L'uomo pipistrello, come da copione, vanta innumerevoli videogiochi che, come era lecito immaginare, sono perlopiù tie-in di pellicole cinematografiche ed il loro livello, è sempre stato parecchio altalenante. Tuttavia, Batman: Rise Of Sin Tzu appartiene ad un'altra tipologia. Esso, infatti, oltre ad essere stato “pubblicizzato” con un apposito albo a fumetti, introduce nel già ampio universo DC un nuovo nemico dell'ordine pubblico: l'orientale Sin Tzu (ideato dall'arcinoto disegnatore Jim Lee). Il diabolico uomo dagli occhi a mandorla, infatti, brama il dominio sull'intera città e per ottenerlo è disposto a tutto. In primis, però, deve sbarazzarsi dell'uomo pipistrello e per riuscirci si avvarrà dell'aiuto di ben tre volti noti della malavita “locale”:Scarecrow, Clayface e Bane.
Riuscirà il nostro eroe a salvare i civili e a riportare l'ordine nella sua amata città?
Molte persone di primo acchito potrebbero pensare che, non essendo un titolo creato appositamente per sfruttare il successo dei film e notando l'ambizioso progetto pubblicitario, esso sia un gioco ben fatto, ma non è assolutamente così. Infatti, a conferma di quanto detto e per sottolineare il fallimento che questo titolo ha conosciuto, il nuovo “villain” non verrà mai più usato in nessuno altro numero o episodio trasmesso in TV.
Il gioco è un beat’em up 3D “vecchia scuola” che ricorda molto con la grafica la prima storica serie animata degli anni '90 e i primi due film con la regia di Tim Burton dove prevale una tangibile atmosfera cupa. Sebbene la sensazione iniziale sia stata abbastanza buona (impersonare il mascherato alter-ego di Bruce Wayne fa sempre un certo effetto) essa svanisce subito dopo aver sconfitto il primo boss: tutto il gioco, infatti, è praticamente uguale ed il gameplay è monotono fino all'inverosimile. Esso può essere riassunto in questo modo: nei primi stage di ogni livello bisogna liberare i civili o disinnescare le bombe entro un tempo limite esiguo, percorrendo lineari livelli che lasciano ben poco alla libertà d'azione e potendo contare su un arsenale limitato e su una piccolissima interazione con gli oggetti circostanti e poi, nell'ultimo, sconfiggere il cattivone finale di turno. Altro aspetto negativo riscontrato è la difficoltà: troppo complicato per il target indicato dal PEGI 3+. Nessun bambino riuscirebbe a finire il primo livello! Inoltre, l'unico modo che si ha per completare il gioco è quello di rinunciare ad ogni combo e contare solo sul pugno e sul calcio di base, in quanto ogni altra combinazione di tasti vi rallenterebbe facilitando i nemici che dopo avervi circondato ridurrebbero la vostra vita a zero in pochi secondi.
Oltre a ciò, è da segnalare la scarsissima varietà dei nemici: essi, pur essendo differenziati per ogni tipologia di boss al fine di rappresentarlo al meglio (es. lo Spaventapasseri ha i nemici mascherati da Halloween, Clayface ha i mostri di fango, Bane ha gli scagnozzi palestrati e imbottiti di steroidi e via dicendo), sono tutti identici e le uniche cose che li differenziano sono le texture in quanto gli attacchi rimangono uguali per quasi tutti.
Piacevole sorpresa sono state invece le musiche che, grazie a tonalità particolarmente rock, si integravano bene con l'azione e non erano ne stressanti o ripetitive .
Come ogni picchiaduro che si rispetti, Batman: Rise of Sin Tzu dispone di una modalità multiplayer che ne fa aumentare in maniera esponenziale il divertimento: affiancare a Batman la sua storica spalla Robin comandata da un fedele amico non ha prezzo e facilita il gioco notevolmente. Malgrado ciò, mi lascia di nuovo spiacevolmente sorpreso il fatto che, pur essendo ben quattro i personaggi effettivamente giocabili sin dal principio (Batman, Batgirl, Robin, Nightwing), la modalità multi-giocatore supporti solo due giocatori simultanei e non tutta la bat-squadra al completo.
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