Everybody need... somegames
I londinesi Bitmap Brothers devono sì la loro indiscussa fama al notevole livello qualitativo dei titoli sviluppati tra il 1988 e il 1996, ma sono anche particolarmente conosciuti e ricordati in quanto vere e proprie “rock star” della 8/16 bit home computer/console scene. La compagnia fondata nel 1987 da Steve Kelly, Mike Montgomery ed Eric Matthews, infatti, puntò fin da subito sulla creazione di un certo hype intorno ai titoli in uscita, facendo anche leva su una scaltra promozione, mirata a trasformare in... “VID” (“Very Important Developer”) gli stessi membri del team. E, in effetti, non è certo un caso che una delle prime iniziative dei Bitmap Brothers sia stata proprio l’ingaggio di un PR con l’incarico di curare l’immagine della compagnia, in perfetta coerenza, peraltro, con l’attenta quanto efficace pianificazione promozionale riscontrabile nel debutto di hit del calibro di: Xenon (1988), Speedball (1988), Xenon II: Megablast (1989), Speedball 2: Brutal Deluxe (1990), Gods (1991) e The Chaos Engine (1993).
Se, dunque, la caratura di questi sviluppatori è e resta considerevole, altrettanto degna di nota si è dimostrata la capacità del team di preparare al meglio il terreno per il pieno concretizzarsi dei loro successi. È significativo, infatti, che l’esordio del vertical shooter Xenon sia avvenuto nel corso di uno show televisivo inglese per ragazzi (Get Fresh) e che il platform Magic Pockets (1991) e il run ‘n’ gun The Chaos Engine siano divenuti famosi in UK anche grazie alla visibilità offerta da programmi TV quali Motormouth, Going Live! e Gamesmaster.
La lungimiranza e la modernità dei Bitmap Brothers, inoltre, si confermavano nella scelta di adottare a più riprese una conveniente simbiosi commerciale, ovvero la realizzazione di title theme “griffate” da nomi di rilievo provenienti dalla scena musicale elettronica, synthpop, trip-hop, dance/pop e alternative dub/dance inglese, come Tim Simenon (Bomb The Bass), Dennis “John Foxx” Leight (Nation 12), Alison “Betty Boo” Clarkson e Farook & Haroon Shamsher (Joi).
I primi due capitoli della Speedball series, senz’altro i titoli più rappresentativi tra i 15 che recano la prestigiosa firma “The Bitmap Brothers”, sono stati coronati da un successo davvero travolgente. In questi apprezzatissimi future sport action, la tipica cura nei dettagli e la caratteristica caratura tecnica che costituiscono il marchio di fabbrica della company inglese si sommano ad un’azzeccata fonte d’ispirazione: il film Rollerball (1975), pellicola tratta dal racconto Roller Ball Murders di William Harrison.
Speedball
Speedball (1988) si presenta come un accattivante incrocio tra pallamano e rugby, entrambi scaltramente reinterpretati in salsa futuristico-cyberpunk. La caratteristica principale di questo “sport estremo” è data dalla totale abolizione dei falli, con conseguente radicalizzazione dello scontro fisico tra i corazzatissimi “giocatori-gladiatori”.
Nello Speedball vige una sola regola: vince chi, allo scadere del tempo, ha totalizzato il punteggio più alto, segnando più goal, causando “infortuni” agli avversari e raccogliendo nelle Speed Dome gli ambitissimi score multiplier.
I match-scontri sono disputati in metalliche arene indoor e vedono contrapposte due squadre composte da 5 elementi ciascuna, in formazione 2-2. La “palla” è una sorta di pesante pompelmo d’acciaio che deve essere lanciato in una delle porte, poste agli estremi superiore e inferiore delle Speed Dome. Queste si estendono per circa tre schermate a scorrimento verticale e includono un launcher centrale, due ball warp tunnel laterali e da 2 a 4 “cupole di rimbalzo”, con il numero e la disposizione delle suddette che varia da un pitch al successivo (ve ne sono 10 in tutto).
