Nel gioco si impersona Jackie Estacado, un tipo cresciuto in un ambiente malfamato. I suoi genitori morirono quando era piccolo e tutta la sua infanzia passò nell’orfanotrofio che Jackie chiama affettuosamente “discarica locale”. Un luogo difficile in cui i “deboli” non avevano nessuna via di scampo. Tra i bambini, Jackie conobbe Jenny una bambina carina e gentile che in età adulta diventerà la sua ragazza e, comunque, l’unica fonte di profondo amore e tenerezza della sua vita. Ad un certo punto il nostro personaggio principale viene prelevato dall’orfanotrofio per essere adottato, anche se in realtà, viene assoldato da una famiglia di malviventi che gli ordina svariati “lavoretti” e che lo farà diventare un assassino. Attorno a Jackie ruotano molti personaggi influenti, oltre alla già citata Jenny troviamo zia Sarah, il “Don” Paulie Franchetti, il capitano della polizia Edward Shrote ed il macellaio Joyce, tutte persone integrate nella trama e ben caratterizzate.
Come si è capito, la vita dell’orfano reclutato dalla malavita non è certo posata e felice ma il giorno del suo ventunesimo compleanno succede qualcosa di strano che cambierà molte cose, alcune in meglio, molte altre in peggio: la tenebra si inpossessa di lui!! Cosa sia questa tenebra è difficile da spiegare. Un antico demone sembra aver scelto Jackye come mezzo per seminare morte. La tenebra è una forza che si impossessa del suo ospite e lo costringe a succhiare la vita che lo circonda. Al tempo stesso però la Tenebra dona una potenza incredibile e molte abilità soprannaturali molto utili in combattimento. Forse la chiave sta nel riuscire a controllarla, a domarla… (sempre che sia possibile farlo)…
La trama del gioco prende forma e si sviluppa man mano che il giocatore prosegue ed è degna del fumetto dal quale prende spunto. Molto articolata e varia, con alcuni colpi di scena e ben recitata; è di sicuro un elemento di spicco di questa produzione videoludica.
Grazie a queste caratteristiche The Darkness riesce a distinguersi dalla massa degli sparatutto in prima persona che oramai affollano le nostre console e, per merito della trama avvincente, acquista anche una personalità unica e ben congeniata.
I livelli, o meglio le missioni, sono molte e ben caratterizzate e la difficoltà dell’intera avventura è buona e ben calibrata. Alcuni passaggi dispongono anche di qualche piccolo e piacevole enigma e, forse, solo i nemici “minori” non sono realizzati al meglio poiché sembrano tutti uguali ed, in più, hanno lo stesso difetto dei Darklings, ovvero non paiono intelligentissimi; troppo spesso non si accorgono dei nostri “serpenti magici” anche quando sono posizionati nella giusta direzione pr poterli notare.
Non è solo la grafica in quanto tale, comunque, che distingue le varie ambientazioni; i programmatori hanno spinto molto sulla caratterizzazione e sull’atmosfera che ogni zona regala al giocatore. Nella metropolitana si avverte un mondo degradato e sarà possibile incontrare le persone che passano e, anche se le frasi che pronunciano non sono certo dei poemi, ben si inseriscono nell’ambiente: nell’appartamento di Jenny si respira un’aria di tranquillità e di amore, la villona finale del boss è ricolma di opulenza e di mediocrità, i livelli che si percorrono quando si è “morti” sono opprimenti e angoscianti ed è pure possibile, quando se ne trova una, guardare la televisione e cambiare canale!
Personalmente sono convinto che il miglior pregio di questo videogioco sia proprio l’atmosfera e la storia che attrae il player regalandogli un’esperienza quasi “viva” che difficilmente troverà altrove. Peccato per la recitazione degli attori digitali che, seppur ben realizzata, non è all’altezza del meraviglioso doppiaggio.
La longevità non è altissima e le varie modalità multiplayer non riescono a coinvolgere più di tanto perchè perdono l’ingrediente principale di questo videogioco: la storia e la conseguente atmosfera.
Per finire cito le simpatiche telefonate: portando a termine alcune missioni secondarie si ricevono numeri di telefono o lettere da imbucare. Con i numeri di telefono ci si reca ad un qualunque telefono pubblico presente e si assiste a telefonate strambe le quali sbloccano alcuni contenuti speciali.
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