In Barbarian impersoniamo l’impavido Gorth, un nerboruto guerriero proveniente dalle gelide Terre del Nord, che ha tutta l’intenzione di porre fine alla tirannia del malvagio Drax e salvare così l’avvenente principessa Mariana. La missione non è delle più facili, lo stregone è protetto da numerosi seguaci esperti nell’antica arte dell’Acciaio: il combattimento all’arma bianca. Non siamo gli unici a comprenderne i segreti più reconditi. Prima di poter dare il ben servito all’usurpatore, affronteremo sistematicamente i suoi agguerriti tirapiedi in una serie di duelli che via via diverranno sempre più difficoltosi. Barbarian è suddiviso in due parti distinte, ciascuna alberga su un diverso lato della cassetta/floppy. Abbiamo una sezione d’allenamento, per uno o due giocatori, in cui combattiamo per migliorare la nostra abilità con la spada ed il gioco vero e proprio: “Il duello all’ultimo sangue”, studiato per il singolo giocatore, in cui lottiamo progressivamente contro i sicari del Mago fino a giungere al fatidico faccia a faccia finale. La fase di “training” ci vede impegnati in scenari che alternano, di volta in volta, lande desolate e fitte foreste, mentre la campagna contro Drax prende piede nel palazzo reale: più precisamente nel dungeon e nella sala del trono.
I combattimenti, al contrario dei titoli più moderni, si sviluppano esclusivamente al suolo, l’unico modo per fa breccia nelle difese dell’avversario consiste infatti nel fargli perdere l’equilibrio, non vi è alcuna traccia degli attacchi volanti che caratterizzano gli innumerevoli altri titoli riconducibili allo stesso genere. Lo scontro, in verità, è basato su un delicato meccanismo d’azione/reazione, una sorta di “contropiede” se preferite, mediante cui i contendenti cercano di mandarsi al tappeto vicendevolmente. Durante il corso dell’incontro, in altre parole, scardineremo le difese dell’avversario con delle capriole che ci permetteranno di franare addosso al nostro rivale così da renderlo suscettibile ai nostri attacchi. Una volta al tappeto, il malcapitato sarà sorpreso repentinamente da un opportuno fendente prima che abbia il tempo di adottare una qualsiasi contromisura. Le mosse a nostra disposizione vedono dei colpi alla testa, al collo, al corpo, alle gambe, più un paio di attacchi, per così dire, “speciali”. Nelle situazioni particolarmente ravvicinate sfruttiamo anche le testate, i calci ed una particolare mossa mediante cui lo spadone viene fatto roteare vorticosamente contro l’odiato rivale. La caratteristica più esaltante dei duelli di Barbarian è, senza alcun dubbio, la possibilità di porre fine all’incontro con la tempestiva decapitazione dell’avversario! A ben vedere, questo titolo della Palace Software è passato alla storia soprattutto per questa straordinaria opportunità! Ovviamente i sicari del perfido Drax non staranno con le mani in mano, faranno di tutto per eliminarci a suon di fendenti, ci difenderemo, perciò, divincolandoci con una capriola o ricorrendo a diversi tipi di parata a seconda che il colpo sia rivolto alla testa o al corpo.
Una volta battuto un barbaro avversario affronteremo il successivo, naturalmente sarà molto più agguerrito del precedente. L’incontro finale al cospetto di Drax metterà a dura prova i nostri riflessi, saremo costretti infatti ad evitare i suoi pericolosi attacchi magici fino a giungere nelle sue immediate vicinanze così da poterlo finire con il colpo di grazia. Basterà che uno qualsiasi dei suoi sortilegi ci colpisca per dover ripetere tutto dall’inizio. A parte il temibile mago, i nostri rivali presentano tutti le medesime sembianze, differiscono per un solo piccolo particolare: il colore della canotta, una fisionomia più varia avrebbe certamente giovato alla struttura generale della produzione. Ciascun guerriero ovviamente può sopportare un certo numero di colpi, l’energia è indicata da sei sfere che si dimezzano ad ogni collisione con la spada. Nella sezione ad un giocatore non vi è alcun tempo limite per i combattimenti, si vince solo per K.O. o decapitazione, oltre al punteggio, calcolato in base alla difficoltà delle mosse eseguite, viene mostrato il livello di competenza dell’avversario. Nel modo “allenamento”, a due giocatori, avremo in aggiunta anche novanta secondi per vincere lo scontro, allo scadere dei quali, nel caso i combattenti fossero ancora in piedi, ricomincerà un nuovo match. I comandi sono molto immediati, basterà pochissimo tempo per padroneggiare correttamente tutte le sedici mosse a nostra disposizione, ovviamente ripartite in movenze d’attacco e difesa. Si nota, però, un certo ritardo nella risposta, forse studiato a tavolino per esaltare al massimo la pesantezza dei muscolosi guerrieri.