Gli attaccanti e i difensori possono lanciare la palla con tiri/passaggi rasoterra (anche giocando di sponda e bounce dome) o pallonetti, intercettare questi ultimi con un salto, effettuare uno sliding tackle ai danni di un avversario e colpirlo con un pugno ben assestato. Il portiere, viceversa, si controlla in modo abbastanza simile a un qualsiasi titolo calcistico di stampo arcade (tolto il fatto che usa solo le mani).
La competitività dei team e le variazioni della stessa sono espresse tramite tre parametri: strenght, stamina e skill. Durante i match, l'esito di tackle e fugaci incontri pugilistici è influenzato dallo skill level e può incidere negativamente sul livello di stamina, proporzionalmente allo strenght della squadra che vince contrasti e "incontri". Le partite sono vivacizzate da 10 bonus immediate effect token (protezioni, power-up o "facilitazioni" temporanee per la propria squadra e "sabotaggi" di vario genere mirati a mettere in difficoltà gli avversari) e altrettanti denominati save and collect token, da incamerare in un match e poi utilizzare per il successivo.
Speedball propone tre modalità di gioco: Two Player Game, Knockout e League Game. Oltre a misurarsi nel divertentissimo VS Mode, il titolo Bitmap Brothers permette di affrontare 10 squadre di difficoltà crescente in altrettanti round best of 3 matches ("Knockout") o, in alternativa, di cimentarsi nel campionato ("League").
La prima versione di Speedball fu sviluppata su Atari ST nel novembre 1988. Subito dopo il team inglese ne realizzò un porting per Amiga che, al di là di una gradevole aggiunta grafica relativa agli Speed Dome e delle ovvie migliorie sul fronte sonoro (curato dal grande David Whittaker), replica fedelmente l'esordio atariano. Sull'onda dell'ottima accoglienza riservatagli dalla stampa specializzata, Speedball divenne rapidamente il secondo superhit firmato “The Bitmap Brothers” (il primo è il brillante vertical shooter Xenon), rinnovando il suo successo nelle trasposizioni per PC MS-DOS, Commodore 64, Master System e NES (sulla console Nintendo viene ribattezzato KlashBall) e guadagnando nel 1989 due prestigiosi awards: Golden Joystick Game of the Year e Best 16-bit Game of the Year.
Speedball 2: Brutal Deluxe
Considerato il successo di Speedball e il consolidamento del loro prestigio in seguito al boom di Xenon II: Megablast (1989), Mike Montgomery & soci pensarono bene di svilupparne un sequel, puntando a riproporne in scala maggiorata tutte le peculiarità che avevano suscitato maggiore apprezzamento. In Speedball 2: Brutal Deluxe (1990), infatti, torna il mitico Bitmap Brothers "reflective steel" look e si conferma il tratto pulito e definito del predecessore, mentre ne vengono opportunamente rinnovati ritmo serrato, sfida ed eccellenza nel gameplay.
Le principali novità di questo seguito riguardano le squadre e i campi da gioco. I 16 nuovi team, infatti, sono composti da 9 elementi e i match vengono disputati in una nuova metallic arena di dimensioni maggiorate in larghezza rispetto a quella del prequel. I movimenti della iron ball vengono ora seguiti da un rapido scrolling multidirezionale, mentre il bordocampo assume un'importanza ancora maggiore, visto che non si limita a fungere da mera "sponda", ma affianca al nuovo ball warp tunnel (considerevolmente ridimensionato e ribattezzato warp gate) dei bonus di puro stampo flipperistico: rampe dove incanalare la sfera per guadagnare punti e particolari elementi (stars) da attivare con un tiri ben assestati per ottenere ulteriori extra score.
I token di Speedbal sono sì riproposti nel seguito, ma questa volta si limitano alla tipologia immediate effect e provocano 11 effetti diversi, di cui 7 temporanei, ovvero della durata di soli 5 secondi. I vecchi save and collect, infatti, vengono sostituiti da semplici coins, da raccogliere sul campo per accumulare crediti. Questi saranno poi spendibili nelle sezioni Gym, dove è possibile potenziare a pagamento i giocatori, agendo su 8 diversi attributi: aggression, attack, defence, speed, stamina, throwing, power e intelligence. Un'altra differenza rispetto al predecessore è data dall'introduzione di gravi infortuni e conseguenti sostituzioni. Quando un giocatore, dunque, subisce troppi sliding tackle, pugni o "token avversi" di vario genere, finisce per crollare a terra, richiedendo così l'immediato intervento dei robodoc (barellieri in "speedballese"). A questo punto, scatta l'inevitabile sostituzione, con ogni squadra che ha un massimo di 3 elementi da utilizzare in questi casi.
