Ad inizio recensione accennavo a trovate carine inserite qua e la per arricchire e variare un tantino il gameplay, e, infatti, ci sono. La nostra volpe di suo non può eliminare in alcun modo i nemici, ne saltandogli in testa, né con armi che in dotazione non ha ricevuto. Può, di contro, raccogliere mille oggetti sparsi per lo scenario che, oltre ad essere utili per risolvere determinati momenti puzzle, possono essere felicemente scagliati a piacimento contro qualunque nemico ci si para davanti. Inoltre può capitare (per fortuna direi) di incappare nel mitico tappeto volante, con cui potremo svolazzare per tutto il livello, giungendo alla sua fine senza colpo ferire. Simpaticissimo anche il pallone che ci permette di rimbalzare, giungendo lì dove "animale" non arriverebbe e permettendoci anche di affrontare più nemici contemporaneamente per via dell'effetto rimbalzo. Tutte queste appena descritte sono trovate di sicuro buon gusto che innalzano la giocabilità di un prodotto che, tuttavia, non riesce a superare la soglia della piena sufficienza.
NOTE:
- Entrambi le release del videogame recensito, sia quella originale dedicata a Lagaf, che quella con il personaggio dal nome Titus, sono disponibili sul "mercato" ma, torno a ripetere, che si tratta comunque del medesimo identico gioco. Quindi, a patto di non essere Francesi (o amanti della torre Eiffel) consiglierei di ripescare la versione "pelosa" tra le due, fermo restando che non si tratta di un prodotto da riscoprire ad ogni costo.
- Per caso siete desiderosi di venire a conoscenza anche della trama del gioco in questione? Ma dai, ed io qui che ci sono a fare? Andate di tutta corsa a salvare la vostra volpettina rapita dal califfone cattivone di turno, dopodiché tornate a casa (To Marrakech and Back) e vivete con lei tutta la vita felici e contenti. Altro? No, altro purtroppo non c'è... ARGH n.2!