Il gioco è piuttosto gradevole nelle sue componenti audio/visive, la grafica impiegata per ritrarre i barbari e gli sfondi è di buona fattura. Gli scenari sono a schermata fissa, non scorrono seguendo l’azione, per ciascuna sezione del gioco sono disponibili solamente due fondali alternativi. Gli sprite sono di dimensioni ragguardevoli considerando i limiti hardware del “povero” C= 64, sebbene non raggiungano i fasti del celebre “Bangkok Knights”. Le animazioni, in riferimento a quanto detto poc’anzi, sono tutto sommato buone, quantomeno adeguate alla complessità dei personaggi, anche se ad un’analisi più moderna qualcuno potrebbe obiettare che risultano essere come minimo “legnosette”. Barbarian è impreziosito da tanti piccoli tocchi di classe ad iniziare da alcuni particolari indiscutibilmente truculenti. Durante l’azione, ad esempio, a seguito di un impatto con la spada si notano dei piccoli fiotti di sangue che diventano un vero e proprio zampillo in presenza dell’immancabile decapitazione. I due serpenti, avviluppati all’estremità dello scenario, ci segnaleranno di volta in volta quale dei due duellanti ha subito un particolare colpo. Al termine di ciascun incontro, poi, un disgustoso “goblin” verdastro ripulirà lo sfondo sbarazzandosi di ciò che rimane dell’avversario, non prima però di aver sghignazzato sinistramente o di aver calciato via la testa recisa del nostro rivale! Il comparto sonoro è anch’esso di buona qualità, l’azione può essere accompagnata sia dagli effetti sonori che dalla musica. I primi sono sicuramente realistici, durante il combattimento ascoltiamo, infatti, tutto un susseguirsi di ottimi tonfi e stridii metallici. Le musiche sono epiche, sicuramente molto evocative, pian piano evolvono fino a ricordare delle vere e proprie marce marziali.
La difficoltà di Barbarian si assesta su un livello medio, i combattimenti di per sè non sono impossibili da vincere, basta un minimo di concentrazione per venirne a capo. Il duello con Drax invece è un po’ frustrante, ci farà sudare le proverbiali sette camice. Il povero Commodore 64 rischierà in più di un’occasione di volar fuori dalla finestra. I primi match, ad ogni modo, servono giusto per prendere dimestichezza con la spada. A partire dal terzo/quarto avversario la situazione si farà sempre più avvincente, l’IA dei personaggi controllati dal computer inizierà a non regalarci più niente e reagirà opportunamente ad ogni nostro attacco, nonostante qualche sporadico svarione difensivo. La longevità è garantita dalla presenza di otto agguerritissimi nemici, una volta terminata la “campagna” a singolo giocatore difficilmente lo riprenderemo in mano. La possibilità di organizzare dei tornei amatoriali con il modo “allenamento” arricchisce ulteriormente la longevità generale, la competizione con degli amici in carne ed ossa ci regalerà ore di spassosissimo divertimento. L’unico appunto che mi sento di sollevare riguarda la scarsa varietà delle situazioni di gioco: si nota una certa ripetitività generale, una miglior caratterizzazione dei singoli barbari ed un maggior numero d’ambientazioni non avrebbe di certo guastato. D’altro canto va ribadito che si tratta pur sempre di un titolo a singolo caricamento, alla stregua di “The Way Of The Exploding Fist” e dello stesso “IK+”, il punto di riferimento per il genere. Non si poteva chiedere di più visto lo scarso quantitativo di RAM a disposizione, con un ipotetico ricorso al tediosissimo “multi-load” forse si sarebbe corso il rischio di frammentarne troppo l’azione rendendo il tutto un ancor più noioso inesorabile caricamento.
Nonostante i suoi limiti, si tratta sicuramente di un buon gioco, ben realizzato, capace di coinvolgere e divertire, probabilmente anche per merito della sua riuscitissima atmosfera che si rifà palesemente alle pellicole riconducibili al filone del grande “Conan: Il Barbaro”. Diversi particolari, infatti, ad iniziare dalle stesse fattezze dei combattenti, da alcuni arrangiamenti musicali e dalla postura nel maneggiare la spada, richiamano alla mente questi epici film in cui appariva il giovane “governatore” Schwarzenegger. Un must, quindi, per tutti i fan del celebre barbaro cinematografico.
Per Windows, nel corso degli anni, sono stati sviluppati diversi remake con risultati più o meno altalenanti, uno dei più recenti è una versione Flash rintracciabile al seguente indirizzo: http://www.luxgames.net/barbarian/
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