In generale, Speedball 2: Brutal Deluxe risulta più complesso del predecessore, consentendo un gameplay maggiormente vario e sfaccettato. Tanto per fare un esempio, in questo seguito lo scoring system è piuttosto articolato e affianca al classico goal i già citati extra flipperistici legati all'arena e i punti ottenibili causando un infortunio ad un giocatore avversario o, magari, abbattendolo temporaneamente tramite una hot ball. Gli autori, poi, hanno significativamente integrato le modalità di gioco, affiancando ai già sperimentati 2 Player Game, Knockout e League, il Cup Mode e, come sottomenù degli ultimi due, il sub-mode Team Game, ovvero un'interessante alternativa manageriale alle classiche Campionato e Coppa da disputare direttamente sul campo.
Sul fronte del gameplay, si nota un ritmo particolarmente serrato che a un osservatore esterno potrebbe anche sembrare puro e semplice button-smashing, mentre in realtà non esclude affatto un certo livello di profondità, consentito da un buon numero di variabili e da un'apprezzabile raffinatezza: un'after-touch à la Kick Off 2, ovvero un moderato "effetto" applicabile alla iron ball una volta lanciata.
I notevoli incrementi sul lato contenuti rispetto al predecessore si rispecchiano nella “confezione” (Brutal) Deluxe, in perfetta coerenza, peraltro, con il nome della “squadra materasso” che si dovrà potenziare a suon di sudatissime vittorie, con tanto di congrua raccolta coins e sostanziosi investimenti nelle sezioni Gym, mirate a trasformarla progressivamente in un team di campioni. Speedbal 2, infatti, vanta un’intro TV show-style con tanto di breve “cronistoria” delle traversie di questo violentissimo sport: dalla degenerazione culminata nel 2095 alla rinascita in grande stile del 2100, con annesso rinnovo di squadre, stadio e regole. La breve ma accattivante sequenza introduttiva è impreziosita da un distintivo tema musicale synthpop firmato Nation 12 (John Foxx e Tim “Bomb The Bass” Simenon) e ottimamente “condensato” in custom mod (Amiga) e “YM-tracked music” (Atari ST) dal compianto Richard Joseph.
Speedball 2 è uno dei titoli di maggior successo tra quelli realizzati dai Bitmap Brothers. Acclamato dalla critica, nonché particolarmente apprezzato dai giocatori per le qualità audiovisive, l’eccellenza del gameplay, l’immediatezza e la notevole longevità, questo peculiare “sport sim” vinse due awards: In-Din Arcade Game of the Year s Generation 4 Best Original Game e Golden Joysticks 1991 Best Soundtrack. Come il predecessore, anche Speedball 2 debuttò nel 1990 su Atari ST, per poi essere oggetto di un'ottima trasposizione per Amiga e di numerosi altri porting realizzati per Commodore 64, NES, Master System, PC MS-DOS, Acorn Archimedes, CD32, Mega Drive, Game Boy e Game Boy Advance (quest’ultima versione vide la luce solo nel 2002).
Versione Amiga
Per quanto indiscutibilmente notevole, la caratura tecnica dei Bitmap Brothers non può competere in “raffinatezza” con team del calibro di Team 17 e Reflections. In effetti, la nota etichetta londinese non ha mai valorizzato appieno l’hardware customizzato del 16 bit Commodore. Questo suo limite è chiaramente testimoniato dalle poche differenze grafiche che generalmente intercorrono tra le versioni ST dei titoli Bitmap Brothers e i corrispettivi sviluppati per Amiga. In linea di massima, difatti, i VG realizzati da Mike Montgomery & soci non presentano mai uno scorrimento impeccabile a 50 Hz, né tantomeno degli sprite del tutto esenti da sia pur minimi sfarfallii. In sostanza, se i Bitmap Brothers sfruttano quasi interamente le potenzialità hardware dell’Atari ST, si mostrano viceversa un po’ più “timidi” nei confronti dei chip custom in dotazione al 16 bit Commodore e non raggiungono, quindi, le vette di fluidità che caratterizzano i titoli firmati da team di grande perizia tecnica, come, per l’appunto, i Team 17 e Reflections.
