Per gli amanti dell'elaborazione estetica Need for Speed Carbon rappresenta un'ottima opportunità di sbizzarrirsi e cercare di creare qualcosa di strabiliante. Ma anche il non-cultore di tale forma di svago, ovvero il maschio medio che apprezza le belle macchine, riesce a trovare pane per le proprie fantasie a quattro ruote. La libertà in questo senso è parecchia e si possono far venir fuori rari esempi di auto tamarre così come mostri meno vistosi ma più cool.
D'altronde, come di certo i vertici di EA sapranno, non capita esattamente tutti i giorni di comprare "un nuovo paraurti per la Lamborghini" (come è certo che non è il loro caso), quindi il fascino di questi giochi sta anche li.
Sullo sfondo della modalità principale di Carbon, la carriera, c'è stata messa anche una storia, raccontata tramite filmati un po' riduttivi, ma ben recitati e dotati di un filtro grafico gradevole, la quale viene buona per dare spessore agli scontri tra bande che ci tengono impegnati in quel di Palmont City e lungo le insidiose strade tra i canyon che la circondano.
La città è divisa in quattro grandi zone spartite tra le quattro più forti bande di automobilisti. Man mano che si vincono le gare, oltre ai premi in denaro si assume il controllo delle zone. Girando liberamente per la città si possono incontrare avversari che è possibile sfidare, ma occhio alla polizia! Una volta scattato l'inseguimento, se non ci si riesce a nascondere, a parte la multa, il veicolo verrà sequestrato, e se ciò avviene per più di tre volte, sarà perso per sempre.
Nelle gare si può avere l'aiuto di un membro della propria squadra. Questi possono avere tre ruoli: stopper, scout o apripista. Lo stopper è utile per bloccare ed infastidire gli avversari con mezzi più o meno leciti. Lo scout segnala le scorciatoie. L'apripista fa gioco di squadra permettendo di restargli in scia per avere una spinta extra.
Ora, le competizioni; le gare avvengono sulle stesse strade che compongono la città in modalità esplorazione (quella libera), opportunamente chiuse con barriere luminose, e sono divise in cinque categorie. Ci sono le classiche con giri su circuito; le sprint che sono una corsa da punto a punto; le checkpoint che sono delle gare sprint ma con dei parziali entro cui rientrare; nelle drift bisogna accumulare punti affrontando le curve in derapata; nelle autovelox vince chi totalizza la maggiore velocità sommando alcuni rilevamenti della stradale. Poi ci sono le battaglie, che consistono in una normale gara su circuito, solo tra molti partecipanti. Le battaglie le "organizza" il leader che controlla l'area.
Oltre alla carriera, si può decidere di affrontare gare "libere", anche on-line. Oppure provare a vincere tutte le sfide, eventi in scenari prestabiliti divisi in serie bronzo, argento e oro, ovviamente di difficoltà crescente. Al completamento concorrono le card premio; se vogliamo possiamo indicarle come degli obiettivi da portare a termine con requisiti disparati.
Come simulatore di guida, prevedibilmente per un NFS, si è a livelli arcade; non ci vuole molto per prendere padronanza nel controllo delle macchine. Giusto quelle più potenti, come è normale, danno qualche problema per essere domate alla perfezione. I danni alle vetture sono puramente estetici (al massimo si graffiano e si rompe il vetro).
La parte del leone, come detto, la fa la sezione di personalizzazione. Oltre alle prestazioni, quindi freni, motore, nos ecc. da regolare e potenziare, per il proprio parco macchine c'è a disposizione una miriade di pezzi e aerografie. Si può regolare l'assetto, comprare cerchi, vetri, cofani, paraurti, minigonne, prese d'aria, alettoni, kit di carrozzeria completi. Scegliere a piacimento il colore ed il tipo di vernice. Applicare diversi strati di decorazioni assolutamente gestibili e modificabili secondo il proprio gusto con un po' di pazenza e di lavoro di design. Non solo. Con il tool "autosculpt", a parte cambiare gli elementi della carrozzeria, si può andare a modificarli (scolpirli appunto) nella forma secondo diversi punti che variano da pezzo a pezzo ed interessano i particolari distintivi di ognuno. Ulteriore materiale per mostrare le proprie creazioni con piacere (si possono anche fare foto virtuali per EA Nation in rete). Non tutto si può comprare all'inizio. Bisogna infatti sbloccare i vari elementi avanzando nel completamento del gioco.
Nonostante una certa cura per l'aspetto delle vetture, fulcro del gioco, gli ambienti in generale non godono dello stesso livello di dettaglio. è vero che durante la corsa non si fa troppo caso alle ambientazioni, tra l'altro l'effetto "bolide nella notte illuminata dai neon" fa la sua parte, come pure lo sfocamento dovuto all'accelerazione sparata dal nos, ma è un dato di fatto che si può far meglio.
Come la major canadese è abituata a fare, la selezione musicale comprende brani di artisti (semi) conosciuti, con il genere hip-hop azzeccato nell'economia generale del titolo.
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