova non è ancora stata ripulita dai fantasmi. In più, dimostrando di essere rilassato, in queste aree bonificate e ridate alla luce, Luigi fischietta accompagnando la musica di sottofondo. Invece, se ancora ci sono nemici, non fa altro che canticchiare la musica in evidente panico nervoso.
Un richiamo al mondo Nintendo brillantissimo è la stanza della musica, con quesito a tema Mario finale.
Sono i particolari a rendere questo gioco importante. Non tanto per qualche qualità molto sviluppata, quanto per riuscire ad essere fino alla fine, ma anche oltre, godibile, fresco come appena iniziato. E' un esperienza che scorre liscia.
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