Benché dunque la produzione a 16 bit della casa di Xenon si caratterizzi per una sostanziale similarità estetica tra VG sviluppati per ST e le controparti Commodore, Speedball 2: Brutal Deluxe, viceversa, costituisce un eloquente eccezione. Il porting per Amiga di questo noto “sport sim”, infatti, presenta una veste grafica significativamente arricchita rispetto alla corrispettiva atariana, sfoggiando 32 colori a video a fronte dei 16 utilizzati su ST e un’arena molto più particolareggiata. La maggior generosità cromatica di questa versione, poi, si traduce in ombreggiature migliori, in un Bitmap Brothers's "reflective steel" lookTM più incisivo e in schermate di contorno generalmente più accattivanti.
Parallelamente, il fronte audio si avvale della notevole flessibilità del rinomato chip audio Paula, esibita sin da subito nell'impeccabile "traduzione" in custom module del tema musicale syntpop di Nation 12. Per quanto l'award-winner theme music costituisca, di fatto, la firma sonora di Speedball 2, spetta comunque agli eccellenti FX digitalizzati in-game, tra cui spiccano i sample vocali e rimane impresso nella memoria il geniale "Ice-cream! Ice-cream" del venditore di gelati di turno sulle tribune, il compito di ribadire nel sound side le differenze qualitative dal corrispettivo per Atari ST.
Versione Atari ST (e Mega Drive)
Nell'ambito dei 16-bit computer, l'etichetta “The Bitmap Brothers” era generalmente considerata come biglietto da visita di un titolo di qualità, in particolar modo se il sistema di riferimento era l'Atari ST. Questo non derivava certo dal fatto che le versioni sviluppate per l'hardware prodotto dalla storica casa di Sunnyvale fossero le migliori, ma dalla certezza di una piena valorizzazione delle risorse disponibili da parte di autori scrupolosi e di notevole perizia tecnica. In effetti, i titoli della prestigiosa casa londinese non hanno mai mancato di sfruttare appieno l’ST, grazie ad un codice particolarmente efficiente e con un comparto grafico assai incisivo supportato da un sonoro di gran lunga superiore alla media.
Speedball 2 è senz’altro un buon esempio della decantata Bitmap Brothers quality. Ogni aspetto di questa peculiare simulazione sportiva, infatti, testimonia chiaramente la cura riposta da coder, grafici e musicisti nella realizzazione di un prodotto di alto livello.
Va da sé che un osservatore frettoloso tenderà a considerare abbastanza scarna l’estetica della versione ST, in particolar modo per il dettaglio minimale dell’arena. Questa, difatti, si mostra sì ricca di particolari su bordo campo, angoli e porte, ma si limita viceversa ad un essenziale piastrellato metallico con launcher centrale e bounce dome nelle zone interne del pitch. Si tratta essenzialmente di un tributo ai limiti hardware dell’Atari ST, sistema privo di co-processori dedicati e, dunque, vincolato alla gestione via software di scrolling ed elementi grafici tramite il solo Motorola 68000. Nel caso di Speedball 2, il delicato equilibrio tra velocità, fluidità, dimensioni della finestra video e livello di dettaglio può senz'altro dirsi ottimale, visto che lo scorrimento, per quanto non esente da un certo sfarfallio, è comunque più che apprezzabile per un titolo ST. In effetti, i coder hanno svolto davvero un lavoro di primissimo ordine, peraltro ulteriormente impreziosito da godibili schermate di contorno, nonché da un'eccellente utilizzo dei colori che riesce spesso a far dimenticare come le tonalità a video non superino il limite standard di 16 nuance, teoricamente imposto dalla low-res del sistema.
