Immaginate di essere un game designer e che vi venga concessa la licenza di creare un gioco sulla WWF, la leggendaria federazione dei wrestler. Immaginate di poter inserire nel roaster chi vi pare, di poter anche abusare dei diritti d'immagine acquisiti e di trovarvi sul terreno dei 16-bit, ancora vergine in fatto di wrestling. E' il 1989 ed il vostro lavoro potrebbe divenire il punto di riferimento. Basta poco, basta programmare uno stralcio di picchiaduro.
E invece no! Vi chiamate Up Front Software, pensate che i giochi si vendano da soli e che la logica sia un concetto da buttare. Non siete bravi a programmare eppure decidete di strafare, che ne verrà mai fuori da questa licenza? Microleague Wrestling, ovvio.
Taaanto tempo fa, una delle poche trasmissioni che Tele+ concedeva in chiaro era proprio il wrestling. Una marea di ragazzini (di tutte le età) assisteva attonita ai combattimenti megaspettacolari tra quelli energumeni che sprizzavano doping da tutti i pori. Tra quelle montagne di muscoli e sudore spiccava su tutti Hulk Hogan, il biondo e baffuto lottatore che inneggiava di continuo all'orgoglio americano. Ai tempi vi era una disputa, fittizia quanto le lotte, tra la WWF e Million Dollar Man, wrestler ricchissimo che godeva nell'acquistare cose e uomini per poi umiliarle. A questo giro voleva comprare la federazione stessa e chi poteva intervenire per impedirglielo se non il paladino del bene?
Il vero punto di forza, nelle intenzioni degli sviluppatori, doveva essere, però, la grafica. Di qualità artistiche il team doveva averne poche e tutto ciò che fece fu munirsi di un digitalizzatore video ed un VHS di un incontro fra i due campioni. Il secondo passo fu quello di passare su computer i fotogrammi di ogni mossa, ma pochi, pochissimi. Poi ne presero qualcun'altro dei lottatori a terra o vincenti e un po' di roba per mettere su una presentazione. Il gioco, letteralmente, era fatto. Peccato fosse osceno.
Microleague Wrestling è un saggio di incapacità programmatoria ed un'invettiva nei confronti dell'intelligenza umana. Tale bassezza merita la vostra attenzione, cari lettori, e non lasciatevelo scappare nelle FENOMENALI conversioni per Atari ST, PC e C64!
Hulk Hogan non l'ho mai sopportato nemmeno per sbaglio
Purtroppo, le trasposizioni digitali di questo "sport" erano di una noia mortale. Ho provato a giocarci in sala giochi, sul Nes, sul Super Nintendo e sull'Amiga, mai per più di 5 minuti però. L'idea di Microleague Wrestling non è neanche troppo pessima. L'idea di uno strategico ci sta pure, peccato per il pessimo game design che basa tutto sulla casualità.
A leggere l'articolo sembra non mi sia perso niente per fortuna ^^
C'era un gran bel gioco di wresting per C 64 però non era su licenza, un vastissimo set di prese incredibilmente disponibili con l'unico tasto fire del joystick.
Questo qui sembra di una noia mortale, non credo riuscirei ad apprezzarlo nonostante sia un fan della vecchia guardia WWF (adesso WWE).
Quanto era bello sto gioco, grazie per avermi ricordato il nome
Tengai Makyo Karakuru Kakutoden: