La popolarità indiscussa di Jackie Chan nel continente asiatico ha fatto sì che gli fosse dedicato questo videogioco che, comunque, non fosse per il titolo e la vaga rassomiglianza dello sprite principale all'attore, rimane un platform del tutto generico in cui l'eroe di turno deve liberare la sorella dalle grinfie di uno stregone inseguendolo per scenari basati sulla Cina antica.
Come è ovvio, il Jackie super deformed che controlliamo usa calci e pugni (completi di grida appropriate) per sbarazzarsi dei nemici che gli si parano davanti: non è in grado però di esibirsi nel kung fu del titolo, almeno finché non incontra delle innocue ranocchie. Prendendo a botte queste, nella maggior parte dei casi esse rilasciano delle icone ciascuna collegata a una mossa speciale, eseguibile un numero limitato di volte con la combinazione su + tasto d'attacco. Queste mosse (es. calci rotanti e via dicendo) servono giusto come colpi più potenti rispetto al normale, ma non cambia nulla usarne un tipo rispetto ad un altro, data la natura platform e non picchiaduristica del gioco. Jackie ha però un altro asso nella manica: una piccola onda d'energia, caricabile tenendo premuto il tasto d'attacco ed eseguibile per un massimo di 5 volte.
Jackie è in possesso di una sola vita, ma può continuare la partita un certo numero di volte: è possibile aumentare i continue (così come recuperare punti vita e "onde energetiche") partecipando ad alcuni minigiochi. Ogni volta che si sente il tintinnare di una campanella durante un livello bisogna colpire l'aria nei dintorni fino a che il suddetto campanellino non salta fuori. Una volta raccolto questo parte una mini-sequenza con Jackie che ascende al cielo assieme all'anziano maestro e il minigioco può iniziare. Ce ne sono di vari tipi, tutti abbastanza dementi come quello in cui bisogna schiacciare dei funghi spostando a calci e pugni dei pietroni sopra di essi, o quello in cui è necessario colpire dei pesci che cadono giù da una cascatella.
Tutti questi elementi sono stati ripresi pari pari dalla versione NES, così come lo stile grafico dei livelli. Mentre però la versione per l'8-bit Nintendo era esageratamente facile da portare a termine, al punto da arrivare poco prima dello scontro finale senza mai aver usato continue, la conversione PCE cambia le carte in tavola: i nemici sono più aggressivi, più numerosi, ne sono stati aggiunti nuovi tipi più insidiosi, tra cui uno scontro con un boss di metà livello assente in precedenza, e il pattern d'attacco di alcuni nemici è stato variato per rendere le sfide più letali e interessanti. Inoltre il quantitativo di bonus ottenibili è stato ridotto drasticamente, per esempio ora non tutti i nemici uccisi rilasciano sfere magiche, le quali devono essere raccolte in numero di 100 e non più 50 per ottenere un'ulteriore continue. Gli stage, tuttavia, rimangono com'erano in origine, tirati per le lunghe e monotoni, generalmente del tipo "avanza verso destra/ammazza tutti", con qualche diversivo rappresentato da sequenze di risalita piattaforme o in cui bisogna saltare con precisione da un guscio fluttuante all'altro.
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