Dopo aver stupito gli utenti ST con la fenomenale intro/title music di Xenon II: Megablast, firmata da Bomb The Bass, i Bitmap Brothers replicarono con Speedball 2, impreziosendone la sequenza introduttiva con un'ottimo tema sample-based. Grazie ad un efficiente coding di Richard Joseph, infatti, il notevole custom module viene apprezzabilmente riprodotto su ST via software mixing, a dispetto dei severi limiti imposti dal primitivo PSG chip Yamaha YM2149. La tipica "qualità 'blipping-blopping'" & dintorni del suddetto Programmable Sound Generator, però, non manca di presentare il conto nelle fasi in-game, accompagnate da una serie di basilari FX che vanno da square-wave tones di stampo flipperistico a vari effetti di rumore bianco.
Per qualche strano motivo il porting per Mega Drive / Genesis di Speedball 2 si caratterizza per un comparto visivo del tutto analogo a quello della versione Atari ST. Conversione diretta? E se così fosse, perché i programmatori non si sono basati sulla più ricca trasposizione per Amiga? Una cosa appare comunque evidente: lo sviluppo di Speedball 2 sul 16-bit Sega è stato piuttosto frettoloso. Lo testimoniano anche le curiose differenze musicali che intercorrono tra la North American version (1991) e le successive localizzazioni giapponesi ed europee (1992), contrassegnate da una resa relativamente migliore del tema di Nation 12.
Speedball 2 Brutal Deluxe - Amiga - Atari ST
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- Pubblicato: 23-03-2013, 17:50
- 17 commenti
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Speedball 2: Brutal Deluxe
Informazioni:
amiga
atari st
video
gameplay video
the bitmap brothers
1990
alessio bianchi
alexthelionet
video gameplay
bitmap brothers
speedball
sport arcade
Sistema: Atari ST
Sistema: Amiga OCS-ECS
Anno: 1990
Sviluppatore: Bitmap Brothers
Casa: ImageWorks
Genere: Sport Arcade
Extra: Video Gameplay
Articolo di: Alessio Bianchi
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Bravissimo come Sempre nella tua recensione Alex io l'ho riscoperto solo 2 mesi fa questo gioco e grazie a te mi sta salendo di più la voglia di giocarlo
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Ricordo che qualche anno fa ne fecero anche un rifacimento in treddì per il pc denominato Speedball 2: Tournament, ma a dire il vero non mi rapì quanto l'originale di tre secoli fa. A seguire il gameplay dell'oscena trasposizione tridimensionale per Windows, quando il poligono texturato non rende manco la metà del buon vecchio icecream icecream della versione "coppertrick" 500, e non lo dico solo io ma i voti che non sono andati oltre uno scrauso 70%... Brrr...
Ultima modifica di Bert; 23-03-2013, 19:34.
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non vorrei divagare, ma non avendo purtroppo avuto la fortuna di conoscere speedball a quell'epoca, mi premeva comunque segnalare un'interessante rivisitazione coin-op del 1993 firmata data east. ore e ore spese in sala giochi contro i miei amici in avvincenti sfide ad heavy smash. è vero, le squadre erano poco bilanciate, ma le sfide davvero divertenti!
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Originariamente inviato da enolanon vorrei divagare, ma non avendo purtroppo avuto la fortuna di conoscere speedball a quell'epoca, mi premeva comunque segnalare un'interessante rivisitazione coin-op del 1993 firmata data east. ore e ore spese in sala giochi contro i miei amici in avvincenti sfide ad heavy smash. è vero, le squadre erano poco bilanciate, ma le sfide davvero divertenti!
Bellissimo! Non l'avevo mai visto! Poco ma sicuro che mi sarei flashato su questo gioco!
Finora avevo notato un po' d'"ispirazione speedballiana" in Soccer Brawl... ma Heavy Smash si avvicina molto di più del titolo SNK ai popolari action-sport dei Bitmap Brothers!
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Degli Speedball ne sento parlare da una vita eppure non li ho ma provati. Sarà che non sono mai stato un utente Atari.
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Originariamente inviato da Big_Paul86Degli Speedball ne sento parlare da una vita eppure non li ho ma provati. Sarà che non sono mai stato un utente Atari.
Ah... ma non dipende solo da questo...
