Lo scopo del gioco è semplicemente quello di raccogliere una quantità di gemme sufficiente ad aprire l’uscita del livello per poi ripetere lo stesso compito da lì alla fine. Farlo in una assaggio dimostrativo di pochi livelli può divertire, ma decuplicarne la durata dell’esperienza può esser deleterio per il risultato finale. E così è stato. Thomas è un esserino pacioccosamente raffigurato, un animaletto dalle inusitate capacità podistiche. Può raggiungere prestazioni velocistiche ragguardevoli oltre a poter saltare, grazie a un roteante balzo alla Sonic, con una buona elevazione per raggiungere le varie piattaforme. Questo non ci aiuterà ad eliminare i nemici, semmai ci consentirà di rimbalzarvi sopra, considerando che il contatto con alcuni avversari può privarci di energia e bloccarci per qualche attimo. E la perdita di tempo è letale in Tearaway Thomas: la componente temporale è di primaria importanza in quanto i secondi a nostra disposizione per la raccolta delle gemme e la successiva ricerca dell’uscita è molto ristretta, lasciando assai poco spazio e tentennamenti. Nulla da obiettare sul fatto che uno schema di gioco così elementare possa intrattenere a dovere, ma i programmatori della Global Software hanno lavorato poco sul fattore varietà: ribadisco che i livelli sono cinquanta, ma divisi in sole cinque ambientazioni, tra l'altro spesso simili tra loro e prive di qualsiasi personalizzazione nelle meccaniche di fondo. Cambia la disposizione delle gemme, ma non i metodi per raggiungerle e anche i nemici finiscono col muoversi tramite script visti e rivisti, attendendo i più originali livelli bonus per le rare boccate di aria fresca. Oltre a fare attenzione a non patire la ripetitività dei quadri, bisogna anche munirsi di una generosa dose di pazienza per non lanciare il joystick per aria quando getterete una vita dopo l'altra solo perchè non siete riusciti ad inviduare l'ennesimo passaggio segreto. Siamo d'accordo che qui l'esplorazione è la base del tutto, ma la forza di volontà necessaria ad arrivare in fondo mi pare ad appannaggio di una minuta schiera di utenti.
Ne resta un prodotto tecnicamente valido, semmai non troppo ispirato stilisticamente e dal sonoro piuttosto monotono, con musiche povere in quantità e qualità. Qualche esperto smanettone potrebbe gradire la velocità di pensiero e di azione richiesta, ma per l'utente medio la carne al fuoco mi pare non sufficiente a proiettare Tearaway Thomas nell'orbita dei grandi. Sufficiente in ogni suo aspetto, merita di certo un'occhiata, ma non aspettatevi di innamorarvene.
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