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ID: 250532...Blu, le mille bolle blu... Blu, le vedo intorno a me, blu, che volano e volano e volano, vedo le mille bolle blu e vanno leggere, vanno si rincorrono, salgono e scendono per il ciel...

Difficilmente la canzone di Mina del 1961 può aver ispirato uno dei più celebri coin op degli anni Ottanta, ma di certo “l’ispirazione” della Taito nel crearlo era altissima. Ad ogni nuova generazione è possibile ritrovare commercializzato il titolo originale con poche aggiunte ed orpelli. Questo non fa altro che confermarne la assoluta validità ludica e concettuale.

La Struttura ludica tra antico e moderno

L’anno di nascita di uno dei più grandi classici della Taito è il 1986, anno di grazia per il settore del videogame, in cui nascono molti titoli rimasti poi nell’immaginario collettivo: Metroid, Legend of Zelda, Castlevania, etc. La cartuccia ci presenta entrambe le versioni del platform a schermata fissa, dando la stessa dignità all’originale e al suo sobrio remake. Lo scopo del gioco è riuscire a superare i ben 100 livelli che diventano progressivamente più complessi. All’inizio si tratta di affrontare solo tre nemici poco aggressivi in uno stage molto lineare, andando avanti si acquisiranno nuove tecniche, come il salto sulla bolla, necessario per raggiungere piattaforme elevate. La lieve componente strategica non prevarrà mai sul lato action su cui il titolo fa leva. La tecnica base consiste nello sparare la bolla addosso al nemico, intrappolarlo e farlo in seguito esplodere per eliminarlo dallo schermo, questa azione va fatta saltando di piattaforma in piattaforma, tenendo d’occhio tutti i nemici presenti che potrebbero attaccarci all’improvviso. Il classico ed il remake presentano entrambi una selezione degli stage già completati, dando la possibilità, inedita ovviamente nel cabinato originale, di poter rigiocare un singolo quadro che ci è rimasto particolarmente a cuore, anche solo per allenarci e migliorare le nostre tecniche d’attacco o di difesa. I bonus sono moltissimi: banane, caramelle, meloni e una grande quantità di frutti, a cui vanno aggiunti degli item speciali che danno poteri a tempo o permanenti, come ad esempio la piccola croce rossa che dona una fiammata degna di un vero drago! Utilissime sono inoltre le bolle speciali, che possono contenere ad esempio fulmini o cascate d’acqua con cui colpire i nemici, le bolle fire, con cui incendiare il pavimento e abbrustolire di conseguenza chiunque vi cammini sopra. Citazione a parte meritano le bolle con le lettere E X T E N D che raccolte tutte insieme regalano una graditissima sorpresa...

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Bolle Classiche

Pochissimi Kilobyte possono racchiudere la perfezione? In questo pochissimo spazio fisico è nascosto un intero universo, composto da idee stilistiche e ludiche molto innovative. Chi ha sviscerato il classico per oltre venti anni, conoscerà oramai a memoria ogni livello, ogni singolo pattern di movimento e segreto, ma per chi non ha avuto la fortuna di essere presente durante il boom nelle sale giochi di Bubble Bobble bisogna spiegare la storia del gioco. La trama è semplicissima, due draghetti di nome Bub & Bob si avventurano in un sotterraneo irto di pericoli per poter salvare le proprie fidanzate, rapite dal malvagio boss del gioco, il barone Von Blubba, un espediente semplice e molto utilizzato dai videogiochi negli anni Ottanta. Giunti al quindicesimo livello saremo spronati dalle donzelle che ci chiederanno aiuto mentre viaggiano verso la profondità più remota della terra, costrette dai loro rapitori. Perché i protagonisti abbiano assunto le sembianze di rettili va spiegato con un sortilegio e finendo il gioco riprenderanno il loro aspetto umano. Graficamente, il titolo appartiene di diritto al filone dei giochi dalla grafica carina e girl-oriented di cui la Taito è sempre stata un’accesa sostenitrice. I nemici saranno sempre più simpatici che minacciosi, eccetto forse lo spettro immortale del barone che ci insegue implacabile quando indugiamo troppo su un livello e facciamo passare troppo tempo. Numerosissimi i nemici, molti dei quali celebrati dal puzzle game successore del titolo originale, Puzzle Bobble. Tra i più famosi ricordiamo il letale fantasmino spara rocce, il Blubba semplice, un balenottero stilizzato davvero molto ostile, che in un livello diventa gigantesco e minaccia una delle fidanzatine! Notevoli anche i nemici a molla e il robottino Benzo. Indimenticabili gli schermi tematici, come quello con la scritta Pop Corn e una pentola stilizzata, oppure La citazione del 63mo livello riguardante gli invasori di Space Invaders, che ci bombarderanno di raggi dall’alto come nel celebre sparatutto Taito.
Graficamente, il titolo Taito già nel 1986 era perfetto nella sua semplicità, ma volutamente statico e squadrato, i titoli contemporanei avevano già raggiunto livelli molto più alti ed evoluti, ma qui si punta tutto sulla giocabilità estrema, simbolo stesso del videogiocare puro e semplice, che diverte e non fa mai abbandonare lo schermo. Se c'è un gioco per cui è adatto il termine inglese “Addictive”, ovvero grande assuefazione, questo è Bubble Bobble.
Una curiosità: in alcuni livelli, tuttora sono nascosti loghi e sigle legati alla genesi del titolo, nei livelli 29 e 43 c'e' un rimando ad un padre spirituale del titolo, Chack'n Pop, sempre della Taito. In altri posti, oscuri riferimenti ai nomi dei programmatori, ad esempio nello schermo dei puteggi massimi c'e' MTJ, che sta per Fukio MiTsuJi, creatore del gioco. A volte si trovano anche richiami occulti alla Commodore, di cui i programmatori erano dichiarati fans, e altri messaggi misteriosi e mai spiegati.

