...Beh, una palla con una scimmia dentro, per la precisione.
La storia: il perfido e malefico Dr. Bad Boon ha messo a punto un perfido e malefico piano col suo fido (e perfido, e malefico) aiutante; visto l’odio che la popolazione del villaggio delle banane gli riserva, per migliorare la sua popolarità il caro dottore ha ben deciso di rubare tutte le banane dal villaggio delle banane, rinchiudere le banane in labirinti disseminati di banane e aspettare che Aiai e la sua cricca di bananofili vadano a recuperare le banane per gli abitanti del villaggio delle banane. Chiaro, no?
Il gioco ha un concept semplice ed efficace. Il giocatore è chiamato a guidare una palla di vetro (beh, una palla con una scimmia dentro, per la precisione) e dirigerla mandandola fino al traguardo controllando, anziché la palla, tutta l’inclinazione del piano di gioco. È un arcade semplicissimo come non ne fanno più molti, basta vedere i controlli: con l’analogico sinistro si inclina il piano di gioco. Punto.
I veri protagonisti di questo puzzle game (oltre alle scimmie) sono i malefici livelli presenti; questa versione Deluxe ne include 300, di cui 47 creati per l’occasione ed i restanti tratti dalle due uscite GameCube. Divisi in 10 diverse ambientazioni, i livelli di gioco mettono costantemente sotto pressione il giocatore essendo costellati di rampe, buchi nel pavimento, ponti sottilissimi, passaggi semoventi ed ostacoli astrusi assortiti, oltre ad essere tutti sospesi nel vuoto; il fatto che il giocatore non controlli direttamente la palla (beh, una palla con una scimmia dentro, per la precisione) ma l’inclinazione del piano, costringe ad operare sullo stick con precisione chirurgica e con lo stomaco sempre contratto dalla tensione. Inutile dire che la difficoltà del gioco (già piuttosto bastarda di suo) cresce esponenzialmente nel caso in cui il vostro pad non funzioni alla perfezione.
Oltre allo story mode ed i suoi deliranti intermezzi, il gioco offre anche una modalità arcade, la possibilità di giocare in 2, e soprattutto 12 minigiochi. E qui bisogna soffermarsi, perché nonostante siano una sorta di riempitivo, questi minigiochi sono fatti talmente bene da poter essere considerati quasi un titolo a parte; abbiamo di tutto: il “Tennis Scimmie” in stile Virtua Tennis, la “Corsa Scimmie” che ricorda Mario Kart, il bowling scimmie, il golf, il biliardo, la canoa, il calcio, il baseball e perfino uno sparatutto stile Virtua Cop! Ognuno di questi è giocabile in 2 o in 4 e comprendono almeno una o due varianti di gioco. SMBD non sfigurerebbe neanche come party game.
La cura tipica di Sega per i suoi giochi arcade si denota anche nel reparto tecnico: graficamente (sebbene l’hardware non sia certo chiamato a muovere chissà quali scenografie) il gioco è solido, nitido, colorato, a 60fps e senza un filo di aliasing; i movimenti delle scimmiette all’interno delle loro sfere sono curatissimi (come nel minigioco di golf dove, essendo lui la palla, il primate si colpisce da solo con la mazza) ed i loro puntuali versacci faranno sorridere più di una persona. Stessa cosa per il versante sonoro con musiche orecchiabili, ben differenziate e, generalmente, molto curate.
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