Speedball e Speedball 2 sono titoli multipiattaforma. Questo stesso articolo è dedicato alla versione Amiga e Atari ST di Speedball 2... e sono solo due dei sistemi "interessati". Speedball è uscito per Atari ST, Amiga, Acorn Archimedes, Amiga CD32, Commodore 64, PC, NES, Sega Master System, Game Boy, Game Boy Advance, Mega Drive. Speedball 2 per Atari ST, Amiga, Acorn Archimedes, Amiga CD32, PC, Commodore 64, NES, Mega Drive, Master System, Game Boy e Game Boy Advance. Entrambi i titoli sono stati inizialmente sviluppati su Atari ST, ma le versioni Amiga sono immediatamente successive... su entrambi i sistemi, infatti, Speedball e Speedball 2 sono datati 1988 e 1990.Ultima modifica di AlextheLioNet; 24-03-2013, 04:17.
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Originariamente inviato da enolanon vorrei divagare, ma non avendo purtroppo avuto la fortuna di conoscere speedball a quell'epoca, mi premeva comunque segnalare un'interessante rivisitazione coin-op del 1993 firmata data east. ore e ore spese in sala giochi contro i miei amici in avvincenti sfide ad heavy smash. è vero, le squadre erano poco bilanciate, ma le sfide davvero divertenti!
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Ottimo articolo, come sempre
Gran gioco, veramente. velocità, frenesia, tattica, e viulenza. Giocato e consumato su Amiga!
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Grazie a tutti!
@Ikaris: ho conosciuto solo di sfuggita la versione Mega Drive, avendo noleggiato la cart nel 1992, ovvero un anno e mezzo dopo aver comprato questo gioiellino videoludico per il mio buon vecchio Atari ST. Devo dire che rimasi un po' deluso dalla grafica, apparentemente ricalcata su quella della versione ST. Non avrei visto, infatti, nessun problema nel riprodurre fedelmente il comparto visivo assai più ricco della versione Amiga. Per qualche strano motivo, inoltre, la versione per Mega Drive PAL e quella nipponica (entrambe più "recenti" di un anno rispetto alla cugina nordamericana) ha la musica in-game e il tema di Nation 12 reso molto, ma molto meglio della controparte USA/Canada. Su Genesis, infatti, la intro music è qualcosa di terrificante e durante il gioco ci sono solo gli effetti sonori.Ultima modifica di AlextheLioNet; 25-03-2013, 20:01.
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Originariamente inviato da AlextheLioNetAh... ma non dipende solo da questo...
Speedball e Speedball 2 sono titoli multipiattaforma. Questo stesso articolo è dedicato alla versione Amiga e Atari ST di Speedball 2... e sono solo due dei sistemi "interessati". Speedball è uscito per Atari ST, Amiga, Acorn Archimedes, Amiga CD32, Commodore 64, PC, NES, Sega Master System, Game Boy, Game Boy Advance, Mega Drive. Speedball 2 per Atari ST, Amiga, Acorn Archimedes, Amiga CD32, PC, Commodore 64, NES, Mega Drive, Master System, Game Boy e Game Boy Advance. Entrambi i titoli sono stati inizialmente sviluppati su Atari ST, ma le versioni Amiga sono immediatamente successive... su entrambi i sistemi, infatti, Speedball e Speedball 2 sono datati 1988 e 1990.
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Originariamente inviato da ZenGiusto per finire il listone, va menzionata anche l'ultima incarnazione per PSP, con sprite aggiustati per la maggiore risoluzione ed effetti luce niente male.Ultima modifica di AlextheLioNet; 27-03-2013, 02:28.
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Capolavoro che ho video giocato poco anche perchè non amo questo genere di giochi sportivi ,ma comunque mi sono divertito un sacco ,al contrario di mio fratello e alcuni miei amici di infanzia che passavo interi pomeriggi a fare tornei e a distruggere joystick sulla mia amata Amiga...
Perchè nessuno a video giocato alla porcata/remke uscita per PSX dal titolo Speedball 2100? Io si che pena ,lentissimo e lontano anni luce dai suo predecessore.
Ultima modifica di maxtex74; 27-03-2013, 16:03.
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