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Bolle Moderne

Il remake proposto da Taito fa della semplicità il suo più grande valore, non ci sono stati rimaneggiamenti o cambi drastici alla programmazione originale che avrebbero snaturato l’esperienza. Pochi i punti su cui si basa il rifacimento, principalmente concentrati sul comparto grafico. Il sonoro ha dalla sua solo un remix della musica originale e l'aggiunta di alcune vocine. Si poteva fare molto di più: come in Bubble Bobble Old, una sola musica può, per quanto gradevole, venire a noia se ripetuta per tutti gli stage. La cosmesi generale non viene assolutamente stravolta, cercando anzi di concentrarsi su pochi upgrade ridisegnati senza voler stravolgere il titolo o rovinarne la grande giocabilità. Molto gradita la possibilità di avere vite infinite che permette di poter completare il titolo, mantenendo il livello di sfida al pari del titolo originale. Il salvataggio di livelli e record di punti raggiunti spinge sempre a migliorare i propri traguardi. Poche variazioni nei singoli stage, spesso solo uno sfondo in stile 16 bit, carte da gioco aggiunte nel livello del grosso cuore e via dicendo. Ai cento livelli originali si aggiungono i cento livelli New, che pur restando fedeli alla tradizione, non mancheranno di appassionare. La scelta di optare per un soft-remake del grande classico è ottima, ed il risultato finale è davvero buono.

L’angolo del collezionista

Una delle novità più interessanti implementate riguarda la presenza di un catalogo denominato “Item Library”, simile ai bestiari presenti negli RPG per catalogare i nemici. Questa semplice trovata incrementa molto il fattore rigiocabilità. Dopo aver completato tutti gli stage, verrà voglia di rigiocarli solamente per poter trovare tutti i bonus, siano essi frutti, patatine fritte, hamburger, fette di torta, diamanti o gadget vari e completare così questo album delle figurine virtuale.

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Insert coin(s) for two players

Una feature interessantissima dell’edizione GBA è quella di poter collegare due Advance con il cavo link e poter giocare contemporaneamente su schermo, aiutandosi a vicenda durante la partita, come nel coin op. Nella prima stampa della cartuccia, tra l’altro, il distributore, Empire interactive, ha deciso di includere il cavo nella confezione. Purtroppo non è stata implementata la possibilità di giocare in due sul Game Boy Player, che permette di giocare a tutto schermo sul televisore. Affrontare il gioco sulla periferica del Gamecube è consigliato per godere appieno del titolo. Bubble Bobble, infatti, ha adottato lo stesso stratagemma di molti altri titoli in cui lo schermo del portatile risultava troppo piccolo, un leggero zoom progettato apposta, che in parte risolve la visibilità degli sprite durante il gioco, ma ne falsa completamente il gameplay originale. Molti nemici ci risulteranno invisibili nella modalità zoom, facendoci spesso perdere.

Localizzazione

Il gioco presenta la lingua italiana nei punti fondamentali, come ad esempio nella schermata di selezione dei due giochi, la grafica dei livelli non è stata alterata, anche perchè ufficialmente Taito ha dichiarato di aver perso i codici sorgente del titolo originale nel 1996.

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Reperibilità

Primo Bubble Bobble uscito nel nuovo millennio, Old & New rappresenta una delle migliori incarnazioni portatili. La cartuccia per GBA è abbastanza rara ma il classico da sala giochi è disponibile per quasi tutte le piattaforme e si ripresenta periodicamente in collezioni dedicate al retrogame, remake o riedizioni, realizzati in modo alterno. Tra i titoli ricordiamo quello per la prima Playstation, che fece scalpore perchè ripubblicato dieci anni dopo pari pari al coin op, e l’ottimo Bubble Symphony per il Sega Saturn. Un arcade perfect è presente nella Taito Legends per PS2. I recenti Double Shot e Revolution per DS o Evolution per PSP sono di certo al di sotto delle aspettative.

Una bolla è per sempre

State ancora leggendo? Correte a giocare uno dei titoli simbolo dei videogiochi… appena apparirà la scritta non riuscirete più a smettere di giocare.
Now it is the beginning of a fantastic story! Let us make a journey to the cave of monsters! Good luck!

COMMENTO FINALE


"Siamo di fronte ad uno dei migliori giochi classici mai concepiti, la semplicità e l’immediatezza di fondo del gameplay nascondono in realtà una profondità insospettabile, fatta di mille trovate e trucchi, per una guerra all’ultima bolla. Grafica e sonoro sono gradevolissimi ancora oggi, ed il remake allegato rappresenta la ciliegina sulla torta. Un gioco da avere per forza, non ci sono scuse!"