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Paranoia (Psychosis) - PC Engine
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- Pubblicato: 18-01-2010, 19:34
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Paranoia (Psychosis)
Mai titolo fu più azzeccato per questo gioco, uno dei piu strani sparatutto a scorrimento orizzontale che possiate trovare, sia per PC Engine sia per altre consolle di quel periodo. Paranoia (o Psychosis) non aggiunge praticamente nulla di nuovo al genere degli sparatutto, con la navicella che distrugge le flotte dei nemici, raccoglie i potenziamenti colorati che gli danno velocità, i proiettili a onda o laterali e la barriera per proteggersi, fa punti, distrugge il boss di fine livello che riempie in altezza quasi tutto lo schermo... è un gioco molto canonico nel suo stile, forse troppo, può ricordare un R-Type ma senza quel feeling e quell'ambientazione da anime fantascientifico, ancora un Gradius senza i mille potenziamenti e soprattutto senza i soffitti uguali ai pavimenti. Eppure... dopo aver premuto “run” ecco la statica in stile televisione senza segnale che fa da aprirista a ogni livello, o causa, come vengono chiamati,ed ecco le reazioni che credo molti hanno avuto dopo aver dato un sguardo alla schermata iniziale molto povera. Una navicella con le parti in costante rotazione vola sopra una spiaggia che sembra uscita da un altro mondo o da un quadro di Magritte o Dalì: tentacoli all'orizzonte del mare, pavimenti che racchiudono tubi... ecco i primi nemici! Sembrano spermatozoi col glande! Dico sul serio! Ed hanno anche la faccia che gli compare mentre sparano le classiche palline da evitare rigorosamente! Non è finita... Una specie di bruco rosa, inoffensivo, cammina nel basso delloschermo, arrivano due ragni neri e si accoppiano... Ottimo! Cosa ci riserverà il resto del livello?Colonne di pietra che scendono e catene di nemici a forma di larva da abbattere, catene di navicelle sempre da distruggere per raccogliere il potenziamento che lasciano, il fondale di gioco che muta con gli elementi in primo piano e dà quella strana sensazione di non lasciare intendere come andrà a finire, il bizzarro boss di fine livello, un ciclone con un occhio da colpire... Una volta abbattuto il boss e una volta che lo schermo si dissolve per far comparire la tipica schermata "stage clear", ecco la nuova sorpresa: un alieno ci manda a quel paese con tanto di dito medio! Non capita spesso neanche nei giochi d'adesso di vedere certe cose, figuriamoci nel 1990! I livelli si susseguono tutti con una tematica precisa: il secondo livello ha come nemici dei molluschi in conchiglia, muri e intercapedini contro cui non andare assolutamente a sbattere; il terzo prende ispirazione dal folklore giapponese con tanto di boss volpe a nove code (no, niente Naruto), il quarto si rifà a quello indiano e così via, a ogni fine livello veniamo allegramente mandati a fan cu**dal solito alieno fino alla fine del gioco in cui non succede proprio nulla di nulla. Come già accennato il sistema di gioco è molto classico: spara ed evita i colpi, un minimo di strategia sta nel memorizzare gli attacchi nemici e il saper sfruttare il guadagno delle sfere colorate con dentro varie lettere che aggiungono due supporti mobili alla nostra navicella. I due supporti possono essere cambiati di posizione a seconda dell'esigenza e soprattuto a seconda del power-up che si ottiene, se funziona come arma di offesa o se è il campo di forza che ci protegge dagli attacchi ed eventualmente può danneggiare i nemici, quest'ultimo molto utile anche come arma d'attacco ravvicinato.
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#1Ospite ha commentato12-10-2010, 19:09Modifica di un commento.uno shup di media senza infamia e senza lode..e che fa la vita da mediano come dice ligabue
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uno dei tanto shouter per il sistemino della nec, cè decisamente di meglio
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